“Si propone non soltanto un edificio commerciale ma anche un nuovo spazio aperto verso la città, sfruttiamo la opportunità dello svuotamento di una zona a priori chiusa per utilizzo esclusivo del porto.” Questa è l’idea base che, circa due anni fa, l'architetto responsabile del dipartimento di urbanistica del comune di Lisbona mi ha proposto di studiare e sviluppare come tema di progetto della suddetta tesi. Questa si presenta come una sfida non facile, ovvero quella di riprogettare una parte di città fino ad ora senza identità, nonostante sia inserita in un dei luoghi più identitari di Lisbona, lo storico quartiere di Alfama. Il tema progettuale mi interessa in particolar modo poiché la medesima situazione è molto frequente nel contesto dal quale provengo, il Brasile, dove adesso le città stanno affrontando la stessa realtà di svuotamento delle aree portuali. Attraverso questo studio voglio quindi contribuire ad un ragionamento non soltanto a livello commerciale ma anche per quanto riguarda il proporre degli spazi che garantiscano la continuità dello spazio urbano e la vivacità del luogo d’intervento. Oltre ad un semplice terminal delle crociere, il mio progetto propone la costruzione un nodo di collegamento, di distribuzione e di scambio non solo nell’ambito della mobilità urbana, ma soprattutto per quanto riguarda lo scambio di esperienze personali dei diversi utenti che vivono questo spazio: quelli che arrivano e che partono, ma soprattutto quelli che vivranno la nascita e l’evoluzione di questo intervento, i cittadini. Un secondo momento fondamentale per questo progetto è stato la pubblicazione del bando di concorso internazionale nato dalla cooperazione tra il comune di Lisbona e l’Amministrazione del Porto di Lisbona per il suddetto progetto del terminal di crociere nella zona di Santa Apolónia. Il concorso mi è sembrato subito una buona opportunità per sviluppare questo tema attraverso una esperienza intensiva in loco, vivendo così il più possibile la realtà di una città fino ad allora sconosciuta. Una esperienza valida e soprattutto portatrice di molte informazioni per quanto concerne il funzionamento del sistema della città di Lisbona, le principale richieste e necessità comuni agli abitanti della città e come sia il rapporto della città con il turismo, che risulta essere tra le attività economiche più importanti di Lisbona. In seguito ai vari ragionamenti, è risultata la volontà di arricchire la proposta base del progetto del terminal data dal concorso attraverso la creazione di una attrezzatura di spazi permeabili, il miglioramento della mobilità urbana attraverso una più efficiente struttura viaria, ma soprattutto il collegamento agli altri interventi proposti dal Comune lunga tutta fascia di lungo fiume, in un sistema continuo e non costituito solamente da elementi puntuali, integrato con il grande sistema cittadino di Lisbona.
Terminal crociere a Lisbona. Un nuovo collegamento nella zona di Santa Apolonia
QUINTELLA MELO, PATRÍCIA
2010/2011
Abstract
“Si propone non soltanto un edificio commerciale ma anche un nuovo spazio aperto verso la città, sfruttiamo la opportunità dello svuotamento di una zona a priori chiusa per utilizzo esclusivo del porto.” Questa è l’idea base che, circa due anni fa, l'architetto responsabile del dipartimento di urbanistica del comune di Lisbona mi ha proposto di studiare e sviluppare come tema di progetto della suddetta tesi. Questa si presenta come una sfida non facile, ovvero quella di riprogettare una parte di città fino ad ora senza identità, nonostante sia inserita in un dei luoghi più identitari di Lisbona, lo storico quartiere di Alfama. Il tema progettuale mi interessa in particolar modo poiché la medesima situazione è molto frequente nel contesto dal quale provengo, il Brasile, dove adesso le città stanno affrontando la stessa realtà di svuotamento delle aree portuali. Attraverso questo studio voglio quindi contribuire ad un ragionamento non soltanto a livello commerciale ma anche per quanto riguarda il proporre degli spazi che garantiscano la continuità dello spazio urbano e la vivacità del luogo d’intervento. Oltre ad un semplice terminal delle crociere, il mio progetto propone la costruzione un nodo di collegamento, di distribuzione e di scambio non solo nell’ambito della mobilità urbana, ma soprattutto per quanto riguarda lo scambio di esperienze personali dei diversi utenti che vivono questo spazio: quelli che arrivano e che partono, ma soprattutto quelli che vivranno la nascita e l’evoluzione di questo intervento, i cittadini. Un secondo momento fondamentale per questo progetto è stato la pubblicazione del bando di concorso internazionale nato dalla cooperazione tra il comune di Lisbona e l’Amministrazione del Porto di Lisbona per il suddetto progetto del terminal di crociere nella zona di Santa Apolónia. Il concorso mi è sembrato subito una buona opportunità per sviluppare questo tema attraverso una esperienza intensiva in loco, vivendo così il più possibile la realtà di una città fino ad allora sconosciuta. Una esperienza valida e soprattutto portatrice di molte informazioni per quanto concerne il funzionamento del sistema della città di Lisbona, le principale richieste e necessità comuni agli abitanti della città e come sia il rapporto della città con il turismo, che risulta essere tra le attività economiche più importanti di Lisbona. In seguito ai vari ragionamenti, è risultata la volontà di arricchire la proposta base del progetto del terminal data dal concorso attraverso la creazione di una attrezzatura di spazi permeabili, il miglioramento della mobilità urbana attraverso una più efficiente struttura viaria, ma soprattutto il collegamento agli altri interventi proposti dal Comune lunga tutta fascia di lungo fiume, in un sistema continuo e non costituito solamente da elementi puntuali, integrato con il grande sistema cittadino di Lisbona.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/34802