Che legame possono avere due mondi apparentemente tanto distanti come la carta e la religione? E soprattutto, vi può essere design nella religione? La tesi proposta in questo elaborato potrebbe sembrare lontana dalla realtà, proprio perché profondamente insolita. Eppure, riflettendo con calma, è possibile comprendere come il legame tra carta e religione, e tra quest’ultima e il design, non sia trascendentale. Questa tesi propone un esercizio progettuale provocatorio, ma del tutto in linea con le premesse dei fedeli e, al contempo con le esigenze di sacralità che mette ovviamente in campo anche il potenziale committente, ovvero la Santa Sede e il sistema Chiesa Cattolica. Un esercizio progettuale che non si avvarrà della tecnologia, troppo distante dall’immaginario mistico e trascendente che pervade la definizione stessa di religione, ma che farà appello alla poetica, e in particolare alla poetica della carta.
Alla carta quel che è di Dio
BOLZAN, PATRIZIA
2009/2010
Abstract
Che legame possono avere due mondi apparentemente tanto distanti come la carta e la religione? E soprattutto, vi può essere design nella religione? La tesi proposta in questo elaborato potrebbe sembrare lontana dalla realtà, proprio perché profondamente insolita. Eppure, riflettendo con calma, è possibile comprendere come il legame tra carta e religione, e tra quest’ultima e il design, non sia trascendentale. Questa tesi propone un esercizio progettuale provocatorio, ma del tutto in linea con le premesse dei fedeli e, al contempo con le esigenze di sacralità che mette ovviamente in campo anche il potenziale committente, ovvero la Santa Sede e il sistema Chiesa Cattolica. Un esercizio progettuale che non si avvarrà della tecnologia, troppo distante dall’immaginario mistico e trascendente che pervade la definizione stessa di religione, ma che farà appello alla poetica, e in particolare alla poetica della carta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/3103