ABSTRACT A gesture, a sign, a trace on a white sheet...the original idea that is thrown forward beforehand, which project that needs a change, schematization, objectification through a process leading to possible formal developments. The architectural project, what form designed, is closely correlate to the techniques of its representation, to its graphic rendering as a means of its objectification. Related to geometry as a tool, not only return, but also investigation of form, the project implements today a paradigm shift which can be traced into the joint analisys of a number of factor, including the evolution of time and space concept that absolute, objectified, become relative, contracting and dilating. The same perception changes in relation to new representive models that at the visual posting of perspective replaces the tactile proximity of three-dimensional model, which also allows you to manage complex topological shapes, leading to a formal approach free from the constraints of earlier eras. The surfaces of a dense matter, looking liquid and elastic behavior, tapering to become osmotic membrane through which the inside and outside can exchange information. But it is mainly to the development of Chaos Theory, which contrasts with the scientific determinism of behavioral patterns, and the study of Fractal systems which has itself the possibility to investigate the form in an entirely new way. The main change highlights itself properly in the project language and in its structural logic, the study makes itself simulation of a dynamic order that grows and feeds in the disequilibrium, chaotic and unpredictable, but identifiable in its slide toward complexity.

ABSTRACT: Un gesto, un segno, una traccia su un foglio bianco...l’idea originaria che viene gettata in avanti a-priori, quale progetto che necessita di un’ evoluzione, schematizzazione, oggettivazione attraverso un processo che determini possibili evoluzioni formali. Il progetto architettonico, quale forma pensata, è strettamente correlato alle tecniche della sua rappresentazione, della sua restituzione grafica come mezzo della sua oggettivazione. Legato alla geometria quale strumento, non solo di restituzione, ma anche di indagine della forma, il progetto attua oggi un mutamento di paradigma che si può rintracciare nell’analisi congiunta di una serie di fattori, tra cui l’evoluzione dei concetti di tempo e spazio che da assoluti, oggettivati, divengono relativi, contraendosi e dilatandosi. La percezione stessa muta in relazione a nuovi modelli rappresentativi che al distacco visivo della prospettiva sostituiscono la prossimità tattile del modello tridimensionale che permette, inoltre, di gestire figure topologiche complesse, che determina un approccio formale libero dai condizionamenti delle epoche precedenti. Le superfici, di una materia densa, dall’aspetto liquido e dal comportamento elastico, si assottigliano fino a diventare membrane osmotiche attraverso cui l’interno e l’esterno possono scambiare informazioni. Ma è soprattutto all’elaborazione della Teoria del Caos, che al determinismo scientifico contrappone modelli comportamentali, e allo studio dei sistemi Frattali che si deve la possibilità di poter indagare la forma in modo del tutto nuovo. Il cambiamento principale si evidenzia propriamente nel linguaggio del progetto e nella sua logica strutturante, lo studio si fa simulazione di un ordine dinamico che cresce e si alimenta nel disequilibrio, caotico ed imprevedibile, ma identificabile nel suo slittare verso la complessità.

Architettura e complessità

VERGARI, GUENDA
2008/2009

Abstract

ABSTRACT A gesture, a sign, a trace on a white sheet...the original idea that is thrown forward beforehand, which project that needs a change, schematization, objectification through a process leading to possible formal developments. The architectural project, what form designed, is closely correlate to the techniques of its representation, to its graphic rendering as a means of its objectification. Related to geometry as a tool, not only return, but also investigation of form, the project implements today a paradigm shift which can be traced into the joint analisys of a number of factor, including the evolution of time and space concept that absolute, objectified, become relative, contracting and dilating. The same perception changes in relation to new representive models that at the visual posting of perspective replaces the tactile proximity of three-dimensional model, which also allows you to manage complex topological shapes, leading to a formal approach free from the constraints of earlier eras. The surfaces of a dense matter, looking liquid and elastic behavior, tapering to become osmotic membrane through which the inside and outside can exchange information. But it is mainly to the development of Chaos Theory, which contrasts with the scientific determinism of behavioral patterns, and the study of Fractal systems which has itself the possibility to investigate the form in an entirely new way. The main change highlights itself properly in the project language and in its structural logic, the study makes itself simulation of a dynamic order that grows and feeds in the disequilibrium, chaotic and unpredictable, but identifiable in its slide toward complexity.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
4-mag-2010
2008/2009
ABSTRACT: Un gesto, un segno, una traccia su un foglio bianco...l’idea originaria che viene gettata in avanti a-priori, quale progetto che necessita di un’ evoluzione, schematizzazione, oggettivazione attraverso un processo che determini possibili evoluzioni formali. Il progetto architettonico, quale forma pensata, è strettamente correlato alle tecniche della sua rappresentazione, della sua restituzione grafica come mezzo della sua oggettivazione. Legato alla geometria quale strumento, non solo di restituzione, ma anche di indagine della forma, il progetto attua oggi un mutamento di paradigma che si può rintracciare nell’analisi congiunta di una serie di fattori, tra cui l’evoluzione dei concetti di tempo e spazio che da assoluti, oggettivati, divengono relativi, contraendosi e dilatandosi. La percezione stessa muta in relazione a nuovi modelli rappresentativi che al distacco visivo della prospettiva sostituiscono la prossimità tattile del modello tridimensionale che permette, inoltre, di gestire figure topologiche complesse, che determina un approccio formale libero dai condizionamenti delle epoche precedenti. Le superfici, di una materia densa, dall’aspetto liquido e dal comportamento elastico, si assottigliano fino a diventare membrane osmotiche attraverso cui l’interno e l’esterno possono scambiare informazioni. Ma è soprattutto all’elaborazione della Teoria del Caos, che al determinismo scientifico contrappone modelli comportamentali, e allo studio dei sistemi Frattali che si deve la possibilità di poter indagare la forma in modo del tutto nuovo. Il cambiamento principale si evidenzia propriamente nel linguaggio del progetto e nella sua logica strutturante, lo studio si fa simulazione di un ordine dinamico che cresce e si alimenta nel disequilibrio, caotico ed imprevedibile, ma identificabile nel suo slittare verso la complessità.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/25