La città di Milano si trova quotidianamente ad affrontare la questione del traffico: caso da un lato ambientale e dall’altro di gestione della mobilità, ai vari livelli, dalla situazione del traffico in movimento a quella della sosta. Gli strumenti che fino ad oggi sono stati utilizzati, per far fronte, nello specifico, a quest’ultima problematica, hanno incentivato soprattutto la costruzione di parcheggi interrati, considerati la migliore soluzione sia per liberare la strada dall’ingombro fisico dei veicoli, sia per occultarne la vista. Tuttavia questo tipo di intervento riscontra numerosi limiti. In primo luogo i costi di realizzazione degli impianti risultano molto onerosi e finiscono per ricadere sui fruitori delle strutture, i quali di trovano spesso a dover affrontare dei prezzi decisamente elevati. In secondo luogo risulta difficoltoso, nonchè a sua volta dispendioso, lo smaltimento dei terreni di scavo, generando anche conseguenze di natura ecologica. Inoltre, tale tipologia costruttiva trova collocazione molte volte in luoghi poco funzionali a livello strategico: ciò avviene soprattutto nelle città storiche come Milano, la quale presenta pochi siti che si prestano alla fattibilità di un intervento di questo genere. In ultimo, proprio l’intento di nascondere i parcheggi per non turbare il paessaggio urbano, determina una scarsa visibilità e riconoscibilità degli stessi da parte degli utenti, che invece necessiterebbero di una immediata possibilità di individuazione. Lo studio si sviluppa a partire da una analisi dettagliata dello stato di fatto, dei lavori in corso di realizzazione e dei progetti previsti nel Programma Urbano Parcheggi (PUP), definendo le basi per la proposizione di una innovativa strategia di intervento.

Inside out

LE NGOC, BICH
2010/2011

Abstract

La città di Milano si trova quotidianamente ad affrontare la questione del traffico: caso da un lato ambientale e dall’altro di gestione della mobilità, ai vari livelli, dalla situazione del traffico in movimento a quella della sosta. Gli strumenti che fino ad oggi sono stati utilizzati, per far fronte, nello specifico, a quest’ultima problematica, hanno incentivato soprattutto la costruzione di parcheggi interrati, considerati la migliore soluzione sia per liberare la strada dall’ingombro fisico dei veicoli, sia per occultarne la vista. Tuttavia questo tipo di intervento riscontra numerosi limiti. In primo luogo i costi di realizzazione degli impianti risultano molto onerosi e finiscono per ricadere sui fruitori delle strutture, i quali di trovano spesso a dover affrontare dei prezzi decisamente elevati. In secondo luogo risulta difficoltoso, nonchè a sua volta dispendioso, lo smaltimento dei terreni di scavo, generando anche conseguenze di natura ecologica. Inoltre, tale tipologia costruttiva trova collocazione molte volte in luoghi poco funzionali a livello strategico: ciò avviene soprattutto nelle città storiche come Milano, la quale presenta pochi siti che si prestano alla fattibilità di un intervento di questo genere. In ultimo, proprio l’intento di nascondere i parcheggi per non turbare il paessaggio urbano, determina una scarsa visibilità e riconoscibilità degli stessi da parte degli utenti, che invece necessiterebbero di una immediata possibilità di individuazione. Lo studio si sviluppa a partire da una analisi dettagliata dello stato di fatto, dei lavori in corso di realizzazione e dei progetti previsti nel Programma Urbano Parcheggi (PUP), definendo le basi per la proposizione di una innovativa strategia di intervento.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: "La città di Milano si trova quotidianamente ad affrontare la questione del traffico: caso da un lato ambientale e dall’altro di gestione della mobilità, ai vari livelli, dalla situazione del traffico in movimento a quella della sosta. Gli strumenti che fino ad oggi sono stati utilizzati, per far fronte, nello specifico, a quest’ultima problematica, hanno incentivato soprattutto la costruzione di parcheggi interrati, considerati la migliore soluzione sia per liberare la strada dall’ingombro fisico dei veicoli, sia per occultarne la vista. Tuttavia questo tipo di intervento riscontra numerosi limiti. In primo luogo i costi di realizzazione degli impianti risultano molto onerosi e finiscono per ricadere sui fruitori delle strutture, i quali di trovano spesso a dover affrontare dei prezzi decisamente elevati. In secondo luogo risulta difficoltoso, nonchè a sua volta dispendioso, lo smaltimento dei terreni di scavo, generando anche conseguenze di natura ecologica. Inoltre, tale tipologia costruttiva trova collocazione molte volte in luoghi poco funzionali a livello strategico: ciò avviene soprattutto nelle città storiche come Milano, la quale presenta pochi siti che si prestano alla fattibilità di un intervento di questo genere. In ultimo, proprio l’intento di nascondere i parcheggi per non turbare il paessaggio urbano, determina una scarsa visibilità e riconoscibilità degli stessi da parte degli utenti, che invece necessiterebbero di una immediata possibilità di individuazione. Lo studio si sviluppa a partire da una analisi dettagliata dello stato di fatto, dei lavori in corso di realizzazione e dei progetti previsti nel Programma Urbano Parcheggi (PUP), definendo le basi per la proposizione di una innovativa strategia di intervento. "
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/34901