This abstract presents the work carried out on a training at a research unit with the BEST Department at Politecnico di Milano – TISCo (Tecnologie Innovative per la Sostenibilità delle Costruzioni – Innovative Technology for Sustainable Building) – in cooperation with a temporary joint venture including MM Design S.r.l., Damiani Legnami S.p.a., LignoAlp, Schlidhammer S.r.l., AMAC Calligione S.r.l., Obrist S.r.l., Alpenmobel S.r.l. and TIS Innovation Park. We focused on the development of the project concept, on system and building details engineering, as well as on the relevant process innovation. As specified by the client, the job consisted of designing a building structure in Bolzano, which would meet the pre-fabrication requirements at a low cost. Actually, the name “Progetto 999” (Project 999) originates from the implementation costs (except urbanisation charges and purchase price of the building lot) of approx. 999 EUR / square meter. A flexible and sectional building should make the project suitable to adjust to different environments and requirements. We initially defined a “project kit” to allow a variability of gathering together individual system components while specifying how to put the modules together. The kit includes a set of modules identifying the various rooms of which we suggested size and shape; it is also equipped with a project grid that functions as a base to divide the whole building structure. Meanwhile we studied the finishing items: they enable the developer/designer who makes use of the system to select items based upon some classified results, such as cost, dimensions of components, surface light density study of each single room, energy requirement. We then outlined a possible method of aggregation of the building structure that could meet the client's requirements. As a finishing step we finally carried out a study of the envelope, made of modular prefabricated panels. Like the space they envelope, the panels are very flexible too, as they can obtain different configurations at the design stage as well as during their life cycle. Such a flexible system affects the impact of the building as well as the layout of the inner space.

Il presente elaborato è il risultato del lavoro svolto durante l’attività di tirocinio all’interno di una unità di ricerca del Dipartimento BEST del Politecnico di Milano – TISCo (Tecnologie Innovative per la Sostenibilità delle Costruzioni) – in collaborazione con un’associazione d’impresa temporanea composta da MM Design S.r.l., Damiani Legnami S.p.a., LignoAlp, Schlidhammer S.r.l., AMAC Calligione S.r.l., Obrist S.r.l., Alpenmobel S.r.l. e TIS Innovation Park. L’attività si è concentrata nello sviluppo del concept di progetto, nell’ingegnerizzazione del sistema e del dettaglio costruttivo e nella conseguente innovazione del processo. Così come indicato dal committente, si è trattato di progettare un organismo edilizio a Bolzano, che rispondesse ai parametri della prefabbricazione e al contenimento dei costi. Da qui il nome, “Progetto 999”, riconducibile ai costi di realizzazione dell’intervento (esclusi i soli oneri di urbanizzazione e di acquisto del terreno), che si aggirano intorno ai 999 euro al metro quadro. Inoltre la richiesta prevedeva che la flessibilità e la componibilità dell’edificio rendessero il progetto adattabile a contesti ed esigenze diversi. La prima parte del lavoro ha inteso definire un “kit di progetto” che permettesse una variabilità nell’aggregazione dei singoli componenti del sistema, attraverso indicazioni relative alla composizione. Il “kit” è composto da una serie di moduli che identificano le varie unità ambientali di cui sono state proposte caratteristiche dimensionali e morfologiche; è dotato anche di una griglia progettuale che funge da base per articolare l’intero organismo. Nello stesso tempo sono stati studiati gli elementi di completamento: permettono al progettista che utilizza il sistema di effettuare una serie di scelte secondo risultati già catalogati, quali costi, dimensioni degli elementi costruttivi, studio dell’illuminamento delle singole unità, fabbisogno energetico. È stata in seguito delineata una possibile modalità di aggregazione dell’organismo edilizio che risultasse in linea con le esigenze espresse dal committente. Infine, per completare il sistema è stato sviluppato uno studio sull’involucro composto da pannelli prefabbricati modulari. Così come gli spazi che racchiudono, anch’essi godono di ampia flessibilità, in quanto permettono di ottenere configurazioni differenti in fase di progetto e durante il ciclo di vita. Tale possibilità influisce sull’impatto architettonico, ma anche sull’organizzazione degli spazi interni.

Sperimentazioni sulla flessibilità : sviluppo di un sistema edilizio modulare a prestazioni controllate

BUTTI, MIRIAM;GIORDANO, MIRO
2010/2011

Abstract

This abstract presents the work carried out on a training at a research unit with the BEST Department at Politecnico di Milano – TISCo (Tecnologie Innovative per la Sostenibilità delle Costruzioni – Innovative Technology for Sustainable Building) – in cooperation with a temporary joint venture including MM Design S.r.l., Damiani Legnami S.p.a., LignoAlp, Schlidhammer S.r.l., AMAC Calligione S.r.l., Obrist S.r.l., Alpenmobel S.r.l. and TIS Innovation Park. We focused on the development of the project concept, on system and building details engineering, as well as on the relevant process innovation. As specified by the client, the job consisted of designing a building structure in Bolzano, which would meet the pre-fabrication requirements at a low cost. Actually, the name “Progetto 999” (Project 999) originates from the implementation costs (except urbanisation charges and purchase price of the building lot) of approx. 999 EUR / square meter. A flexible and sectional building should make the project suitable to adjust to different environments and requirements. We initially defined a “project kit” to allow a variability of gathering together individual system components while specifying how to put the modules together. The kit includes a set of modules identifying the various rooms of which we suggested size and shape; it is also equipped with a project grid that functions as a base to divide the whole building structure. Meanwhile we studied the finishing items: they enable the developer/designer who makes use of the system to select items based upon some classified results, such as cost, dimensions of components, surface light density study of each single room, energy requirement. We then outlined a possible method of aggregation of the building structure that could meet the client's requirements. As a finishing step we finally carried out a study of the envelope, made of modular prefabricated panels. Like the space they envelope, the panels are very flexible too, as they can obtain different configurations at the design stage as well as during their life cycle. Such a flexible system affects the impact of the building as well as the layout of the inner space.
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
4-ott-2011
2010/2011
Il presente elaborato è il risultato del lavoro svolto durante l’attività di tirocinio all’interno di una unità di ricerca del Dipartimento BEST del Politecnico di Milano – TISCo (Tecnologie Innovative per la Sostenibilità delle Costruzioni) – in collaborazione con un’associazione d’impresa temporanea composta da MM Design S.r.l., Damiani Legnami S.p.a., LignoAlp, Schlidhammer S.r.l., AMAC Calligione S.r.l., Obrist S.r.l., Alpenmobel S.r.l. e TIS Innovation Park. L’attività si è concentrata nello sviluppo del concept di progetto, nell’ingegnerizzazione del sistema e del dettaglio costruttivo e nella conseguente innovazione del processo. Così come indicato dal committente, si è trattato di progettare un organismo edilizio a Bolzano, che rispondesse ai parametri della prefabbricazione e al contenimento dei costi. Da qui il nome, “Progetto 999”, riconducibile ai costi di realizzazione dell’intervento (esclusi i soli oneri di urbanizzazione e di acquisto del terreno), che si aggirano intorno ai 999 euro al metro quadro. Inoltre la richiesta prevedeva che la flessibilità e la componibilità dell’edificio rendessero il progetto adattabile a contesti ed esigenze diversi. La prima parte del lavoro ha inteso definire un “kit di progetto” che permettesse una variabilità nell’aggregazione dei singoli componenti del sistema, attraverso indicazioni relative alla composizione. Il “kit” è composto da una serie di moduli che identificano le varie unità ambientali di cui sono state proposte caratteristiche dimensionali e morfologiche; è dotato anche di una griglia progettuale che funge da base per articolare l’intero organismo. Nello stesso tempo sono stati studiati gli elementi di completamento: permettono al progettista che utilizza il sistema di effettuare una serie di scelte secondo risultati già catalogati, quali costi, dimensioni degli elementi costruttivi, studio dell’illuminamento delle singole unità, fabbisogno energetico. È stata in seguito delineata una possibile modalità di aggregazione dell’organismo edilizio che risultasse in linea con le esigenze espresse dal committente. Infine, per completare il sistema è stato sviluppato uno studio sull’involucro composto da pannelli prefabbricati modulari. Così come gli spazi che racchiudono, anch’essi godono di ampia flessibilità, in quanto permettono di ottenere configurazioni differenti in fase di progetto e durante il ciclo di vita. Tale possibilità influisce sull’impatto architettonico, ma anche sull’organizzazione degli spazi interni.
Tesi di laurea Magistrale
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