This case study, entitled Warehouse’s footprint and stocking policy optimization, examines the supplier reinsourcing project carried out at Dalla Corte Srl, with the aim of optimizing warehouse management, reducing costs, and improving overall supply chain efficiency. By adopting the A3 problem-solving approach, the project began with problem identification, root cause analysis, and target definition. The main challenge identified was the poorly structured organization of warehouse locations, which created frequent misalignments between the system and the physical stock. Additional issues included non-standardized supplier deliveries, wasted storage space due to underutilized pallets, and packaging that was not suitable to ensure safety and order. The countermeasures focused on creating a more rational warehouse structure, implementing visual management rules to make locations clearer and easier to identify, introducing new packaging standards, and negotiating with suppliers to achieve more uniform and suitable deliveries. Together with ongoing monitoring and the alignment between the management system and the physical warehouse, these actions enabled higher saturation, reduced the risk of errors, and improved the speed and reliability of picking operations. From a financial perspective, although some implementation costs had to be faced, the project delivered net savings of 66.52 k€/year, slightly above the Must Have target. Beyond the economic results, the project also brought tangible improvements in operational efficiency and the long-term sustainability of warehouse logistics.

Questo caso studio, intitolato Warehouse’s footprint and stocking policy optimization, analizza il progetto di reinsourcing di alcuni fornitori di Dalla Corte Srl, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione del magazzino, ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva della supply chain. Adottando l’approccio dell’A3 problem-solving, il lavoro è iniziato con l’identificazione del problema, l’analisi delle cause radice e la definizione degli obiettivi. La principale criticità riscontrata riguardava un’organizzazione poco strutturata delle ubicazioni, che generava disallineamenti tra sistema e realtà fisica. A questa si aggiungevano altri problemi rilevanti: consegne non standardizzate da parte dei fornitori, sprechi di spazio dovuti a bancali non saturati e l’utilizzo di imballaggi non adeguati a garantire sicurezza e ordine. Le contromisure sviluppate si sono concentrate sulla creazione di una struttura più razionale del magazzino, sull’introduzione di regole di visual management per rendere le ubicazioni chiare e facilmente identificabili, sull’adozione di nuovi standard di packaging e sulla negoziazione con i fornitori per ottenere consegne uniformi e più adatte ai flussi interni. Queste azioni, unite a un processo costante di monitoraggio e allineamento tra sistema gestionale e parte fisica, hanno permesso di incrementare la saturazione del magazzino, ridurre il rischio di errori e migliorare la rapidità delle operazioni di prelievo. Dal punto di vista economico, il progetto ha comportato alcuni costi di implementazione, ma ha generato un risparmio netto pari a 66,52 k€/anno, leggermente superiore al target stabilito nella fase Must Have. Oltre al beneficio economico, i risultati hanno evidenziato un miglioramento tangibile in termini di efficienza operativa e sostenibilità delle attività logistiche.

Warehouse's footprint and stocking policy optimization

SALA, MARGHERITA
2024/2025

Abstract

This case study, entitled Warehouse’s footprint and stocking policy optimization, examines the supplier reinsourcing project carried out at Dalla Corte Srl, with the aim of optimizing warehouse management, reducing costs, and improving overall supply chain efficiency. By adopting the A3 problem-solving approach, the project began with problem identification, root cause analysis, and target definition. The main challenge identified was the poorly structured organization of warehouse locations, which created frequent misalignments between the system and the physical stock. Additional issues included non-standardized supplier deliveries, wasted storage space due to underutilized pallets, and packaging that was not suitable to ensure safety and order. The countermeasures focused on creating a more rational warehouse structure, implementing visual management rules to make locations clearer and easier to identify, introducing new packaging standards, and negotiating with suppliers to achieve more uniform and suitable deliveries. Together with ongoing monitoring and the alignment between the management system and the physical warehouse, these actions enabled higher saturation, reduced the risk of errors, and improved the speed and reliability of picking operations. From a financial perspective, although some implementation costs had to be faced, the project delivered net savings of 66.52 k€/year, slightly above the Must Have target. Beyond the economic results, the project also brought tangible improvements in operational efficiency and the long-term sustainability of warehouse logistics.
Frigerio, Gabriele
Lesma, Paolo
Guadagnuolo, Luca
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
23-ott-2025
2024/2025
Questo caso studio, intitolato Warehouse’s footprint and stocking policy optimization, analizza il progetto di reinsourcing di alcuni fornitori di Dalla Corte Srl, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione del magazzino, ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva della supply chain. Adottando l’approccio dell’A3 problem-solving, il lavoro è iniziato con l’identificazione del problema, l’analisi delle cause radice e la definizione degli obiettivi. La principale criticità riscontrata riguardava un’organizzazione poco strutturata delle ubicazioni, che generava disallineamenti tra sistema e realtà fisica. A questa si aggiungevano altri problemi rilevanti: consegne non standardizzate da parte dei fornitori, sprechi di spazio dovuti a bancali non saturati e l’utilizzo di imballaggi non adeguati a garantire sicurezza e ordine. Le contromisure sviluppate si sono concentrate sulla creazione di una struttura più razionale del magazzino, sull’introduzione di regole di visual management per rendere le ubicazioni chiare e facilmente identificabili, sull’adozione di nuovi standard di packaging e sulla negoziazione con i fornitori per ottenere consegne uniformi e più adatte ai flussi interni. Queste azioni, unite a un processo costante di monitoraggio e allineamento tra sistema gestionale e parte fisica, hanno permesso di incrementare la saturazione del magazzino, ridurre il rischio di errori e migliorare la rapidità delle operazioni di prelievo. Dal punto di vista economico, il progetto ha comportato alcuni costi di implementazione, ma ha generato un risparmio netto pari a 66,52 k€/anno, leggermente superiore al target stabilito nella fase Must Have. Oltre al beneficio economico, i risultati hanno evidenziato un miglioramento tangibile in termini di efficienza operativa e sostenibilità delle attività logistiche.
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