ON THE WAVE MARINE WATER CENTER TANGERI MAROCCO 1 La realizzazione del nuovo porto commerciale di Tangeri-Med è la principale causa del progressivo mutamento funzionale dell’originario porto di Tangeri. Questa nuova infrastruttura genera senza dubbio un forte interesse sull’area portuale di Tangeri città-storica, in quanto, con la realizzazione del nuovo scalo a pochi chilometri in direzione nord-est e sulla strada per Ceuta, il porto della città antica di Tangeri cambia necessariamente le sue funzioni, in parte trasllate al nuovo scalo. Secondo quanto si evince dal governo del territorio della città, si prevede un cambio di destinazione d’uso per il porto antico che muterà da porto commerciale a porto turistico-peschiero. Il porto antico è suddiviso in 3 aree principali: a nord-est troviamo il maggior numero di banchine utilizzate per l’attracco delle grandi navi, nella parte centrale e a ridosso della città storica si trovano gli ormeggi dei piccoli natanti turistici e per la pesca oltre che la cantieristica navale locale, a sud-est troviamo un’area dedicata allo stoccaggio di containers e hangars dedicati prevalentemente ad attività commerciali. 2 Un articolo del EL PAIS del 26 ottobre 2010 riferiva che la crezione del nuovo porto di Tangeri-med influirà negativamente sulla vita marina e sopratutto sulla presenza di cetacei. Lo stretto di Gibilterra costiuisce una vera e propria porta che collega l’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo. Ogni anno migrano numerose specie tra cui i grandi cetacei marini come balene pilota, orche, tursiopi, stenelle striate. L’area attorno allo stratto di Gibilterra costituisce la più grande via di migrazione marina al mondo. La zona fronte Tangeri risulta essere l’area più pololosa di cetacei al mondo. A Tangeri opera l’INRH (Institut National de Recherche Halieutique) che studia e monitorizza in diversi ambiti la pesca nazionale ma non attua ricerche ed approfondimenti sulla vita e salvaguardia dei grandi cetacei. Il problema che può presentarsi con la messa in funzione del nuovo scalo commerciale di Tangeri-Med è particolarmente sostenuto dall’IFAW (International Fund for Animal Welfare) e da GreenPeace che, secondo l’ecologista responsabile dell’area, Pilar Marcos, cerca di sensibilizzare le istituzioni affichè pongano limiti allo sfruttamento navale nello stretto. Il Marocco ha investito ingenti quantità di denaro nel grande complesso di Tangeri-Med con l’obiettivo di competere con Algeciras come porto commerciale di riferimento, la soluzione al problema prima esposto è complessa. 3 Il governo del territorio della città di Tangeri ha steso un piano di sviluppo che prevede il riutilizzo delle strutture portuali esistenti e la progressiva conversione del porto della citta antica da commerciale a turistico-peschiero. L’area di progetto interclusa nel perimetro del porto di Tangeri è stata decisa in base ad alcune considerazioni: L’orientamento funzionale deciso dal governo del territorio per il futuro dell’antico porto di Tangeri (turistico-peschiero). I servizi esistenti e la loro localizzazione (nord-ovest terminal-passeggeri e servizi turistici, centro ormeggio di pescherecci e piccoli natanti privati, sud-est stoccaccio di containers ed hangars commerciali). Il problema sollevatosi con la creazione di Tangeri-Med sulla vita marina (sopravvivenza dei grandi cetacei minacciata dalla nuova infrastruttura). L’area al limite sud-est del porto, per la sua caratteristica funzionale, risulta la più lontana dal nuovo orientamento funzionale deciso dal governo di Tangeri, consta di circa 70000 metri quadrati e si affaccia a sud-est sulla baia di Tangeri ed a nord-ovest all’interno dell’antico porto della città. Costituisce per la sua localizzazione uno frontiera tra esterno ed interno, portuale e naturale, ludico e di servizio. L’idea di progetto risulta essere la riqualificazione dell’area commerciale nel porto di tangeri e cambio di destinazione d’uso. Il progetto prevede la creazione di un centro di eccellenza per lo studio oceanografico dei grandi cetacei marini e la loro salvaguardia. Il centro vuole essere inoltre una nuova finestra su Tangeri, una nuova risorsa che la città può offrire alla ricettività. Baia di Tangeri e a nord-ovest all’interno del porto, costituisce uno spazio divisore tra la parte naturalistica (la baia) e la parte “urbanizzata” (il porto). Con questi presupposti nasce l’idea di progetto: RIQUALIFICAZIONE DELL’EX-AREA COMMERCIALE NEL PORTO DI TANGERI E CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO. Il progetto prevede quindi la creazione di un centro di eccellenza per lo studio oceanografico dei grandi cetacei marini, e la loro salvaguardia. Il centro vuole essere inoltre una nuova finestra su Tangeri che, in questo modo la citta stessa acquisisce una nuova funzione e di conseguenza una nuova ricettività. Ricercando possibili esempi progettuali ci si è imbattuti in Bali 2010 Landscape Competition for a Marine Research Centre in Indonesia, ed in tal modo si è definito il programma funzionale: AREA PUBBLICA: Controllo: 20mq Ingresso: 50mq Auditorium: 240mq Biblioteca: 120mq Amministrazione: 50mq Ristorante / Caffetteria: 50mq Giardino acquatico: 50mq Servizi: 40mq AREA SEMIPUBBLICA (o ad accesso ristretto): Controllo: 20mq Amministrazione 50mq Direzione: 20 mq Uffici ricercatori:100mq Macchinari: 20mq Laboratori: 240m2 Ponte sommozzatori: 50m2 Deposito acque: 200m2 AREA PRIVATA: Camere da letto scienziati: 340mq Sala svago: 50mq Area Internet: 50mq Area TV: 50m2 Palestra: 50m2 Soggiorno: 50m2 Cucina: 30m2 Piscina: 200m2 Ponte esterno: 150m2 Bar: 50m2 CIRCOLAZIONE E PARETI: il 25% della superficie totale Le aree sono state disposte lungo in grande molo dell’area di progetto. La zona privata costituisce il punto di partenza (nelle vicinanze dell’attacco col tessuto urbano), la zona semipubblica è interclusa tra l’area privata e quella pubblica che è stata progettata al termine del molo, dando in tal modo la possibilità al fruitore di avere completa vista su il triplice affaccio che si presenta (Oceano-Porto-Baia). 4 L’acqua in movimento tende a trovare cavità e livelli più bassi del normale, per obbedire alla forza gravitazionale terrestre. Si tratta di un principio base per il quale l'acqua viene privata della sua originale forma sferica e incoraggiata a muoversi più o meno direttamente verso un obiettivo concreto. La corrente risultante dal moto rettilineo più il movimento rotatorio generano una spirale. l'acqua ha la proprietà di adottare la forma sferica e quindi riprodurre la forma del cosmo ma poi sotto l'azione della forza di gravità viene costretta a seguire un percorso rettilineo, la risultante di taler movimento appare come una spirale di torsione. Possiamo dire che, l'atmosfera terrestre, flora e fauna compongono un grande inzsieme in cui l'acqua scorre permettendo la vita agli esseri viventi di tale insieme. la sua esistenza è quindi alla base di tutti i processi della vita. Nel dominio dei corpi solidi non potrà mai verificarsi compenetrazione: ovunque ci sia un corpo non può esisterne un altro. ma in particolare nei movimenti di acqua esistono ritmi diversi. In un luogo può esistere solo un corpo, ma c'è un gran numero di movimenti le cui forme e ritmi risultano diversi. Ovunque essa sia l'acqua, avrà sempre la tendenza ad adottare la forma sferica. Ovunque vi sia qualcosa di liquido esso si muoverà con moto ritmico. Il disegno in pianta nasce da una riflessione sull’acqua. Rappresentando il corpo solido con un elemento di forma rettangolare, che allude all’ingombro di un natante in pianta, considerando che all’interno del porto le imbarcazioni ormeggiate si muovono di moto ritmico causato da onde e maree, il corpo solido (di forma rettangolare) adottato per il disegno architettonico in pianta simula tale movimento. In sezione invece, dato che la principale causa ed effetto del movimento dell’acqua è l’onda, il corpo prenderà il profilo semplificato di una di esse. 5 L’architettura urbana araba (il suq o bazar) che, anche se ad una prima vista può sembrare una costruzione di case senza criterio, in realtà è costruita secondo criteri tipici dell'architettura urbana dell'Africa settentrionale. La struttura prevede un intreccio, principio insediativo della città labirinitica araba, di vie alternativamente coperte per permettettere di mantenere il clima al suo interno fresco e aerato. Il riferimento del suq è la moschea e intorno ad essa si sviluppano i vari negozi con una rigorosa gerarchia dettata dalla merce posta in vendita. Pertanto si va dai negozi di candele e di oggetti di culto in generale, prossimi alla moschea, per passare via via allontanandosi, ai librai, ai merciai e per finire, nei pressi delle mura, i negozi utili ai carovanieri. La progettazione delle percorrenze riprende il carattere labirintico del suq e dispone i collegamenti orizzontali tra i vari volumi in un intreccio di percorsi interni ed esterni che permettono da un lato un’ottima protezione dai raggi solari, particolarmente forti in queste zone, e dall’altro favoriscono un’aerazione considerevole. I volumi si affacciano prevalentemente a Nord-Est, limitano l’affaccio ad Ovest ed escudono quello a Sud per tre ragioni principali: La localizzazione geografica (sebbene il clima sia generalmente mite le temperature nel periodo estivo tendono ad alzarsi considerevolmente comportando così temperature molto elevate). La scelta comopositiva in sezione (la falda della copertura inclinata verso sud permette di sfruttare al meglio la pendenza delle falde per l’immagazzinamento di energia elettrica mediante cellule fotovoltaiche). La necessità di creare un nuovo limite tra l’area portuale e l’area ludico-naturalistica (ricerca di continuità tra spiaggia e molo).

On the wave marine center Tangeri Marocco : riqualificazione dell'ex area commerciale nel porto di Tangeri e cambio di destinazione d'uso

CANDATEN, LEONARDO
2010/2011

Abstract

ON THE WAVE MARINE WATER CENTER TANGERI MAROCCO 1 La realizzazione del nuovo porto commerciale di Tangeri-Med è la principale causa del progressivo mutamento funzionale dell’originario porto di Tangeri. Questa nuova infrastruttura genera senza dubbio un forte interesse sull’area portuale di Tangeri città-storica, in quanto, con la realizzazione del nuovo scalo a pochi chilometri in direzione nord-est e sulla strada per Ceuta, il porto della città antica di Tangeri cambia necessariamente le sue funzioni, in parte trasllate al nuovo scalo. Secondo quanto si evince dal governo del territorio della città, si prevede un cambio di destinazione d’uso per il porto antico che muterà da porto commerciale a porto turistico-peschiero. Il porto antico è suddiviso in 3 aree principali: a nord-est troviamo il maggior numero di banchine utilizzate per l’attracco delle grandi navi, nella parte centrale e a ridosso della città storica si trovano gli ormeggi dei piccoli natanti turistici e per la pesca oltre che la cantieristica navale locale, a sud-est troviamo un’area dedicata allo stoccaggio di containers e hangars dedicati prevalentemente ad attività commerciali. 2 Un articolo del EL PAIS del 26 ottobre 2010 riferiva che la crezione del nuovo porto di Tangeri-med influirà negativamente sulla vita marina e sopratutto sulla presenza di cetacei. Lo stretto di Gibilterra costiuisce una vera e propria porta che collega l’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo. Ogni anno migrano numerose specie tra cui i grandi cetacei marini come balene pilota, orche, tursiopi, stenelle striate. L’area attorno allo stratto di Gibilterra costituisce la più grande via di migrazione marina al mondo. La zona fronte Tangeri risulta essere l’area più pololosa di cetacei al mondo. A Tangeri opera l’INRH (Institut National de Recherche Halieutique) che studia e monitorizza in diversi ambiti la pesca nazionale ma non attua ricerche ed approfondimenti sulla vita e salvaguardia dei grandi cetacei. Il problema che può presentarsi con la messa in funzione del nuovo scalo commerciale di Tangeri-Med è particolarmente sostenuto dall’IFAW (International Fund for Animal Welfare) e da GreenPeace che, secondo l’ecologista responsabile dell’area, Pilar Marcos, cerca di sensibilizzare le istituzioni affichè pongano limiti allo sfruttamento navale nello stretto. Il Marocco ha investito ingenti quantità di denaro nel grande complesso di Tangeri-Med con l’obiettivo di competere con Algeciras come porto commerciale di riferimento, la soluzione al problema prima esposto è complessa. 3 Il governo del territorio della città di Tangeri ha steso un piano di sviluppo che prevede il riutilizzo delle strutture portuali esistenti e la progressiva conversione del porto della citta antica da commerciale a turistico-peschiero. L’area di progetto interclusa nel perimetro del porto di Tangeri è stata decisa in base ad alcune considerazioni: L’orientamento funzionale deciso dal governo del territorio per il futuro dell’antico porto di Tangeri (turistico-peschiero). I servizi esistenti e la loro localizzazione (nord-ovest terminal-passeggeri e servizi turistici, centro ormeggio di pescherecci e piccoli natanti privati, sud-est stoccaccio di containers ed hangars commerciali). Il problema sollevatosi con la creazione di Tangeri-Med sulla vita marina (sopravvivenza dei grandi cetacei minacciata dalla nuova infrastruttura). L’area al limite sud-est del porto, per la sua caratteristica funzionale, risulta la più lontana dal nuovo orientamento funzionale deciso dal governo di Tangeri, consta di circa 70000 metri quadrati e si affaccia a sud-est sulla baia di Tangeri ed a nord-ovest all’interno dell’antico porto della città. Costituisce per la sua localizzazione uno frontiera tra esterno ed interno, portuale e naturale, ludico e di servizio. L’idea di progetto risulta essere la riqualificazione dell’area commerciale nel porto di tangeri e cambio di destinazione d’uso. Il progetto prevede la creazione di un centro di eccellenza per lo studio oceanografico dei grandi cetacei marini e la loro salvaguardia. Il centro vuole essere inoltre una nuova finestra su Tangeri, una nuova risorsa che la città può offrire alla ricettività. Baia di Tangeri e a nord-ovest all’interno del porto, costituisce uno spazio divisore tra la parte naturalistica (la baia) e la parte “urbanizzata” (il porto). Con questi presupposti nasce l’idea di progetto: RIQUALIFICAZIONE DELL’EX-AREA COMMERCIALE NEL PORTO DI TANGERI E CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO. Il progetto prevede quindi la creazione di un centro di eccellenza per lo studio oceanografico dei grandi cetacei marini, e la loro salvaguardia. Il centro vuole essere inoltre una nuova finestra su Tangeri che, in questo modo la citta stessa acquisisce una nuova funzione e di conseguenza una nuova ricettività. Ricercando possibili esempi progettuali ci si è imbattuti in Bali 2010 Landscape Competition for a Marine Research Centre in Indonesia, ed in tal modo si è definito il programma funzionale: AREA PUBBLICA: Controllo: 20mq Ingresso: 50mq Auditorium: 240mq Biblioteca: 120mq Amministrazione: 50mq Ristorante / Caffetteria: 50mq Giardino acquatico: 50mq Servizi: 40mq AREA SEMIPUBBLICA (o ad accesso ristretto): Controllo: 20mq Amministrazione 50mq Direzione: 20 mq Uffici ricercatori:100mq Macchinari: 20mq Laboratori: 240m2 Ponte sommozzatori: 50m2 Deposito acque: 200m2 AREA PRIVATA: Camere da letto scienziati: 340mq Sala svago: 50mq Area Internet: 50mq Area TV: 50m2 Palestra: 50m2 Soggiorno: 50m2 Cucina: 30m2 Piscina: 200m2 Ponte esterno: 150m2 Bar: 50m2 CIRCOLAZIONE E PARETI: il 25% della superficie totale Le aree sono state disposte lungo in grande molo dell’area di progetto. La zona privata costituisce il punto di partenza (nelle vicinanze dell’attacco col tessuto urbano), la zona semipubblica è interclusa tra l’area privata e quella pubblica che è stata progettata al termine del molo, dando in tal modo la possibilità al fruitore di avere completa vista su il triplice affaccio che si presenta (Oceano-Porto-Baia). 4 L’acqua in movimento tende a trovare cavità e livelli più bassi del normale, per obbedire alla forza gravitazionale terrestre. Si tratta di un principio base per il quale l'acqua viene privata della sua originale forma sferica e incoraggiata a muoversi più o meno direttamente verso un obiettivo concreto. La corrente risultante dal moto rettilineo più il movimento rotatorio generano una spirale. l'acqua ha la proprietà di adottare la forma sferica e quindi riprodurre la forma del cosmo ma poi sotto l'azione della forza di gravità viene costretta a seguire un percorso rettilineo, la risultante di taler movimento appare come una spirale di torsione. Possiamo dire che, l'atmosfera terrestre, flora e fauna compongono un grande inzsieme in cui l'acqua scorre permettendo la vita agli esseri viventi di tale insieme. la sua esistenza è quindi alla base di tutti i processi della vita. Nel dominio dei corpi solidi non potrà mai verificarsi compenetrazione: ovunque ci sia un corpo non può esisterne un altro. ma in particolare nei movimenti di acqua esistono ritmi diversi. In un luogo può esistere solo un corpo, ma c'è un gran numero di movimenti le cui forme e ritmi risultano diversi. Ovunque essa sia l'acqua, avrà sempre la tendenza ad adottare la forma sferica. Ovunque vi sia qualcosa di liquido esso si muoverà con moto ritmico. Il disegno in pianta nasce da una riflessione sull’acqua. Rappresentando il corpo solido con un elemento di forma rettangolare, che allude all’ingombro di un natante in pianta, considerando che all’interno del porto le imbarcazioni ormeggiate si muovono di moto ritmico causato da onde e maree, il corpo solido (di forma rettangolare) adottato per il disegno architettonico in pianta simula tale movimento. In sezione invece, dato che la principale causa ed effetto del movimento dell’acqua è l’onda, il corpo prenderà il profilo semplificato di una di esse. 5 L’architettura urbana araba (il suq o bazar) che, anche se ad una prima vista può sembrare una costruzione di case senza criterio, in realtà è costruita secondo criteri tipici dell'architettura urbana dell'Africa settentrionale. La struttura prevede un intreccio, principio insediativo della città labirinitica araba, di vie alternativamente coperte per permettettere di mantenere il clima al suo interno fresco e aerato. Il riferimento del suq è la moschea e intorno ad essa si sviluppano i vari negozi con una rigorosa gerarchia dettata dalla merce posta in vendita. Pertanto si va dai negozi di candele e di oggetti di culto in generale, prossimi alla moschea, per passare via via allontanandosi, ai librai, ai merciai e per finire, nei pressi delle mura, i negozi utili ai carovanieri. La progettazione delle percorrenze riprende il carattere labirintico del suq e dispone i collegamenti orizzontali tra i vari volumi in un intreccio di percorsi interni ed esterni che permettono da un lato un’ottima protezione dai raggi solari, particolarmente forti in queste zone, e dall’altro favoriscono un’aerazione considerevole. I volumi si affacciano prevalentemente a Nord-Est, limitano l’affaccio ad Ovest ed escudono quello a Sud per tre ragioni principali: La localizzazione geografica (sebbene il clima sia generalmente mite le temperature nel periodo estivo tendono ad alzarsi considerevolmente comportando così temperature molto elevate). La scelta comopositiva in sezione (la falda della copertura inclinata verso sud permette di sfruttare al meglio la pendenza delle falde per l’immagazzinamento di energia elettrica mediante cellule fotovoltaiche). La necessità di creare un nuovo limite tra l’area portuale e l’area ludico-naturalistica (ricerca di continuità tra spiaggia e molo).
SPINELLI, LUIGI
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/29082