Questo lavoro di tesi si colloca all’interno del tema più ampio della sostenibilità. Il focus è la sostenibilità sociale con l’obiettivo di analizzare il fenomeno delle eccedenze alimentari nella filiera agroalimentare italiana. Il primo passo è stato definire con precisione i termini della ricerca: surplus (differenza tra quanto prodotto e quanto consumato), eccedenza (parte di surplus ancora destinabile all’alimentazione umana), scarto (parte di surplus non più adatta all’alimentazione umana), spreco sociale (parte di eccedenza non destinata all’alimentazione umana). In seguito sono stati definiti gli obiettivi dello studio: individuazione delle cause di generazione di eccedenza, definizione delle modalità di gestione, quantificazione dell’eccedenza e dello spreco sociale. Inoltre, è stato sviluppato un modello virtuoso di gestione dell’eccedenza per i principali stadi della filiera. In questo lavoro si è posta una maggiore attenzione sulla fase di raccolta in agricoltura e sulla fase di ristorazione, e sono stati completati gli altri stadi della filiera già analizzati in lavori precedenti. La metodologia utilizzata per rispondere agli obiettivi inizia con l’analisi della letteratura scientifica. Successivamente attraverso interviste ad esperti e casi di studio è stata fatta un’esplorazione iniziale del fenomeno delle eccedenze alimentari. È stato quindi possibile sviluppare un modello concettuale e un modello quantitativo. Analizzando il fenomeno è stato necessario suddividere la filiera in segmenti omogenei. Attraverso l’estensione dei casi e l’elaborazione di dati ISTAT è stato possibile quantificare il fenomeno dell’eccedenza alimentare. Infine, dopo aver analizzato attentamente le diverse alternative di gestione, è stato proposto un modello virtuoso di gestione delle eccedenze che implementa la cessione gratuita a food banks/enti caritativi come modalità privilegiata. Tale modello considera sia le pratiche gestionali da adottare sia i costi da sostenere, ed è stato proposto per le realtà più strutturate delle filiera.

Sviluppo di una supply chain sostenibile : quantificazione delle eccedenze alimentari nella filiera agroalimentare italiana

BIANCHI, VALENTINA;CRIVELLI, ILARIA
2010/2011

Abstract

Questo lavoro di tesi si colloca all’interno del tema più ampio della sostenibilità. Il focus è la sostenibilità sociale con l’obiettivo di analizzare il fenomeno delle eccedenze alimentari nella filiera agroalimentare italiana. Il primo passo è stato definire con precisione i termini della ricerca: surplus (differenza tra quanto prodotto e quanto consumato), eccedenza (parte di surplus ancora destinabile all’alimentazione umana), scarto (parte di surplus non più adatta all’alimentazione umana), spreco sociale (parte di eccedenza non destinata all’alimentazione umana). In seguito sono stati definiti gli obiettivi dello studio: individuazione delle cause di generazione di eccedenza, definizione delle modalità di gestione, quantificazione dell’eccedenza e dello spreco sociale. Inoltre, è stato sviluppato un modello virtuoso di gestione dell’eccedenza per i principali stadi della filiera. In questo lavoro si è posta una maggiore attenzione sulla fase di raccolta in agricoltura e sulla fase di ristorazione, e sono stati completati gli altri stadi della filiera già analizzati in lavori precedenti. La metodologia utilizzata per rispondere agli obiettivi inizia con l’analisi della letteratura scientifica. Successivamente attraverso interviste ad esperti e casi di studio è stata fatta un’esplorazione iniziale del fenomeno delle eccedenze alimentari. È stato quindi possibile sviluppare un modello concettuale e un modello quantitativo. Analizzando il fenomeno è stato necessario suddividere la filiera in segmenti omogenei. Attraverso l’estensione dei casi e l’elaborazione di dati ISTAT è stato possibile quantificare il fenomeno dell’eccedenza alimentare. Infine, dopo aver analizzato attentamente le diverse alternative di gestione, è stato proposto un modello virtuoso di gestione delle eccedenze che implementa la cessione gratuita a food banks/enti caritativi come modalità privilegiata. Tale modello considera sia le pratiche gestionali da adottare sia i costi da sostenere, ed è stato proposto per le realtà più strutturate delle filiera.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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