Il lavoro si pone l’obiettivo di svolgere un’analisi empirica dei sistemi d’istruzione europei, analizzandoli per quanto riguarda i due grandi temi dell’efficienza e dell’equità, attraverso l’utilizzo di una serie di indicatori scelti in base ad un’indagine approfondita della letteratura sull’argomento. Nel primo capitolo si affronta in maniera generale il tema dell’istruzione come servizio fondamentale e fattore di sviluppo per un paese, sottolineando l’importanza dei concetti di efficienza ed equità di un sistema scolastico e le sfide che i governi devono affrontare in questo periodo in merito alla formazione. Inoltre sarà illustrato nel dettaglio il programma di valutazione OCSE-PISA, con il quale si monitorano le competenze acquisite dai ragazzi all’età di quindici anni. I dati ottenuti da questi test costituiranno l’output dei modelli di calcolo dell’efficienza. Il secondo capitolo è dedicato alla letteratura riguardante l’analisi di efficienza effettuata attraverso la metodologia DEA (Data Envelopment Analysis). In un primo momento si è dato uno sguardo agli studi compiuti su settori diversi da quello trattato (sanità, trasporti, servizi bancari), per poi focalizzarsi sul campo dell’istruzione, evidenziando gli indicatori più rilevanti che i vari autori utilizzano nelle loro analisi. Per approfondire l’argomento, nell’ultima parte del capitolo si citeranno dei lavori che utilizzano un diverso approccio all’analisi di efficienza (es. FDH - Free Disposal Hull). All’approfondimento della tecnica DEA è dedicata la prima parte del terzo capitolo, la quale illustrerà il problema di programmazione lineare che sta alla base di tale metodologia e spiegherà i concetti di frontiera di efficienza e ritorno di scala. Nella seconda parte del capitolo saranno illustrati i dati utilizzati ai fini dell’analisi, divisi in tre gruppi: i dati in input al sistema (indicatori legati direttamente all’istruzione), i dati di output (risultati dei test OCSE-PISA) e gli indicatori ambientali e di contesto. Per ognuno si è descritto il modo in cui è stato calcolato, evidenziando eventuali valori mancanti o stimati. Il cuore del lavoro è racchiuso nel capitolo quattro, dove sono presenti i risultati empirici, ottenuti utilizzando il modello che prevedeva come risorse in ingresso al sistema la spesa dedicata all’istruzione e il numero di docenti ogni 100 studenti. Questo per quanto riguarda la dimensione “efficienza”, mentre per l’equità si è deciso di fare riferimento alla deviazione standard dei test PISA. Infine, i valori ottenuti sono stati analizzati per ricavarne spunti di riflessione interessanti, utilizzando come supporto gli indicatori che descrivono il funzionamento del sistema scolastico e alcuni dati che descrivono la situazione socio-economica del paese in questione. Nell’ultima parte di questo lavoro si pone l’obiettivo sul nostro paese e il suo sistema di istruzione, il quale non risulterà nel gruppo dei migliori. Per provare a dare una spiegazione alle criticità emerse, ci si è focalizzati su aspetti puramente tecnici e sul divario nord-sud, illustrando possibili determinanti di questa differenza.

Efficienza ed equità dei sistemi di istruzione in Europa : possibili indicatori ed un’analisi empirica

BALOSSINO, ETTORE;GREGORIO, DAVIDE
2010/2011

Abstract

Il lavoro si pone l’obiettivo di svolgere un’analisi empirica dei sistemi d’istruzione europei, analizzandoli per quanto riguarda i due grandi temi dell’efficienza e dell’equità, attraverso l’utilizzo di una serie di indicatori scelti in base ad un’indagine approfondita della letteratura sull’argomento. Nel primo capitolo si affronta in maniera generale il tema dell’istruzione come servizio fondamentale e fattore di sviluppo per un paese, sottolineando l’importanza dei concetti di efficienza ed equità di un sistema scolastico e le sfide che i governi devono affrontare in questo periodo in merito alla formazione. Inoltre sarà illustrato nel dettaglio il programma di valutazione OCSE-PISA, con il quale si monitorano le competenze acquisite dai ragazzi all’età di quindici anni. I dati ottenuti da questi test costituiranno l’output dei modelli di calcolo dell’efficienza. Il secondo capitolo è dedicato alla letteratura riguardante l’analisi di efficienza effettuata attraverso la metodologia DEA (Data Envelopment Analysis). In un primo momento si è dato uno sguardo agli studi compiuti su settori diversi da quello trattato (sanità, trasporti, servizi bancari), per poi focalizzarsi sul campo dell’istruzione, evidenziando gli indicatori più rilevanti che i vari autori utilizzano nelle loro analisi. Per approfondire l’argomento, nell’ultima parte del capitolo si citeranno dei lavori che utilizzano un diverso approccio all’analisi di efficienza (es. FDH - Free Disposal Hull). All’approfondimento della tecnica DEA è dedicata la prima parte del terzo capitolo, la quale illustrerà il problema di programmazione lineare che sta alla base di tale metodologia e spiegherà i concetti di frontiera di efficienza e ritorno di scala. Nella seconda parte del capitolo saranno illustrati i dati utilizzati ai fini dell’analisi, divisi in tre gruppi: i dati in input al sistema (indicatori legati direttamente all’istruzione), i dati di output (risultati dei test OCSE-PISA) e gli indicatori ambientali e di contesto. Per ognuno si è descritto il modo in cui è stato calcolato, evidenziando eventuali valori mancanti o stimati. Il cuore del lavoro è racchiuso nel capitolo quattro, dove sono presenti i risultati empirici, ottenuti utilizzando il modello che prevedeva come risorse in ingresso al sistema la spesa dedicata all’istruzione e il numero di docenti ogni 100 studenti. Questo per quanto riguarda la dimensione “efficienza”, mentre per l’equità si è deciso di fare riferimento alla deviazione standard dei test PISA. Infine, i valori ottenuti sono stati analizzati per ricavarne spunti di riflessione interessanti, utilizzando come supporto gli indicatori che descrivono il funzionamento del sistema scolastico e alcuni dati che descrivono la situazione socio-economica del paese in questione. Nell’ultima parte di questo lavoro si pone l’obiettivo sul nostro paese e il suo sistema di istruzione, il quale non risulterà nel gruppo dei migliori. Per provare a dare una spiegazione alle criticità emerse, ci si è focalizzati su aspetti puramente tecnici e sul divario nord-sud, illustrando possibili determinanti di questa differenza.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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