Progetto di riqualificazione di Piazzale Kennedy

La città di Genova, per natura orografica stretta tra il mare e la collina, ha subito, sostanzialmente dalla prima metà del XX sec. sino ad oggi, un fenomeno di progressiva artificializzazione della linea di costa verso ovest ad uso portuale e industriale, assegnando così una diversa vocazione alle due parti di città a ponente e a levante del centro. La colmata di Piazzale Kennedy si configura alla scala urbana come "spazio di soglia", "terrain vague" tra queste due realtà urbane ed è contemporaneamente l'affaccio a mare mancato della parte centrale pianeggiante del tessuto urbano novecentesco. Una sezione trasversale alla scala territoriale, dalla collina al mare, descrive bene la sua natura di spazio limite tra terra e acqua. Agli estremi di questa sezione due interventi di L.C.Daneri interpretano idealmente alla scala architettonica la figura del limite urbano: Forte Quezzi a monte, Piazza Rossetti a mare. In questo contesto la colmata ad oggi risulta essere un'area nevralgica in attesa di una soluzione progettuale che rivendichi il suo ruolo urbano strategico.