Scenari di produttività agricola in fase di cambiamento climatico : il caso del mais nel Cremonese

Il presente elaborato di tesi ha lo scopo di valutare l’effetto del cambiamento climatico sulla produzione di mais in provincia di Cremona, in particolare nel sito di Persico Dosimo, e le possibili misure di mitigazione adottabili. A tale fine si è usato il programma di modellazione della produzione agraria CropSyst (versione 3.02.17) sviluppato dalla Washington State University, e usato in vari studi di questo tipo (Tubiello et al., 2000; Torriani et al., 2007). Esso ha permesso di simulare, previa calibrazione, le produzioni future di mais sotto diversi tipi di scenario climatico, costruiti in base ai trend locali e in base agli output dei modelli PCM e CCSM3, tenendo conto anche delle possibilità di adattamento che gli agricoltori possono mettere in atto, specie con riferimento alle diverse tecniche irrigue e all’anticipo della data di semina. È stato verificato quanto previsto dall’IPCC nel IV Rapporto per le medie latitudini, ossia una lieve aumento della produzione per riscaldamenti inferiori a 1°C (+2.9%), come nel caso dello scenario PCM, e una diminuzione della stessa per riscaldamenti superiori, come è stato visto sia per lo scenario CCSM3 (-12.4%) che locale (-25%). Le simulazioni svolte hanno mostrato che un’assenza di interventi di irrigazione, o comunque una forte diminuzione degli stessi, porterebbe a una drastica riduzione delle rese con ripercussioni negative sui redditi di agricoltori e allevatori; nonostante l’aumento di concentrazione di anidride carbonica provochi un aumento dell’efficienza d’uso della risorsa idrica. È stato inoltre verificato che l’anticipo della data di semina porterebbe un lieve aumento della produzione, senza però riuscire ad eguagliare i livelli di produzione attuale. Occorre quindi valutare altre strategie di adattamento, quali ad esempio lo studio di nuovi cultivar più adatti alle mutate caratteristiche climatiche e l’impiego contemporaneo di varietà con caratteristiche diverse in modo da ridurre la variabilità di produzione, che si è vista aumentare in futuro.