Guidelines for revitalizing unused buildings in Vione using suitable timber construction technologies : fostering codividuality and promoting slow tourism

This thesis explores the adaptive reuse of a former elementary school in the alpine village of Vione, Italy. Once a vibrant educational facility, the building became unused due to a declining student population where the population has steadily decreased from a peak of 757 in 2007 to around 625 residents in 2023. The project reimagines this underutilized structure as a contemporary tourist accommodation with an integrated restaurant, aiming to revitalize the local context by embracing principles of slow tourism, codividuality, and sustainable architecture. Through a sensitive design approach, the intervention preserves the historical essence of the site while introducing modern elements such as timber construction technologies and transparent curtain walls, fostering a dialogue between tradition and innovation. The architectural strategy emphasizes environmental responsibility, local materiality, and community engagement. Timber, as a renewable and expressive material, becomes both a structural and symbolic element, reinforcing the connection to the alpine landscape. The curtain wall system enhances visual permeability, inviting nature into the built environment and offering immersive experiences for visitors. By transforming an unused former school into a vibrant social and economic node, the project contributes to the broader discourse on rural regeneration and sustainable tourism in mountain regions. It proposes a replicable model for revitalizing similar contexts, where architecture becomes a catalyst for cultural continuity and ecological awareness.

Questa tesi esplora il riuso adattivo di un'ex scuola elementare nel villaggio alpino di Vione, in provincia di Vicenza. Un tempo vivace struttura educativa, l'edificio è rimasto inutilizzato a causa del calo della popolazione studentesca, che è scesa costantemente da un picco di 757 residenti nel 2007 a circa 625 nel 2023. Il progetto reinterpreta questa struttura sottoutilizzata come una struttura ricettiva contemporanea con ristorante integrato, con l'obiettivo di rivitalizzare il contesto locale abbracciando i principi del turismo lento, della codividualità e dell'architettura sostenibile. Attraverso un approccio progettuale sensibile, l'intervento preserva l'essenza storica del sito, introducendo al contempo elementi moderni come tecnologie costruttive in legno e facciate continue trasparenti, favorendo il dialogo tra tradizione e innovazione. La strategia architettonica enfatizza la responsabilità ambientale, la materialità locale e il coinvolgimento della comunità. Il legno, materiale rinnovabile ed espressivo, diventa un elemento sia strutturale che simbolico, rafforzando il legame con il paesaggio alpino. Il sistema di facciate continue migliora la permeabilità visiva, invitando la natura a entrare nell'ambiente costruito e offrendo esperienze immersive ai visitatori. Trasformando un'ex scuola inutilizzata in un vivace polo sociale ed economico, il progetto contribuisce al più ampio dibattito sulla rigenerazione rurale e sul turismo sostenibile nelle regioni montane. Propone un modello replicabile per la rivitalizzazione di contesti simili, in cui l'architettura diventa un catalizzatore di continuità culturale e consapevolezza ecologica.