Nelle nostre città la vegetazione possiede una notevole importanza climatica e ambientale oltre che essere un elemento naturale di arredo. I centri urbani sono diventati col tempo più cementificati e la presenza di aree verdi è spesso ridotta a giardini soffocati dal contesto cittadino. Come è stato dimostrato da vari esperimenti, il verde può portare a grandi benefici climatici e ambientali oltre che a buoni effetti psicologi e sociali sulla popolazione. Le emissioni di gas da automobili e fabbriche, le pavimentazioni e asfaltature che hanno sostituito i prati, hanno comportato sia un aumento dell’inquinamento dell’aria che delle temperature medie. La vegetazione può quindi venire in nostro soccorso: studi e rilevamenti hanno infatti dimostrato come prati e alberi portino ottimi risultati nella mitigazione climatica e nella riduzione di gas inquinanti e di microparticelle. La capacità di assorbire queste sostanze varia molto oltre che da una specie arborea all’altra, anche dalla presenza di ventilazione, umidità, piogge e dalla dimensione e posizione delle piante; essenziale per risultati efficienti è la localizzazione delle forme verdi, non puntuale sul territorio cittadino, ma creando un continuum fisico e ambientale. Gli elementi di cui parlo sono aree verdi, filari di alberi lungo i viali stradali e vegetazione applicata agli edifici. Dalle prove effettuate, però, risulta come la sola presenza del “verde” non possa risolvere i problemi di inquinamento delle nostre città: se verso le microparticelle PM10 la vegetazione svolge un ruolo significativo, per quanto riguarda gli inquinanti gassosi, la rimozione effettuata dal verde urbano è molto modesta. L’uso del verde è quindi una soluzione con costi relativamente bassi per la messa in opera, cui vanno sommati i costi di manutenzione, che apporta una riduzione dei livelli di picco di sostanze inquinanti e la mitigazione climatica di alcune aree cittadine, ma che non può dare risultati soddisfacenti senza un cambiamento nello stile di vita e nei processi produttivi.

Le funzioni ambientali del verde : studio di casi e un progetto per Carpi

BENETTI, RICCARDO
2010/2011

Abstract

Nelle nostre città la vegetazione possiede una notevole importanza climatica e ambientale oltre che essere un elemento naturale di arredo. I centri urbani sono diventati col tempo più cementificati e la presenza di aree verdi è spesso ridotta a giardini soffocati dal contesto cittadino. Come è stato dimostrato da vari esperimenti, il verde può portare a grandi benefici climatici e ambientali oltre che a buoni effetti psicologi e sociali sulla popolazione. Le emissioni di gas da automobili e fabbriche, le pavimentazioni e asfaltature che hanno sostituito i prati, hanno comportato sia un aumento dell’inquinamento dell’aria che delle temperature medie. La vegetazione può quindi venire in nostro soccorso: studi e rilevamenti hanno infatti dimostrato come prati e alberi portino ottimi risultati nella mitigazione climatica e nella riduzione di gas inquinanti e di microparticelle. La capacità di assorbire queste sostanze varia molto oltre che da una specie arborea all’altra, anche dalla presenza di ventilazione, umidità, piogge e dalla dimensione e posizione delle piante; essenziale per risultati efficienti è la localizzazione delle forme verdi, non puntuale sul territorio cittadino, ma creando un continuum fisico e ambientale. Gli elementi di cui parlo sono aree verdi, filari di alberi lungo i viali stradali e vegetazione applicata agli edifici. Dalle prove effettuate, però, risulta come la sola presenza del “verde” non possa risolvere i problemi di inquinamento delle nostre città: se verso le microparticelle PM10 la vegetazione svolge un ruolo significativo, per quanto riguarda gli inquinanti gassosi, la rimozione effettuata dal verde urbano è molto modesta. L’uso del verde è quindi una soluzione con costi relativamente bassi per la messa in opera, cui vanno sommati i costi di manutenzione, che apporta una riduzione dei livelli di picco di sostanze inquinanti e la mitigazione climatica di alcune aree cittadine, ma che non può dare risultati soddisfacenti senza un cambiamento nello stile di vita e nei processi produttivi.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
4-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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