Ex Casa del Fascio di Caravaggio. Progetto di riqualificazione e riuso

Sulle problematiche della salvaguardia e del riuso del patrimonio edilizio esistente, si conta in Italia un'ampia esperienza di dibattito culturale. Negli ultimi decenni si sono messe in atto le prime concrete iniziative di recupero e riqualificazione, sia sul piano della legislazione, sia su quello dei finanziamenti. Tuttavia, nonostante l'accentuarsi di iniziative in questo campo, è da segnalare una continua carenza di interessi per quanto riguarda gli edifici considerati moderni. Da questo punto di vista si ritiene che se un’opera è della città, se ne determina l’immagine, se ne è stata e ne è tuttora documento, sia cosa opportuna doverla studiare e conservarla per i posteri, al di la dei facili giudizi e delle affrettate conclusioni. Ed è proprio da queste considerazioni che prende avvio il lavoro di tesi sull’ex Casa del Fascio di Caravaggio, edificio costruito verso la fine degli anni 30 ed ottimo esempio di architettura assistenziale fascista. Nonostante la rilevanza storica ed architettonica dell’edificio, con la conclusione del conflitto mondiale e la caduta del regime, le sorti della Casa del Fascio sono andate sempre più decadendo, fino a raggiungere l’attuale stato di totale abbandono. Prima di procedere con la stesura del progetto è stato sviluppato un cospicuo lavoro di approfondimento riguardante alcune tematiche legate al caso studio. L’apparato teorico si concentra sulla trattazione del contesto storico-culturale di riferimento, sullo sviluppo tipologico dell’edificio, e sul contesto sociale e culturale nel quale è inserito. Il corpo centrale della tesi è costituito in un primo momento da un dettagliato apparato di analisi del manufatto, supportato da rilievi diretti sul campo e da modellazioni digitali. Sono trattati in particolar modo tutti gli aspetti relativi al rilievo materico e strutturale, ai degradi, all’accessibilità, alla fruibilità e al benessere. In seguito il lavoro è stato orientato verso la fase progettuale, individuando gli obiettivi e le strategie da perseguire, le nuove funzioni da inserire e le tipologie di intervento da realizzare, riservando particolare attenzione agli aspetti compositivo-funzionale dell’edificio stesso.