L’area d’intervento si trova a Porta Nuova a Milano. Il progetto si compone di diversi ambienti sfalsati tra loro, collegati tramite un percorso rettilineo molto forte. L’ingresso dell’edificio si trova in uno spazio urbano che si relaziona sia con il Tombone che con l’antico Naviglio San Marco. Dall’ingresso, in cui sono collocati gli uffici amministrativi e una sala d’attesa con il rispettivo angolo ristorazione è possibile accedere agli spogliatoi, posti sotto il Bastione, in un ambiente che risulta essere più compatto e concentrato. Da questa zona più contenuta si apre il grande corridoio distributivo attraverso il quale si accede alle terme vere e proprie e ai due ambienti più ampi e luminosi. Le terme volutamente collocate anch’esse sotto il Bastione hanno un carattere più raccolto, intimo, riservato e dal punto di vista architettonico si sviluppano sostanzialmente attorno ad una piscina ottagonale posta al centro. L’edificio che si apre sul nuovo spazio urbano e che fronteggia il nodo idraulico è pensato come una grande aula occupata principalmente dalla piscina natatoria di 25 metri e da piscine destinate ai bambini. Dalla parte opposta un ampio spazio è collegato direttamente all’ospedale, si tratta di un ‘area caratterizzata dalla successione di tre pozzi di luce-lucernari attorno ai quali si articolano le vasche terapeutiche e gli spazi destinati al recupero fisico del paziente. Questo spazio manifesta la propria presenza alla quota del Bastione attraverso tre grandi cubi di vetro che articolano la terrazza sovrastante, assieme ad una copertura ad “L” che oltre ad offrire un collegamento urbano coperto segna in modo netto l’area d’intervento. Dall’altra parte, al di sopra della grande aula contenente la piscina, un’importante volume trapezoidale a sbalzo contiene la nuova palestra. Quest’ultima, destinata sia alle scolaresca per la relativa educazione fisica sia per eventuali spettacoli per la comunità, è accessibile non solo attraverso un passaggio vetrato in quota che la collega direttamente all’edifico della scuola ma anche da un collegamento che partendo dalla piazza coperta raggiunge entrambe le quote della stessa.

Le terme di Milano Porta Nuova. Sport, benessere e salute

TURINA, ANDREA;LISSIGNOLI, FEDERICO
2010/2011

Abstract

L’area d’intervento si trova a Porta Nuova a Milano. Il progetto si compone di diversi ambienti sfalsati tra loro, collegati tramite un percorso rettilineo molto forte. L’ingresso dell’edificio si trova in uno spazio urbano che si relaziona sia con il Tombone che con l’antico Naviglio San Marco. Dall’ingresso, in cui sono collocati gli uffici amministrativi e una sala d’attesa con il rispettivo angolo ristorazione è possibile accedere agli spogliatoi, posti sotto il Bastione, in un ambiente che risulta essere più compatto e concentrato. Da questa zona più contenuta si apre il grande corridoio distributivo attraverso il quale si accede alle terme vere e proprie e ai due ambienti più ampi e luminosi. Le terme volutamente collocate anch’esse sotto il Bastione hanno un carattere più raccolto, intimo, riservato e dal punto di vista architettonico si sviluppano sostanzialmente attorno ad una piscina ottagonale posta al centro. L’edificio che si apre sul nuovo spazio urbano e che fronteggia il nodo idraulico è pensato come una grande aula occupata principalmente dalla piscina natatoria di 25 metri e da piscine destinate ai bambini. Dalla parte opposta un ampio spazio è collegato direttamente all’ospedale, si tratta di un ‘area caratterizzata dalla successione di tre pozzi di luce-lucernari attorno ai quali si articolano le vasche terapeutiche e gli spazi destinati al recupero fisico del paziente. Questo spazio manifesta la propria presenza alla quota del Bastione attraverso tre grandi cubi di vetro che articolano la terrazza sovrastante, assieme ad una copertura ad “L” che oltre ad offrire un collegamento urbano coperto segna in modo netto l’area d’intervento. Dall’altra parte, al di sopra della grande aula contenente la piscina, un’importante volume trapezoidale a sbalzo contiene la nuova palestra. Quest’ultima, destinata sia alle scolaresca per la relativa educazione fisica sia per eventuali spettacoli per la comunità, è accessibile non solo attraverso un passaggio vetrato in quota che la collega direttamente all’edifico della scuola ma anche da un collegamento che partendo dalla piazza coperta raggiunge entrambe le quote della stessa.
PRUSICKI, MARCO STANISLAO
ARC II - Scuola di Architettura Civile
20-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/32082