The theme of disability today represents a complex field of research, involving various disciplines such as medicine, psychology, pedagogy, and architecture. The contemporary approach is no longer limited to the clinical dimension but interprets disability as the result of a constant interaction between individual conditions and the social context. In this scenario, the built environment plays a fundamental role. Architecture cannot be seen as a simple container, but rather as an active agent in defining opportunities for participation and inclusion. The environments in which people live, study, or work can foster autonomy, relationships, and learning, or, on the contrary, generate exclusion and obstacles. Within the broader condition of disability, this thesis focuses on children with autism spectrum disorder, a condition that requires particular attention in the design of sensory, relational, and spatial aspects. Scientific and pedagogical literature has shown how factors such as light, color, acoustics, and the configuration of spaces can significantly influence the well-being and learning opportunities of autistic children. A key moment in the research process was the encounter with the association Il Pentolino, which provided the opportunity to directly deepen the understanding of the daily challenges faced by autistic children and their families. The time spent with the association allowed the observation of dynamics, needs, and behaviors, enriching the theoretical reflection with a more concrete and experiential perspective. On this basis, the thesis proposes a set of design guidelines with a focus on the school environment, a place where the first and fundamental stage of learning begins. These guidelines are intended as a critical and in-depth evolution of the Scuola Futura guidelines issued by the Italian Ministry of Education, offering tools that are more sensitive and tailored to specific needs. The design application has been developed in the project for the Istituto Gianni Rodari in Seregno, addressed in an integrated way across its main spaces: atrium, gymnasium, outdoor areas, classrooms, and the “sensitive area.” The objective is to demonstrate how, even in an existing context, it is possible to introduce spatial inclusion strategies capable of improving the quality of the school environment and the daily life of students through targeted, conscious, and respectful interventions.

Il tema della disabilità rappresenta oggi un ambito di ricerca complesso, che coinvolge discipline diverse quali medicina, psicologia, pedagogia e architettura. L’approccio contemporaneo non si limita più alla dimensione clinica, ma interpreta la disabilità come il risultato di una costante interazione tra condizioni individuali e contesto sociale. In questo scenario, lo spazio costruito gioca un ruolo fondamentale. L’architettura non può essere vista come un semplice contenitore, ma piuttosto come un attore attivo nella definizione delle opportunità di partecipazione e inclusione. Gli ambienti in cui si vive, si studia o si lavora possono promuovere autonomia, relazione e apprendimento, oppure, al contrario, generare esclusione e ostacoli. All’interno della più ampia condizione della disabilità, questa tesi si concentra sui bambini con disturbo dello spettro autistico, una condizione che richiede particolare attenzione nella progettazione degli aspetti sensoriali, relazionali e spaziali. La letteratura scientifica e pedagogica ha dimostrato come fattori quali luce, colore, acustica e configurazione degli ambienti possano influenzare in modo significativo il benessere e le possibilità di apprendimento dei bambini autistici. Un momento fondamentale del percorso di ricerca è stato l’incontro con l’Associazione Il Pentolino, che ha fornito l’opportunità di approfondire direttamente la comprensione delle difficoltà quotidiane affrontate dai bambini autistici e dalle loro famiglie. Il tempo trascorso con l’associazione ha permesso di osservare dinamiche, esigenze e comportamenti, arricchendo la riflessione teorica con una prospettiva più concreta ed esperienziale. A partire da questo quadro, la tesi propone un insieme di linee guida progettuali con un focus sull’ambiente scolastico, luogo in cui inizia la prima e fondamentale fase dell’apprendimento. Queste linee guida si pongono come un’evoluzione critica e approfondita rispetto alle Linee guida “Scuola Futura” emanate dal MIUR, offrendo strumenti più sensibili e calibrati sulle necessità specifiche. L’applicazione progettuale si è concretizzata nel progetto dell’Istituto Gianni Rodari di Seregno, affrontato in modo integrato nei suoi spazi principali: atrio, palestra, aree esterne, aule e l’ala sensibile. L’obiettivo è dimostrare come, anche in un contesto esistente, sia possibile introdurre strategie di inclusione spaziale capaci di migliorare la qualità dell’ambiente scolastico e la vita quotidiana degli studenti attraverso interventi mirati, consapevoli e rispettosi della preesistenza.

Percezioni impercettibili : linee guida per la progettazione di spazi didattici destinati a bambini con disturbo dello spettro autistico

Barone, Emanuela;Berzolla, Niccolo
2024/2025

Abstract

The theme of disability today represents a complex field of research, involving various disciplines such as medicine, psychology, pedagogy, and architecture. The contemporary approach is no longer limited to the clinical dimension but interprets disability as the result of a constant interaction between individual conditions and the social context. In this scenario, the built environment plays a fundamental role. Architecture cannot be seen as a simple container, but rather as an active agent in defining opportunities for participation and inclusion. The environments in which people live, study, or work can foster autonomy, relationships, and learning, or, on the contrary, generate exclusion and obstacles. Within the broader condition of disability, this thesis focuses on children with autism spectrum disorder, a condition that requires particular attention in the design of sensory, relational, and spatial aspects. Scientific and pedagogical literature has shown how factors such as light, color, acoustics, and the configuration of spaces can significantly influence the well-being and learning opportunities of autistic children. A key moment in the research process was the encounter with the association Il Pentolino, which provided the opportunity to directly deepen the understanding of the daily challenges faced by autistic children and their families. The time spent with the association allowed the observation of dynamics, needs, and behaviors, enriching the theoretical reflection with a more concrete and experiential perspective. On this basis, the thesis proposes a set of design guidelines with a focus on the school environment, a place where the first and fundamental stage of learning begins. These guidelines are intended as a critical and in-depth evolution of the Scuola Futura guidelines issued by the Italian Ministry of Education, offering tools that are more sensitive and tailored to specific needs. The design application has been developed in the project for the Istituto Gianni Rodari in Seregno, addressed in an integrated way across its main spaces: atrium, gymnasium, outdoor areas, classrooms, and the “sensitive area.” The objective is to demonstrate how, even in an existing context, it is possible to introduce spatial inclusion strategies capable of improving the quality of the school environment and the daily life of students through targeted, conscious, and respectful interventions.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
23-ott-2025
2024/2025
Il tema della disabilità rappresenta oggi un ambito di ricerca complesso, che coinvolge discipline diverse quali medicina, psicologia, pedagogia e architettura. L’approccio contemporaneo non si limita più alla dimensione clinica, ma interpreta la disabilità come il risultato di una costante interazione tra condizioni individuali e contesto sociale. In questo scenario, lo spazio costruito gioca un ruolo fondamentale. L’architettura non può essere vista come un semplice contenitore, ma piuttosto come un attore attivo nella definizione delle opportunità di partecipazione e inclusione. Gli ambienti in cui si vive, si studia o si lavora possono promuovere autonomia, relazione e apprendimento, oppure, al contrario, generare esclusione e ostacoli. All’interno della più ampia condizione della disabilità, questa tesi si concentra sui bambini con disturbo dello spettro autistico, una condizione che richiede particolare attenzione nella progettazione degli aspetti sensoriali, relazionali e spaziali. La letteratura scientifica e pedagogica ha dimostrato come fattori quali luce, colore, acustica e configurazione degli ambienti possano influenzare in modo significativo il benessere e le possibilità di apprendimento dei bambini autistici. Un momento fondamentale del percorso di ricerca è stato l’incontro con l’Associazione Il Pentolino, che ha fornito l’opportunità di approfondire direttamente la comprensione delle difficoltà quotidiane affrontate dai bambini autistici e dalle loro famiglie. Il tempo trascorso con l’associazione ha permesso di osservare dinamiche, esigenze e comportamenti, arricchendo la riflessione teorica con una prospettiva più concreta ed esperienziale. A partire da questo quadro, la tesi propone un insieme di linee guida progettuali con un focus sull’ambiente scolastico, luogo in cui inizia la prima e fondamentale fase dell’apprendimento. Queste linee guida si pongono come un’evoluzione critica e approfondita rispetto alle Linee guida “Scuola Futura” emanate dal MIUR, offrendo strumenti più sensibili e calibrati sulle necessità specifiche. L’applicazione progettuale si è concretizzata nel progetto dell’Istituto Gianni Rodari di Seregno, affrontato in modo integrato nei suoi spazi principali: atrio, palestra, aree esterne, aule e l’ala sensibile. L’obiettivo è dimostrare come, anche in un contesto esistente, sia possibile introdurre strategie di inclusione spaziale capaci di migliorare la qualità dell’ambiente scolastico e la vita quotidiana degli studenti attraverso interventi mirati, consapevoli e rispettosi della preesistenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/243343