Misfit agriculture and urban decontaminations. Misfit agriculture as a rural intermediary phase for formerly urbanized areas that have become naturalized. Urban decontaminations for spoiled lands, the legacy of a mechanical past, areas that have now become embeddied in the urban tissue. Landscape as a process and infrastructure within the city. The issue of land consumption concerns the spheres of the urbanized, the rural and the natural. The most recent strategies of densification, aiming at the containment of urban sprawl, put an emphasis on the requalification of former industrial areas and brownfields as a fundamental premise for the safeguard of greenfields and rural areas. Abandoned industrial areas are often seen as degraded landscape and subjected to a new process of urbanization. The fact is, however, that the long years of neglect have transform these areas in interesting places where spontaneous landscape and new equilibriums can be observed. Remnants of past industrial activities and obsolescent infrastructures, these places, once located in the periphery, have now become embedded in the city, and represent a great potential waiting to be structured. Why concentrating densification in “urban fields” instead of demolishing/rebuilding and densifying urban vacuums and city edges and, furthermore, why not occupying the unused buildings around the city? The analysis aims at investigating the project’s conditions: the shutdown of industrial activities, its times and places, the contamination and its geography and biological methods of remediation. Several case studies have been chosen as relevant examples of transformation of former quarries, former industrial plants, former nuclear plants, former military bases, former mines transformed in parks and/or regenerated with the help of agrarian strategies. The project aims at the exploitation of the potential represented by disused areas that are still present in Milan, in particular the railyards. The long period of abandonment followed by the shutting down of productive activities justify slow selfequlibrant strategies. An agrarian machine of decontamination is designed to make processes visible and to catalyse urban regeneration processes.

Agricoltura fuori campo, decontaminazioni urbane. Agricoltura fuori campo come stadio intermedio, rurale, di aree un tempo urbanizzate ora divenute naturalizzate. Decontaminazioni urbane per un territorio compromesso, eredità di un passato meccanico, ora inglobato nel tessuto urbano. Paesaggio come processo ed infrastruttura nella città. Il tema consumo di suolo si muove tra le sfere dell’urbanizzato, del rurale e del naturale. Le attuali strategie di densificazione, perseguite per fronteggiare le spinte verso l’urban sprawl, evidenziano come sia fondamentale la riconversione di aree dismesse ed ex industriali per la salvaguardia di aree vergini e rurali. Le aree dimesse vengono troppo spesso considerate sinonimo di degrado e sottoposte a nuova urbanizzazione. Lunghi anni di abbandono hanno invece contribuito a fare di questi luoghi aree di paesaggio spontaneo e di nuovi equilibri. Residuati della dismissione di infrastrutture ormai obsolete o della riconversione industriale questi luoghi, prima periferici, si ritrovano ora inglobati nel tessuto cittadino: un grande potenziale da strutturare. Perché riversare la densificazione in vasti “campi urbani” anziché considerare azioni di demolizione/ricostruzione, densificazione dei margini dei vuoti urbani e della città ed, ancora, perchè non occupare i numerosi edifici inutilizzati nell’urbe? Nel lavoro di tesi si sono indagate le condizioni del progetto, in particolare: la dismissione, con i suoi tempi e luoghi, la contaminazione e la sua geografia ed i metodi biologici di bonifica. Diversi casi studio sono stati scelti come esempi significativi di trasformazioni virtuose di ex-cave, ex-impianti industriali, ex-basi militari trasformatisi in parco e/o rigenerati con strategie agricole. Il progetto che ne è scaturito sfrutta il potenziale di aree in disuso tuttora presenti a milano, in particolare gli ex-scali merci. I lunghi tempi post-dismissione rendono lecite strategie lente ed autoequilibranti. L’idea è quella di una macchina agricola di decontaminazione, pensata per lo scalo di Porta Romana, interpretata nel suo significato di paesaggio, capace di rendere evidente un processo e divenire un catalizzatore per il rigenerarsi dell’intorno urbano.

Misfit agriculture and urban decontaminations. Agricoltura fuori campo, decontaminazioni urbane.

GEROLDI, CHIARA
2008/2009

Abstract

Misfit agriculture and urban decontaminations. Misfit agriculture as a rural intermediary phase for formerly urbanized areas that have become naturalized. Urban decontaminations for spoiled lands, the legacy of a mechanical past, areas that have now become embeddied in the urban tissue. Landscape as a process and infrastructure within the city. The issue of land consumption concerns the spheres of the urbanized, the rural and the natural. The most recent strategies of densification, aiming at the containment of urban sprawl, put an emphasis on the requalification of former industrial areas and brownfields as a fundamental premise for the safeguard of greenfields and rural areas. Abandoned industrial areas are often seen as degraded landscape and subjected to a new process of urbanization. The fact is, however, that the long years of neglect have transform these areas in interesting places where spontaneous landscape and new equilibriums can be observed. Remnants of past industrial activities and obsolescent infrastructures, these places, once located in the periphery, have now become embedded in the city, and represent a great potential waiting to be structured. Why concentrating densification in “urban fields” instead of demolishing/rebuilding and densifying urban vacuums and city edges and, furthermore, why not occupying the unused buildings around the city? The analysis aims at investigating the project’s conditions: the shutdown of industrial activities, its times and places, the contamination and its geography and biological methods of remediation. Several case studies have been chosen as relevant examples of transformation of former quarries, former industrial plants, former nuclear plants, former military bases, former mines transformed in parks and/or regenerated with the help of agrarian strategies. The project aims at the exploitation of the potential represented by disused areas that are still present in Milan, in particular the railyards. The long period of abandonment followed by the shutting down of productive activities justify slow selfequlibrant strategies. An agrarian machine of decontamination is designed to make processes visible and to catalyse urban regeneration processes.
POLI, MATTEO UMBERTO
OSTORERO, CARLO
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
4-mag-2010
2008/2009
Agricoltura fuori campo, decontaminazioni urbane. Agricoltura fuori campo come stadio intermedio, rurale, di aree un tempo urbanizzate ora divenute naturalizzate. Decontaminazioni urbane per un territorio compromesso, eredità di un passato meccanico, ora inglobato nel tessuto urbano. Paesaggio come processo ed infrastruttura nella città. Il tema consumo di suolo si muove tra le sfere dell’urbanizzato, del rurale e del naturale. Le attuali strategie di densificazione, perseguite per fronteggiare le spinte verso l’urban sprawl, evidenziano come sia fondamentale la riconversione di aree dismesse ed ex industriali per la salvaguardia di aree vergini e rurali. Le aree dimesse vengono troppo spesso considerate sinonimo di degrado e sottoposte a nuova urbanizzazione. Lunghi anni di abbandono hanno invece contribuito a fare di questi luoghi aree di paesaggio spontaneo e di nuovi equilibri. Residuati della dismissione di infrastrutture ormai obsolete o della riconversione industriale questi luoghi, prima periferici, si ritrovano ora inglobati nel tessuto cittadino: un grande potenziale da strutturare. Perché riversare la densificazione in vasti “campi urbani” anziché considerare azioni di demolizione/ricostruzione, densificazione dei margini dei vuoti urbani e della città ed, ancora, perchè non occupare i numerosi edifici inutilizzati nell’urbe? Nel lavoro di tesi si sono indagate le condizioni del progetto, in particolare: la dismissione, con i suoi tempi e luoghi, la contaminazione e la sua geografia ed i metodi biologici di bonifica. Diversi casi studio sono stati scelti come esempi significativi di trasformazioni virtuose di ex-cave, ex-impianti industriali, ex-basi militari trasformatisi in parco e/o rigenerati con strategie agricole. Il progetto che ne è scaturito sfrutta il potenziale di aree in disuso tuttora presenti a milano, in particolare gli ex-scali merci. I lunghi tempi post-dismissione rendono lecite strategie lente ed autoequilibranti. L’idea è quella di una macchina agricola di decontaminazione, pensata per lo scalo di Porta Romana, interpretata nel suo significato di paesaggio, capace di rendere evidente un processo e divenire un catalizzatore per il rigenerarsi dell’intorno urbano.
Tesi di laurea Magistrale
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