In the post-opulence scenario, the retail sector has had to interact with a new consumption contexts, where comfort and happiness become new priorities seek in a fruition of more real and deep experiences. Therefore, the design of these spaces has had to make an evolution redefining the store meanings, becoming, in this manner, a proactive place and a provider of high level consumption experiences where the user, from a mere spectator, develops his position becoming an active and real protagonist of the scene. This implies the consumer knowledge, his tastes and behaviors in order to define new proposals and new dynamics of consumption. In particular, in the furniture retail sector, the store design must be untied to the single sale of furniture and have to match a range of services and related activities to achieve the spaces transformation into modern "tailor-made interior design atelier ". This means, to design and transfer the domesticity in the store that becomes a life dreaming imaginary. These scenarios represent the projection of the users unconscious desires, in which they recognize their everyday life, but raised to a higher value and quality level. Of course, this involves a deeper understanding of the meaning of living and what the home represents for man. The purpose of this discussion is to analyze the current consumption context about the demand of furniture, identifying its characteristics and propose a methodology for a successful furnishing store project, and finally to define the new designer skills as a director of a complex process in which are involved several different knowledge experts.

Nello scenario della post-opulenza, il settore retail si è trovato a dover interagire con nuovi contesti di consumo, dove benessere e felicità diventano nuove priorità ricercate in una fruizione di esperienze più vere e profonde. La progettazione di questi spazi ha dovuto quindi compiere un’evoluzione nella ridefinizione dei significati del punto vendita, diventando, in questo modo, luogo proattivo e dispensatore di esperienze di consumo di alto livello in cui l’utente, da mero spettatore, sviluppa la sua posizione trasformandosi in soggetto attivo e reale protagonista della scena. Questo implica conoscere il consumatore, i suoi gusti e comportamenti, al fine di definire nuove proposte e nuove dinamiche di consumo. In particolare, nel settore del retail per l’arredo, la progettazione del punto vendita si deve slegare dalla sola vendita di mobili, e deve essere accompagnata da una serie di servizi ed attività ad essa correlate per poter giungere alla trasformazione degli spazi in moderni “atelier del progetto d’interni su misura”. Ciò significa, quindi, progettare la domesticità e trasferirla all’interno del punto vendita che diventa, a sua volta, immaginario di vita sognato e sognante. Questi scenari rappresentano la proiezione dei desideri inconsapevoli degli utenti, all’interno dei quali essi riconoscono la loro quotidianità, ma innalzata ad un più alto stadio di valore, pregio e qualità. Naturalmente questo implica una conoscenza profonda del significato dell’abitare e cosa l’abitazione rappresenti per l’uomo. La trattazione si propone dunque di analizzare il contesto di consumo attuale relativo alla domanda del mobile, individuarne le peculiarità e proporre una metodologia per la buona riuscita del progetto del punto vendita di arredo, per arrivare infine alla definizione delle nuove competenze del designer come regista di un complesso processo che vede la messa in campo di saperi diversi.

Retailing scenarios. Proposta metodologica per la progettazione del punto vendita d’arredo

SALVATORE, ILARIA
2010/2011

Abstract

In the post-opulence scenario, the retail sector has had to interact with a new consumption contexts, where comfort and happiness become new priorities seek in a fruition of more real and deep experiences. Therefore, the design of these spaces has had to make an evolution redefining the store meanings, becoming, in this manner, a proactive place and a provider of high level consumption experiences where the user, from a mere spectator, develops his position becoming an active and real protagonist of the scene. This implies the consumer knowledge, his tastes and behaviors in order to define new proposals and new dynamics of consumption. In particular, in the furniture retail sector, the store design must be untied to the single sale of furniture and have to match a range of services and related activities to achieve the spaces transformation into modern "tailor-made interior design atelier ". This means, to design and transfer the domesticity in the store that becomes a life dreaming imaginary. These scenarios represent the projection of the users unconscious desires, in which they recognize their everyday life, but raised to a higher value and quality level. Of course, this involves a deeper understanding of the meaning of living and what the home represents for man. The purpose of this discussion is to analyze the current consumption context about the demand of furniture, identifying its characteristics and propose a methodology for a successful furnishing store project, and finally to define the new designer skills as a director of a complex process in which are involved several different knowledge experts.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2011
2010/2011
Nello scenario della post-opulenza, il settore retail si è trovato a dover interagire con nuovi contesti di consumo, dove benessere e felicità diventano nuove priorità ricercate in una fruizione di esperienze più vere e profonde. La progettazione di questi spazi ha dovuto quindi compiere un’evoluzione nella ridefinizione dei significati del punto vendita, diventando, in questo modo, luogo proattivo e dispensatore di esperienze di consumo di alto livello in cui l’utente, da mero spettatore, sviluppa la sua posizione trasformandosi in soggetto attivo e reale protagonista della scena. Questo implica conoscere il consumatore, i suoi gusti e comportamenti, al fine di definire nuove proposte e nuove dinamiche di consumo. In particolare, nel settore del retail per l’arredo, la progettazione del punto vendita si deve slegare dalla sola vendita di mobili, e deve essere accompagnata da una serie di servizi ed attività ad essa correlate per poter giungere alla trasformazione degli spazi in moderni “atelier del progetto d’interni su misura”. Ciò significa, quindi, progettare la domesticità e trasferirla all’interno del punto vendita che diventa, a sua volta, immaginario di vita sognato e sognante. Questi scenari rappresentano la proiezione dei desideri inconsapevoli degli utenti, all’interno dei quali essi riconoscono la loro quotidianità, ma innalzata ad un più alto stadio di valore, pregio e qualità. Naturalmente questo implica una conoscenza profonda del significato dell’abitare e cosa l’abitazione rappresenti per l’uomo. La trattazione si propone dunque di analizzare il contesto di consumo attuale relativo alla domanda del mobile, individuarne le peculiarità e proporre una metodologia per la buona riuscita del progetto del punto vendita di arredo, per arrivare infine alla definizione delle nuove competenze del designer come regista di un complesso processo che vede la messa in campo di saperi diversi.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/33521