L’avanzamento e l’evoluzione delle nuove tecnologie oltre a cambiare le dinamiche del quotidiano stanno investendo in modo massiccio anche il mondo della cultura se pur, rispetto ad altri ambiti di consumo, più restio ad aperture drastiche ed a contaminazioni all’avanguardia. Il mondo da analogico diventa digitale e in questo processo anche le istituzioni museali (quali simbolo culturale e sociale) cambiano, cambiando necessariamente il modo di raccontare i beni che propongono. La disciplina del design degli interni non può non interrogarsi sulle nuove logiche e sulle nuove sfide che essa può intraprendere nel capo degli allestimenti museali a fronte di questi macroscopici cambiamenti cercando di individuare nuove frontiere tecnologiche e narrative per la fruizione culturale. L’obiettivo della nostra ricerca è di indagare le modalità con cui le nuove tecnologie e i dispositivi multimediali abbiano sviluppato delle nuove applicazioni per gli allestimenti e proposto un nuovo modo di vivere il museo. Questa messa in crisi dei sistemi tradizionali porta inevitabilmente a nuovi modelli di fruizione ed alla possibilità di rivolgersi in modo più strutturato a diverse classi d’utenza. La tesi trova un concreto ambito d’applicazione ed un interlocutore privilegiato nel Museo di Storia Naturale sezione Antropologia ed Etnologia di Firenze: un interessante caso studio in cui il design e le humanities si collocano al centro di un progetto interdisciplinare.

Sceneggiatura di un allestimento multimediale al Museo di antropologia ed etnologia di Firenze. Musei, antropologia e design : proposta di un dialogo. Nuove tecnologie e dispositivi multimediali negli allestimenti museali

MATTEI, NICOLE;DI LUZIO, BENEDETTO
2010/2011

Abstract

L’avanzamento e l’evoluzione delle nuove tecnologie oltre a cambiare le dinamiche del quotidiano stanno investendo in modo massiccio anche il mondo della cultura se pur, rispetto ad altri ambiti di consumo, più restio ad aperture drastiche ed a contaminazioni all’avanguardia. Il mondo da analogico diventa digitale e in questo processo anche le istituzioni museali (quali simbolo culturale e sociale) cambiano, cambiando necessariamente il modo di raccontare i beni che propongono. La disciplina del design degli interni non può non interrogarsi sulle nuove logiche e sulle nuove sfide che essa può intraprendere nel capo degli allestimenti museali a fronte di questi macroscopici cambiamenti cercando di individuare nuove frontiere tecnologiche e narrative per la fruizione culturale. L’obiettivo della nostra ricerca è di indagare le modalità con cui le nuove tecnologie e i dispositivi multimediali abbiano sviluppato delle nuove applicazioni per gli allestimenti e proposto un nuovo modo di vivere il museo. Questa messa in crisi dei sistemi tradizionali porta inevitabilmente a nuovi modelli di fruizione ed alla possibilità di rivolgersi in modo più strutturato a diverse classi d’utenza. La tesi trova un concreto ambito d’applicazione ed un interlocutore privilegiato nel Museo di Storia Naturale sezione Antropologia ed Etnologia di Firenze: un interessante caso studio in cui il design e le humanities si collocano al centro di un progetto interdisciplinare.
PILS, GIULIA
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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