E’ innegabile che il culto dell’oggetto ed il consumismo “sfrenato” (non regolato) siano i valori maggiormente diffusi, se non totalizzanti, della società occidentale in cui viviamo; nella situazione attuale la progettazione e produzione industriale di migliaia di prodotti pressoché inutili o superflui, contribuiscono al forte degrado ambientale e allo sfruttamento della fascia più povera della popolazione mondiale, che rappresenta la maggioranza; il mantenimento dell’attuale status quo è da imputarsi tanto al consumatore, in genere del tutto incurante dei meccanismi di produzione e distribuzione dei prodotti, che al progettista, il quale non può svincolarsi dalla responsabilità progettuale nei confronti della collettività. Il cambiamento va ricercato nel passaggio ad un diverso stile di vita più consapevole e dunque maggiormente responsabile. La decisione da parte dell’individuo dell’adozione di un determinato stile di vita è da ritenersi una scelta personale, e quindi impossibile da progettare. Un contributo importante può essere però fornito nell’informazione e nella diffusione della totalità dei servizi e nelle logiche di consumo alternativo già esistenti, in particolare quelle sostenibili, per far conoscere ciò che spesso il consumatore ha già a disposizione, facilitando in questo modo il passaggio ad un nuovo modello di vita per chi intendesse intraprenderlo. Partendo dall’analisi di Trieste e della sua provincia nasce il progetto di tesi per la creazione di una rete in grado di collegare tutte le realtà locali, con la progettazione di un’immagine coordinata, un sito e una guida per informare i cittadini, e l’organizzazione di una serie di eventi e installazioni per la promozione dell’associazione stessa. Il progetto mira ad aiutare il consumatore interessato al modello di vita sostenibile, informandolo delle possibilità offertegli dal contesto, indicandogli luoghi ed attività, ma non intende limitarsi ad un mero elenco delle realtà del territorio, bensì consigliare, esplicare e guidare il consumatore agevolando la creazione di una “comunità locale sostenibile”.

EST equo sostenibile Trieste. Progetto per la valorizzazione delle realta' sostenibili di Trieste e provincia

SURZ, ALICE
2009/2010

Abstract

E’ innegabile che il culto dell’oggetto ed il consumismo “sfrenato” (non regolato) siano i valori maggiormente diffusi, se non totalizzanti, della società occidentale in cui viviamo; nella situazione attuale la progettazione e produzione industriale di migliaia di prodotti pressoché inutili o superflui, contribuiscono al forte degrado ambientale e allo sfruttamento della fascia più povera della popolazione mondiale, che rappresenta la maggioranza; il mantenimento dell’attuale status quo è da imputarsi tanto al consumatore, in genere del tutto incurante dei meccanismi di produzione e distribuzione dei prodotti, che al progettista, il quale non può svincolarsi dalla responsabilità progettuale nei confronti della collettività. Il cambiamento va ricercato nel passaggio ad un diverso stile di vita più consapevole e dunque maggiormente responsabile. La decisione da parte dell’individuo dell’adozione di un determinato stile di vita è da ritenersi una scelta personale, e quindi impossibile da progettare. Un contributo importante può essere però fornito nell’informazione e nella diffusione della totalità dei servizi e nelle logiche di consumo alternativo già esistenti, in particolare quelle sostenibili, per far conoscere ciò che spesso il consumatore ha già a disposizione, facilitando in questo modo il passaggio ad un nuovo modello di vita per chi intendesse intraprenderlo. Partendo dall’analisi di Trieste e della sua provincia nasce il progetto di tesi per la creazione di una rete in grado di collegare tutte le realtà locali, con la progettazione di un’immagine coordinata, un sito e una guida per informare i cittadini, e l’organizzazione di una serie di eventi e installazioni per la promozione dell’associazione stessa. Il progetto mira ad aiutare il consumatore interessato al modello di vita sostenibile, informandolo delle possibilità offertegli dal contesto, indicandogli luoghi ed attività, ma non intende limitarsi ad un mero elenco delle realtà del territorio, bensì consigliare, esplicare e guidare il consumatore agevolando la creazione di una “comunità locale sostenibile”.
ARC III - Facolta' del Design
21-lug-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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