Addentrandosi minuziosamente nello specifico del materiale usato, nell'integrazione con il paesaggio e nell'organizzazione degli spazi interni ed esterni, l’opera in ipogeo, spiega le ragioni per cui il Museo Ciclabile è stato realizzato presso la Madonna del Ghisallo. La linearità rappresenta metaforicamente l’arrivo di una gara ciclistica. L'area dove sorgerà il Museo Ciclabile è situata nel territorio comunale di Magreglio ad una altezza di 750 metri sul mare, località montana ubicata lungo il ramo orientale del Lago di Como. Patrona dei ciclisti dal 1949, all'interno del quale sono raccolti cimeli storici appartenenti ai miti del passato i quali contribuiscono a rafforzare il valore affettivo nella memoria collettiva. Altri oggetti, in quantità notevolmente superiore agli esposti ed in continuo aumento grazie alla solidarietà dei nuovi campioni, sono conservati in altro luogo non aperto al pubblico per la carenza di spazio presente nel Santuario. Adiacente, come posto su di un terrazzo, sorge il Belvedere del Coffe Shop (struttura ciclabile e trasparente), dove spesso si svolgono manifestazioni legate al mondo dello sport. Il Museo si trova in una collocazione unica al mondo. La vocazione del museo in ipogeo diventa quindi quella di convogliare queste potenzialità pulsanti, ma ancora inespresse, verso la creazione di un luogo interattivo, dinamico, rappresentativo ma soprattutto con la capacità di accogliere il visitatore/atleta con la propria bicicletta (Museo Ciclabile). Il Museo, sotto il livello della piazza del Santuario della Beata Vergine, deve assumere un ruolo di rilevanza internazionale, un mero contenitore del nostro passato, una vera e propria "Casa del Ciclismo" per tutti i campioni di ieri di oggi e di domani, dei club, dei tecnici, dei giornalisti e degli appassionati. La copertura non affiora in nessun modo dal terreno e con un sistema di fontane e strutture trasparenti; il Museo (1^ e 2^ sala espositiva) è studiato per connettersi visivamente e fisicamente con la natura del belvedere e col visitatore, lasciando libera e indisturbata la vista globale del paesaggio da qualsiasi punto del Passo del Ghisallo. E' di estrema importanza, quindi, che il Museo riesca a dialogare non solo con il paesaggio circostante, creando una sorta di continuità con lo spazio aperto del Belvedere e del Santuario, ma anche con il visitatore. L’atleta deve sentirsi partecipe dell'unicità di questo spazio e contemporaneamente sentirsi attratto verso l'interno del Museo che diventa spazio catalizzatore di storia e di scienza e dinamicità dello sport e in specifico dell’evoluzione del mezzo tecnico.

Museo ciclabile. Madonna del Ghisallo

CANTU', SIMONE
2010/2011

Abstract

Addentrandosi minuziosamente nello specifico del materiale usato, nell'integrazione con il paesaggio e nell'organizzazione degli spazi interni ed esterni, l’opera in ipogeo, spiega le ragioni per cui il Museo Ciclabile è stato realizzato presso la Madonna del Ghisallo. La linearità rappresenta metaforicamente l’arrivo di una gara ciclistica. L'area dove sorgerà il Museo Ciclabile è situata nel territorio comunale di Magreglio ad una altezza di 750 metri sul mare, località montana ubicata lungo il ramo orientale del Lago di Como. Patrona dei ciclisti dal 1949, all'interno del quale sono raccolti cimeli storici appartenenti ai miti del passato i quali contribuiscono a rafforzare il valore affettivo nella memoria collettiva. Altri oggetti, in quantità notevolmente superiore agli esposti ed in continuo aumento grazie alla solidarietà dei nuovi campioni, sono conservati in altro luogo non aperto al pubblico per la carenza di spazio presente nel Santuario. Adiacente, come posto su di un terrazzo, sorge il Belvedere del Coffe Shop (struttura ciclabile e trasparente), dove spesso si svolgono manifestazioni legate al mondo dello sport. Il Museo si trova in una collocazione unica al mondo. La vocazione del museo in ipogeo diventa quindi quella di convogliare queste potenzialità pulsanti, ma ancora inespresse, verso la creazione di un luogo interattivo, dinamico, rappresentativo ma soprattutto con la capacità di accogliere il visitatore/atleta con la propria bicicletta (Museo Ciclabile). Il Museo, sotto il livello della piazza del Santuario della Beata Vergine, deve assumere un ruolo di rilevanza internazionale, un mero contenitore del nostro passato, una vera e propria "Casa del Ciclismo" per tutti i campioni di ieri di oggi e di domani, dei club, dei tecnici, dei giornalisti e degli appassionati. La copertura non affiora in nessun modo dal terreno e con un sistema di fontane e strutture trasparenti; il Museo (1^ e 2^ sala espositiva) è studiato per connettersi visivamente e fisicamente con la natura del belvedere e col visitatore, lasciando libera e indisturbata la vista globale del paesaggio da qualsiasi punto del Passo del Ghisallo. E' di estrema importanza, quindi, che il Museo riesca a dialogare non solo con il paesaggio circostante, creando una sorta di continuità con lo spazio aperto del Belvedere e del Santuario, ma anche con il visitatore. L’atleta deve sentirsi partecipe dell'unicità di questo spazio e contemporaneamente sentirsi attratto verso l'interno del Museo che diventa spazio catalizzatore di storia e di scienza e dinamicità dello sport e in specifico dell’evoluzione del mezzo tecnico.
ARES, BOLOGNESI
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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