Progetto come processo aperto nel dialogo tra cultura e territorio : la valorizzazione culturale del territorio della Marmilla nella Sardegna Meridionale

The thesis has the objective of demonstrating, through a sequential process, the research phases that aim at a univocal and coherent result, a combination of multiple factors, each dependent on the other. The matrix that drives the thesis project is the will to construct a system for the development of an architectural language linked to an activity plan, condensing these two factors within the broader framework of the intrinsic and extrinsic components of the project. Starting from territorial issues, by studying the primordial processes from traditions up to the structures that have characterized the collective folklore of the community under examination, a taxonomy of simplified elements has been established, useful for the development of a new linguistic alphabet based on the parts previously mentioned. The abstraction of structural and folkloric components, derived directly from the reference to 6 different case studies, has led to the hypothesis of dreamlike prototypes, abstract compositions based on the geometry of Sardinian tradition. The activity plan is the last step of the research. The work previously carried out takes on a tangible connotation, translating the formal research into a strategy aimed at the Sardinian territory. By investigating the theme of the tertiary sector, it has emerged that the Marmilla area is a strategic point for proposing a cultural route that follows the old Isili–Villacidro railway line, establishing a new tourist route that integrates into the consolidated network of the “Trenino Verde.” Such a settlement strategy can only serve as an opportunity for the requalification of the territory, proposing, alongside the cultural plan, an enhancement of urban functions, creating a concentration of activities that include civic realities (market, square, etc.) and territorial promotion hubs (flagship store, museum itinerary, etc.). Therefore, the territory–culture binomial is of fundamental importance, so that both can collaborate in restoring a new concept of identity.

La tesi ha come obiettivo quello di dimostrare tramite un processo sequenziale le fasi di ricerca che mirano ad un risultato univoco e coerente, connubio di molteplici fattori, dipendenti l’un l’altro. La matrice che muove il progetto di tesi è la volontà di voler costruire un sistema di sviluppo di un linguaggio architettonico legato ad un piano d’attività, condensando i due fattori nel più ampio calderone delle componenti intrinseche ed estrinseche al progetto. Partendo dalle questioni territoriali, studiando i processi primordiali dalle tradizioni fino alle strutture che hanno caratterizzato il folclore collettivo della comunità presa in esame, si è arrivati a costituire una tassonomia di elementi semplificati, utili allo sviluppo di un nuovo alfabeto linguistico basato sulle parti precedentemente citate. L’astrazione delle componenti strutturali e folcloristiche, evinta direttamente dal riferimento di 6 casi studio differenti, ha portato ad ipotizzare dei prototipi onirici, componimenti astratti basati sulla geometria della tradizione Sarda. Il piano di attività è l’ultimo step della ricerca. Il lavoro precedentemente svolto assume una connotazione tangibile, traducendo la ricerca formale in una strategia mirata sul territorio sardo. Approfondendo il tema del settore terziario si è evinto come la Marmilla sia un punto strategico per poter proporre un percorso culturale che segua il vecchio tracciato ferroviario Isili-Villacidro, andando ad istituire una nuova tratta turistica che si innesti nella rete consolidata del “Trenino Verde”. Tale strategia insediativa non può che essere motivo di riqualificazione del territorio, proponendo parallelamente al piano culturale una valorizzazione delle funzioni urbane, creando un condensato di attività che includa realtà civili (mercato, piazza, ecc..) a poli di promozione del territorio (flagship store, percorso museale, ecc..). È quindi di fondamentale importanza il binomio territorio-cultura, affinché entrambi possano collaborare per ripristinare un nuovo concetto di identità.