It is well known that the skyscraper by Luigi Mattioni was ignored for a long time due to an unwarranted stigma that made it possible to highlight only the superficial factors rather than the formal simplicity of rationalism and modernism typical of Milan. The project that follows could equally be ill considered because of its constituent characters, even though today the cultural climate is more sensitive to international competition and the frenetic desire to construct skyscrapers, rather than to the urban and social dynamics that involve the city. This thesis aims to draw up plans for a tall building in the railway depot of Porta Romana, a empty area that today is one of the largest urban voids in Milan. The research has been divided into four parts, beginning with the study of the theme of verticality, from the evolution of the skyscraper type and finally considering the Milan case in question. At the same time, we analyzed the process of transformation taking place in the contemporary city and the current trend of designing a new vertical horizon. To this end, the guidelines set out by the instruments of planning legislation in force were taken into account, so as to define a framework for forecasting developments in the city of Milan. This was followed by a thorough investigation of the project area, through analysis and strategies applicable in a zone with rich potential. On this premises, it was possible to suggest guidelines for the development of the project masterplan for the entire area. The search path has finally concluded with the project for an office block for the company a2a, and a report of all of its charatcteristics and structural elements. The thesis aims to give a thorough analysis concerning contemporary architectural models which are as much in vogue as they are inattentive to new social needs, and its final aim is to implement a design solution committed to responding to the real needs of the evolving city.

Se il grattacielo di Luigi Mattioni è rimasto per lungo tempo “inedito” a causa di un immotivato ostracismo che ha permesso di evidenziarne i soli fattori superficiali piuttosto che la sobrietà formale di un razionalismo e modernismo tutto milanese, il progetto di tesi parte dalle tracce dell’edificio alto di Mattioni al fine di individuare e proporre alcuni dei suoi caratteri costituenti, in controtendenza all’attuale clima culturale più attento alle competizioni internazionali e allo sfrenato grattacielismo, che alle dinamiche urbane e sociali che coinvolgono la città. La tesi si propone di redigere il progetto di un edificio alto nell’area dello scalo di Porta Romana, un contesto libero che, oggi, costituisce uno dei più grandi vuoti urbani di Milano. La ricerca, articolata in quattro parti, ha inizio con lo studio del tema della verticalità, dall’evoluzione della tipologia del grattacielo sino a giungere al caso emblematico milanese. Parallelamente, si è analizzato il processo di trasformazione in atto nella città contemporanea e l’attuale tendenza alla progettazione di un nuovo orizzonte verticale. A tal fine si è tenuto conto degli indirizzi espressi dagli strumenti di legislazione urbanistica vigenti, di modo da definire un quadro di previsione dei nuovi sviluppi della città di Milano. Si è proseguito con un’indagine approfondita dell’ambito d’intervento, attraverso analisi e strategie applicabili in un’area oggi ricca di potenzialità. Con tali premesse, è stato possibile tracciare le linee guida per lo sviluppo del masterplan di progetto dell’intera area. Il percorso di ricerca si è, infine, concluso con il progetto della torre direzionale per l’azienda a2a, e l’esplicitazione di tutti i suoi caratteri compositivi ed aspetti strutturanti. La tesi vuole essere un’attenta disamina critica sui modelli architettonici contemporanei tanto in voga quanto disattenti ai nuovi bisogni sociali, e si propone di attuare una soluzione progettuale impegnata a dare risposta alle reali esigenze della città in evoluzione.

Un inedito grattacielo milanese

CALDARA, ALBERTO;MONORCHIO, GIOVANNA
2010/2011

Abstract

It is well known that the skyscraper by Luigi Mattioni was ignored for a long time due to an unwarranted stigma that made it possible to highlight only the superficial factors rather than the formal simplicity of rationalism and modernism typical of Milan. The project that follows could equally be ill considered because of its constituent characters, even though today the cultural climate is more sensitive to international competition and the frenetic desire to construct skyscrapers, rather than to the urban and social dynamics that involve the city. This thesis aims to draw up plans for a tall building in the railway depot of Porta Romana, a empty area that today is one of the largest urban voids in Milan. The research has been divided into four parts, beginning with the study of the theme of verticality, from the evolution of the skyscraper type and finally considering the Milan case in question. At the same time, we analyzed the process of transformation taking place in the contemporary city and the current trend of designing a new vertical horizon. To this end, the guidelines set out by the instruments of planning legislation in force were taken into account, so as to define a framework for forecasting developments in the city of Milan. This was followed by a thorough investigation of the project area, through analysis and strategies applicable in a zone with rich potential. On this premises, it was possible to suggest guidelines for the development of the project masterplan for the entire area. The search path has finally concluded with the project for an office block for the company a2a, and a report of all of its charatcteristics and structural elements. The thesis aims to give a thorough analysis concerning contemporary architectural models which are as much in vogue as they are inattentive to new social needs, and its final aim is to implement a design solution committed to responding to the real needs of the evolving city.
RIVA, RAFFAELLA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2011
2010/2011
Se il grattacielo di Luigi Mattioni è rimasto per lungo tempo “inedito” a causa di un immotivato ostracismo che ha permesso di evidenziarne i soli fattori superficiali piuttosto che la sobrietà formale di un razionalismo e modernismo tutto milanese, il progetto di tesi parte dalle tracce dell’edificio alto di Mattioni al fine di individuare e proporre alcuni dei suoi caratteri costituenti, in controtendenza all’attuale clima culturale più attento alle competizioni internazionali e allo sfrenato grattacielismo, che alle dinamiche urbane e sociali che coinvolgono la città. La tesi si propone di redigere il progetto di un edificio alto nell’area dello scalo di Porta Romana, un contesto libero che, oggi, costituisce uno dei più grandi vuoti urbani di Milano. La ricerca, articolata in quattro parti, ha inizio con lo studio del tema della verticalità, dall’evoluzione della tipologia del grattacielo sino a giungere al caso emblematico milanese. Parallelamente, si è analizzato il processo di trasformazione in atto nella città contemporanea e l’attuale tendenza alla progettazione di un nuovo orizzonte verticale. A tal fine si è tenuto conto degli indirizzi espressi dagli strumenti di legislazione urbanistica vigenti, di modo da definire un quadro di previsione dei nuovi sviluppi della città di Milano. Si è proseguito con un’indagine approfondita dell’ambito d’intervento, attraverso analisi e strategie applicabili in un’area oggi ricca di potenzialità. Con tali premesse, è stato possibile tracciare le linee guida per lo sviluppo del masterplan di progetto dell’intera area. Il percorso di ricerca si è, infine, concluso con il progetto della torre direzionale per l’azienda a2a, e l’esplicitazione di tutti i suoi caratteri compositivi ed aspetti strutturanti. La tesi vuole essere un’attenta disamina critica sui modelli architettonici contemporanei tanto in voga quanto disattenti ai nuovi bisogni sociali, e si propone di attuare una soluzione progettuale impegnata a dare risposta alle reali esigenze della città in evoluzione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/28922