Resistenza e leggerezza allo stesso tempo. La produzione industriale di materiali a base macero – come il cartone ondulato, il cartone alveolare o altri di recente commercializzazione – rende possibile l’applicazione in architettura di tecnologie "intelligenti", a basso costo, energeticamente efficienti e totalmente reversibili. Lo scopo è quello di spingersi in direzione inversa rispetto allo sfoggio tecnologico tipico dell'as-semblaggio a secco High Tech, per sottolineare in maniera an¬cora più evidente come estetica e sostenibilità non siano racchiuse necessariamente in materiali costosi e in pezzi unici, ma nel modo in cui i materiali stessi sono giustapposti e abbinati tra loro (Right Tech), anche quando sono semplicissimi, riciclati o presi “in prestito” da altri settori produttivi (Clever Tech). L’analisi dei prodotti in commercio e delle loro lavorazioni, correlata da una selezione di esempi realizzativi, ha fornito un prezioso punto di riferimento per lo sviluppo di una tecnologia costruttiva che presenta costi e risorse umane ridotte. L’occasione è stata data dal recente concorso di idee “Nausicaa Pavilion”, nel quale si richiedeva la progettazione di una struttura temporanea a basso impatto ambientale. L'idea innovativa risiede nell'impiegare lo stesso materiale, il cartone alveolare, al tempo stesso riciclato e riciclabile, per la realizzazione sia degli orizzontamenti che dei paramenti verticali dell'unità abitativa. L’originalità non consiste nell'impiego del materiale, già ampiamente sperimentato in numerose esperienze progettuali, ma nelle modalità con le quali viene assemblato ed utilizzato. L'assemblaggio dei moduli viene effettuato in larga parte per incastro, riducendo al minimo l'impiego di dispositivi di fissaggio aggiuntivi (chiodi, colle etc.), e la resistenza della struttura deriva dalla sua forma. L’edificio può essere assemblato facilmente e senza vincoli spaziali, non ha bisogno di particolari fondazioni ed il trasporto risulta particolarmente vantaggioso. Il cartone alveolare, inoltre, può essere colorato fin dalla sua produzione o direttamente in sito, dopo avere montato la struttura. Lo studio dell’involucro, che si configura come un’interfaccia dinamica in grado di gestire in modo variabile la luce e il vento che penetrano all’interno, presenta notevoli prestazioni termiche mediante l’inserimento nella griglia strutturale di opportune “casse isolanti”, concepite all’interno di un più complesso sistema di parete attrezzata in moduli intercambiabili. L'impiego del cartone ondulato in architettura ed edilizia, opportunamente trattato in modo da risultare ignifugo ed idrorepellente, potrebbe permettere di rivisitare e ripensare il tema, certamente importante e di grande attualità, delle strutture abitative temporanee e di emergenza. La nuova tecnologia proposta, infatti, potrebbe disvelare ulteriori prospettive per la gestione dei problemi derivanti da eventi catastrofici naturali.

Paperworks. Filosofie e progetti per indagare le potenzialità del cartone in architettura

VISCUSO, SALVATORE
2010/2011

Abstract

Resistenza e leggerezza allo stesso tempo. La produzione industriale di materiali a base macero – come il cartone ondulato, il cartone alveolare o altri di recente commercializzazione – rende possibile l’applicazione in architettura di tecnologie "intelligenti", a basso costo, energeticamente efficienti e totalmente reversibili. Lo scopo è quello di spingersi in direzione inversa rispetto allo sfoggio tecnologico tipico dell'as-semblaggio a secco High Tech, per sottolineare in maniera an¬cora più evidente come estetica e sostenibilità non siano racchiuse necessariamente in materiali costosi e in pezzi unici, ma nel modo in cui i materiali stessi sono giustapposti e abbinati tra loro (Right Tech), anche quando sono semplicissimi, riciclati o presi “in prestito” da altri settori produttivi (Clever Tech). L’analisi dei prodotti in commercio e delle loro lavorazioni, correlata da una selezione di esempi realizzativi, ha fornito un prezioso punto di riferimento per lo sviluppo di una tecnologia costruttiva che presenta costi e risorse umane ridotte. L’occasione è stata data dal recente concorso di idee “Nausicaa Pavilion”, nel quale si richiedeva la progettazione di una struttura temporanea a basso impatto ambientale. L'idea innovativa risiede nell'impiegare lo stesso materiale, il cartone alveolare, al tempo stesso riciclato e riciclabile, per la realizzazione sia degli orizzontamenti che dei paramenti verticali dell'unità abitativa. L’originalità non consiste nell'impiego del materiale, già ampiamente sperimentato in numerose esperienze progettuali, ma nelle modalità con le quali viene assemblato ed utilizzato. L'assemblaggio dei moduli viene effettuato in larga parte per incastro, riducendo al minimo l'impiego di dispositivi di fissaggio aggiuntivi (chiodi, colle etc.), e la resistenza della struttura deriva dalla sua forma. L’edificio può essere assemblato facilmente e senza vincoli spaziali, non ha bisogno di particolari fondazioni ed il trasporto risulta particolarmente vantaggioso. Il cartone alveolare, inoltre, può essere colorato fin dalla sua produzione o direttamente in sito, dopo avere montato la struttura. Lo studio dell’involucro, che si configura come un’interfaccia dinamica in grado di gestire in modo variabile la luce e il vento che penetrano all’interno, presenta notevoli prestazioni termiche mediante l’inserimento nella griglia strutturale di opportune “casse isolanti”, concepite all’interno di un più complesso sistema di parete attrezzata in moduli intercambiabili. L'impiego del cartone ondulato in architettura ed edilizia, opportunamente trattato in modo da risultare ignifugo ed idrorepellente, potrebbe permettere di rivisitare e ripensare il tema, certamente importante e di grande attualità, delle strutture abitative temporanee e di emergenza. La nuova tecnologia proposta, infatti, potrebbe disvelare ulteriori prospettive per la gestione dei problemi derivanti da eventi catastrofici naturali.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/29962