La parola simbolo deriva dal greco Sumballein, che vuol dire gettare insieme, ma anche unire, mettere insieme. Nel gioiello il simbolo si salda all’ornamento, ne costituisce l’essenza. “Il simbolico si muove a suo perfetto agio nel caso, nell’imprevedibilità del sentimento, nell’istinto naturale, nell’irrazionalità mistica ed è un concetto ancestrale che abbraccia tutti popoli da sempre”. Il simbolo è un sublimato di sensazioni ed evoca le cose in modo imprevedibile. La sua presenza nel gioiello è in relazione dialettica con quell’elemento poetico e visionario, che agisce concretamente nella realtà di ognuno di noi. L’ipotesi di partenza è che l’affascinante quanto misterioso mondo delle forme geometrico-naturali, dominato da figure, linee, punti, numeri e formule enigmatiche, sia particolarmente idoneo al design di un gioiello contemporaneo. Questa stimolante indagine all’interno dell’universo delle forme non di rado ci conduce innanzi a miti antichi, credenze magiche il cui potere attrattivo è ancora presente. L’atteggiamento progettuale è quello alchemico. Punto di partenza dell’alchimia è l’unità della materia: la materia è una ma può assumere infinite forme e combinarsi in altre ancora, inesauribilmente. Dalla materia parte anche il lavoro di un designer. Per entrambi vale l’idea della “prassi trasmutatoria”. Per entrambi i valori cui fare riferimento sono dati concretamente dalla massa, dallo spazio, dalla luce, dall’ombra, dalla partecipazione attiva del corpo a questi elementi fisici. Entrambi vivono e pensano l’oggetto della loro ricerca. Una ricerca orientata però al “recupero della manualità”, all’esperimento pratico, alla verifica in laboratorio. Le tecniche sartoriali dell’haute couture, assieme alle stampe inkjet su seta si combinano alla tecnica industriale del taglio chimico su acciaio per dare vita ad una nuova tipologia di gioiello a metà tra design e artigianato, serialità e pezzo unico. Un tentativo di restituire in chi si fa portatore di quel gioiello, un’aurea di mistero e magia. Reazioni, tra il gioiello e il corpo, tra il gioiello e l’altro, tra il gioiello e lo spazio stesso che lo circonda,“Reaction Poetique”.

Reaction poetique. Un'indagine sul gioiello tra simbolo e forma

SCARPITTI, CHIARA
2009/2010

Abstract

La parola simbolo deriva dal greco Sumballein, che vuol dire gettare insieme, ma anche unire, mettere insieme. Nel gioiello il simbolo si salda all’ornamento, ne costituisce l’essenza. “Il simbolico si muove a suo perfetto agio nel caso, nell’imprevedibilità del sentimento, nell’istinto naturale, nell’irrazionalità mistica ed è un concetto ancestrale che abbraccia tutti popoli da sempre”. Il simbolo è un sublimato di sensazioni ed evoca le cose in modo imprevedibile. La sua presenza nel gioiello è in relazione dialettica con quell’elemento poetico e visionario, che agisce concretamente nella realtà di ognuno di noi. L’ipotesi di partenza è che l’affascinante quanto misterioso mondo delle forme geometrico-naturali, dominato da figure, linee, punti, numeri e formule enigmatiche, sia particolarmente idoneo al design di un gioiello contemporaneo. Questa stimolante indagine all’interno dell’universo delle forme non di rado ci conduce innanzi a miti antichi, credenze magiche il cui potere attrattivo è ancora presente. L’atteggiamento progettuale è quello alchemico. Punto di partenza dell’alchimia è l’unità della materia: la materia è una ma può assumere infinite forme e combinarsi in altre ancora, inesauribilmente. Dalla materia parte anche il lavoro di un designer. Per entrambi vale l’idea della “prassi trasmutatoria”. Per entrambi i valori cui fare riferimento sono dati concretamente dalla massa, dallo spazio, dalla luce, dall’ombra, dalla partecipazione attiva del corpo a questi elementi fisici. Entrambi vivono e pensano l’oggetto della loro ricerca. Una ricerca orientata però al “recupero della manualità”, all’esperimento pratico, alla verifica in laboratorio. Le tecniche sartoriali dell’haute couture, assieme alle stampe inkjet su seta si combinano alla tecnica industriale del taglio chimico su acciaio per dare vita ad una nuova tipologia di gioiello a metà tra design e artigianato, serialità e pezzo unico. Un tentativo di restituire in chi si fa portatore di quel gioiello, un’aurea di mistero e magia. Reazioni, tra il gioiello e il corpo, tra il gioiello e l’altro, tra il gioiello e lo spazio stesso che lo circonda,“Reaction Poetique”.
MONTEBELLO, GIAN CARLO
ARC III - Facolta' del Design
21-ott-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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