Il progetto descritto all’interno di questa relazione nasce durante il Laboratorio di Sintesi Finale all’interno del corso di Laurea magistrale in Design del prodotto, nel corso dell’AA 2009. Obiettivo del progetto è la valorizzazione dell’offerta di acqua pubblica nella città di Milano, città che si prepara ad ospitare l’Expo 2015, al fine di ridurre il consumo di acqua in bottiglia, tanto diffuso in Italia, quanto dannoso per l’ambiente. L’erogatore di acqua potabile DrinkMI è il risultato di una attenta ricerca intorno al rapporto tra uomo e acqua potabile, con particolare attenzione alle motivazioni che spingono l’utenza a preferire, in molti casi, l’acqua in bottiglia rispetto all’acqua del rubinetto. Questa scelta è dettata in parte da ragioni legate alla comodità di fruizione, ma soprattutto da convinzioni culturali, influenzate dalla pubblicità, che spingono l’utente a considerare l’acqua di rete come una “acqua di servizio”, non appetibile per un uso alimentare. La proposta progettuale che deriva da questo percorso di ricerca è costituita da un erogatore di acqua potabile dal forte contenuto simbolico, che, richiamando l’immagine di una bottiglia di acqua sia nella forma che nella modalità di erogazione, vuole valorizzare l’acqua pubblica, identificandola in modo univoco come “acqua da bere”.
DrinkMI. Erogatore di acqua potabile per la città di Milano
GHISALBERTI, MARCO EBA
2009/2010
Abstract
Il progetto descritto all’interno di questa relazione nasce durante il Laboratorio di Sintesi Finale all’interno del corso di Laurea magistrale in Design del prodotto, nel corso dell’AA 2009. Obiettivo del progetto è la valorizzazione dell’offerta di acqua pubblica nella città di Milano, città che si prepara ad ospitare l’Expo 2015, al fine di ridurre il consumo di acqua in bottiglia, tanto diffuso in Italia, quanto dannoso per l’ambiente. L’erogatore di acqua potabile DrinkMI è il risultato di una attenta ricerca intorno al rapporto tra uomo e acqua potabile, con particolare attenzione alle motivazioni che spingono l’utenza a preferire, in molti casi, l’acqua in bottiglia rispetto all’acqua del rubinetto. Questa scelta è dettata in parte da ragioni legate alla comodità di fruizione, ma soprattutto da convinzioni culturali, influenzate dalla pubblicità, che spingono l’utente a considerare l’acqua di rete come una “acqua di servizio”, non appetibile per un uso alimentare. La proposta progettuale che deriva da questo percorso di ricerca è costituita da un erogatore di acqua potabile dal forte contenuto simbolico, che, richiamando l’immagine di una bottiglia di acqua sia nella forma che nella modalità di erogazione, vuole valorizzare l’acqua pubblica, identificandola in modo univoco come “acqua da bere”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/3141