La ricerca evidenzia che la diffusione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) per la generazione elettrica comporta vantaggi ambientali, maggiore sicurezza nell’approvvigionamento e può determinare importanti ricadute economiche. Dato il costo ancora alto rispetto alle fonti tradizionali, le rinnovabili devono essere incentivate; il loro inserimento nel sistema elettrico e nel territorio deve essere, inoltre, “guidato” da un corpo di regole nuovo. Per comprendere il settore delle FER per la generazione elettrica, in particolare l’eolico e il fotovoltaico, è stata esaminata l’intera regolamentazione, che risulta complessa per i livelli normativi coinvolti e per la pluralità delle materie interessate. Il sistema di regole nella sua interezza (incentivi, disciplina delle autorizzazioni, regolamentazione tecnica) viene poi messo a confronto con i risultati di mercato. I dati economici e la capacità installata sembrano influenzati nella forma e nell’evoluzione dalla regolamentazione. Obiettivo non secondario nell’incentivare le rinnovabili è la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di un settore industriale nuovo, capace di portare benefici locali dalla diffusione, ormai globale, delle FER. Per comprendere lo “stato” di questa particolare competizione tra paesi, si esaminano poi la produzione dei più importanti componenti tecnologici (turbine eoliche, celle fotovoltaiche), le imprese leader e i dati sul commercio tra paesi. L’Europa è il primo mercato per capacità eolica installata ed il primo produttore di turbine; per il fotovoltaico, nonostante sia installata più del 70% della capacità globale, la quota di produzione di celle e moduli è molto più bassa. L’Italia è un paese-mercato tra i più importanti al mondo per le nuove installazioni ma le imprese nazionali sono fuori dalle fasi chiave delle rispettive filiere industriali. In conclusione, il bilancio dell’eolico e del fotovoltaico in Italia è segnato da luci ed ombre. Probabilmente, una regolamentazione più ordinata e meno discontinua, accompagnata da chiare scelte politiche, avrebbe potuto portare anche ad uno sviluppo industriale e occupazionale commisurato alle dimensioni del mercato ed alle risorse impiegate.

La regolamentazione delle fonti energetiche rinnovabili per la generazione elettrica : impatto economico e conseguenze sulla filiera industriale italiana. I casi fotovoltaico ed eolico

TORRE, GIANCARLO
2010/2011

Abstract

La ricerca evidenzia che la diffusione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) per la generazione elettrica comporta vantaggi ambientali, maggiore sicurezza nell’approvvigionamento e può determinare importanti ricadute economiche. Dato il costo ancora alto rispetto alle fonti tradizionali, le rinnovabili devono essere incentivate; il loro inserimento nel sistema elettrico e nel territorio deve essere, inoltre, “guidato” da un corpo di regole nuovo. Per comprendere il settore delle FER per la generazione elettrica, in particolare l’eolico e il fotovoltaico, è stata esaminata l’intera regolamentazione, che risulta complessa per i livelli normativi coinvolti e per la pluralità delle materie interessate. Il sistema di regole nella sua interezza (incentivi, disciplina delle autorizzazioni, regolamentazione tecnica) viene poi messo a confronto con i risultati di mercato. I dati economici e la capacità installata sembrano influenzati nella forma e nell’evoluzione dalla regolamentazione. Obiettivo non secondario nell’incentivare le rinnovabili è la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di un settore industriale nuovo, capace di portare benefici locali dalla diffusione, ormai globale, delle FER. Per comprendere lo “stato” di questa particolare competizione tra paesi, si esaminano poi la produzione dei più importanti componenti tecnologici (turbine eoliche, celle fotovoltaiche), le imprese leader e i dati sul commercio tra paesi. L’Europa è il primo mercato per capacità eolica installata ed il primo produttore di turbine; per il fotovoltaico, nonostante sia installata più del 70% della capacità globale, la quota di produzione di celle e moduli è molto più bassa. L’Italia è un paese-mercato tra i più importanti al mondo per le nuove installazioni ma le imprese nazionali sono fuori dalle fasi chiave delle rispettive filiere industriali. In conclusione, il bilancio dell’eolico e del fotovoltaico in Italia è segnato da luci ed ombre. Probabilmente, una regolamentazione più ordinata e meno discontinua, accompagnata da chiare scelte politiche, avrebbe potuto portare anche ad uno sviluppo industriale e occupazionale commisurato alle dimensioni del mercato ed alle risorse impiegate.
CHIARONI, DAVIDE
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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