La seguente ricerca affronta il tema della crisi abitativa in Italia. L’obiettivo è dimostrare che è possibile rispondere al fabbisogno di alloggi recuperando il patrimonio immobiliare pubblico dismesso, presente sul nostro territorio. L’oggetto dell’analisi è la popolazione rom che ad un alloggio stabile non ha mai avuto facile accesso. Alla richiesta di accoglienza del popolo zingaro, l’Italia ha sempre risposto con la politica dei campi. Risposta che nasce dal presupposto errato secondo cui tutti i rom sono nomadi e basano la propria cultura abitativa nei campi. Si è scelto di studiare un caso specifico della complessa realtà romana, in cui l’emergenza abitativa della popolazione italiana si unisce a quella della popolazione rom. L’obiettivo è dimostrare il superamento della politica generalizzata dei campi per favorire un approccio diversificato in grado di rispondere alle diverse esigenze abitative, così come accade per tutti i cittadini. Si è scelto di seguire l’esperienza concreta di una comunità kossovara che attualmente vive in un campo attrezzato di ultima generazione nella periferia di Roma. La tesi si sviluppa come un racconto del passaggio dalla baraccopoli, “Casilino 900”, dove la comunità ha abitato sino alla chiusura dell’insediamento, al “campo attrezzato”. Il fallimento di entrambe le soluzioni abitative, l’una abusiva, l’altra regolare, ha spinto la comunità ad organizzarsi e muoversi autonomamente per uscire dal campo e rivendicare il diritto alla casa. Attraverso un’analisi sul campo e la partecipazione all’assembela nata dall’autodeterminazione della comunità kossovara, è stato costruito un percorso progettuale. Si è cercato di dimostrare che la questione rom, da tre anni dichiarata “emergenza” può essere affrontata solo con un approccio rivolto all’integrazione di queste popolazioni, oggi emarginate in contesti lontani dalla città. Si è cercato quindi di dare risposta al fabbisogno abitativo a partire dalla più generale emergenza a Roma, e non nello specifico caso rom. Un approccio di tipo etnico è quello che ha prodotto la politica dei campi. Tra le soluzioni possibili quella proposta in questa ricerca è l’autorecupero del vasto patrimonio immobiliare pubblico dismesso presente nella capitale e rivendicato dalle diverse realtà cittadine.

Oltre Casilino 900 : dalla baraccopoli alla casa

MAIELLO, ANNA
2010/2011

Abstract

La seguente ricerca affronta il tema della crisi abitativa in Italia. L’obiettivo è dimostrare che è possibile rispondere al fabbisogno di alloggi recuperando il patrimonio immobiliare pubblico dismesso, presente sul nostro territorio. L’oggetto dell’analisi è la popolazione rom che ad un alloggio stabile non ha mai avuto facile accesso. Alla richiesta di accoglienza del popolo zingaro, l’Italia ha sempre risposto con la politica dei campi. Risposta che nasce dal presupposto errato secondo cui tutti i rom sono nomadi e basano la propria cultura abitativa nei campi. Si è scelto di studiare un caso specifico della complessa realtà romana, in cui l’emergenza abitativa della popolazione italiana si unisce a quella della popolazione rom. L’obiettivo è dimostrare il superamento della politica generalizzata dei campi per favorire un approccio diversificato in grado di rispondere alle diverse esigenze abitative, così come accade per tutti i cittadini. Si è scelto di seguire l’esperienza concreta di una comunità kossovara che attualmente vive in un campo attrezzato di ultima generazione nella periferia di Roma. La tesi si sviluppa come un racconto del passaggio dalla baraccopoli, “Casilino 900”, dove la comunità ha abitato sino alla chiusura dell’insediamento, al “campo attrezzato”. Il fallimento di entrambe le soluzioni abitative, l’una abusiva, l’altra regolare, ha spinto la comunità ad organizzarsi e muoversi autonomamente per uscire dal campo e rivendicare il diritto alla casa. Attraverso un’analisi sul campo e la partecipazione all’assembela nata dall’autodeterminazione della comunità kossovara, è stato costruito un percorso progettuale. Si è cercato di dimostrare che la questione rom, da tre anni dichiarata “emergenza” può essere affrontata solo con un approccio rivolto all’integrazione di queste popolazioni, oggi emarginate in contesti lontani dalla città. Si è cercato quindi di dare risposta al fabbisogno abitativo a partire dalla più generale emergenza a Roma, e non nello specifico caso rom. Un approccio di tipo etnico è quello che ha prodotto la politica dei campi. Tra le soluzioni possibili quella proposta in questa ricerca è l’autorecupero del vasto patrimonio immobiliare pubblico dismesso presente nella capitale e rivendicato dalle diverse realtà cittadine.
ROMITO, LORENZO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2011_10_Maiello.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 71.52 MB
Formato Adobe PDF
71.52 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/28982