Il progetto si concentra sull’editoria. L’obiettivo è migliorare i servizi agli studenti, per quanto riguarda l’istruzione, sfruttando le nuove tecnologie, che stanno influenzando e modificando il settore. L’idea è che l’università possa diventare casa editrice di se stessa, distributrice unica del sapere che trasmette. Nello stesso tempo deve consentire agli editori di distribuire il loro prodotto, cartaceo o informatico conservando un adeguato valore aggiunto. E-Uni è un servizio rivolto a studenti, docenti, e biblioteche universitarie Lo spazio che si configura deve creare una situazione in cui l’utente principale è lo studente, inserito nello spazio con cui può dialogare , dove trova, oltre al tradizionale contatto con il libro, anche un contatto digitale, oggi sempre più ricercato e probabilmente più immediato e piacevole per l’utente, risolvendo alcune lacune o situazioni scomode del sistema di distribuzione libraria. Il contatto con l’editoria deve avvenire su più piani, attraverso attività di Bookcrossing, consultazione, ricerca, dialogo con la biblioteca d’ateneo, prenotazione, acquisto e possibilità di scaricare e-book ed applicazioni riguardanti l’archivio digitale universitario, diviso per facoltà e corsi. Il servizio consiste nell’organizzare attraverso un archivio elettronico (su modello di quelli già sperimentati, ad esempio, a Firenze) la documentazione presente nella biblioteca dell’ateneo, tutte le dispense redatte dai docenti, testi aggiuntivi, aggiornamenti e novità di settore, per ogni corso e facoltà. Si deve avere la possibilità di visionare il materiale, scaricare alcune parte dei testi, attraverso l’utilizzo del tesserino magnetico universitario, che diverrà cosi identificativo dello “spostamento delle informazioni” e di chi le riceve, creando così un dialogo con l’università, istituzione di solito molto formale, visto il rapporto a volte indiretto tra docenti e migliaia di studenti. Attraverso il tesserino deve essere possibile creare la propria libreria, o MY LIBRARY, che sarà salvata e potrà essere poi utilizzata nella biblioteca per stampare, al momento, i testi richiesti o per prenotarli e riceverli in tempi brevi. Il servizio è dotato di sistema bluetooh, perciò tutte le attività potranno essere trasferite al proprio telefono cellulare, così come l’archivio, in modo tale da consentire agli studenti modifiche o altre attività, direttamente dal proprio dispositivo portatile, se non sono in possesso di personal computer. Il numero del telefono cellulare potrà essere inserito in un database per dialogare direttamente con la biblioteca, che darà un servizio di informazione gratuito, a seconda della my library selezionata o di novità o cambiamenti. Il servizio è gestito dalla biblioteca e dai docenti, che scelgono la bibliografia del corso e consigliano altri testi, propongono loro dispense e fanno riferimento alla propria biblioteca. Servizi aggiunti sono lo scambio di libri, dispense, materiali, tessuti, già acquistati dagli studenti, ma non più utilizzati, in appositi contenitori, che saranno così gratuitamente liberati da chi vorrà (materialcrossing). Si crea così una comunità di persone, che nell’università trovano un rapporto di dare e ricevere, e hanno a disposizione tutti gli strumenti per studiare e conoscere. L’immagine dello spazio è individuabile e con caratteri adeguati al tema della convivenza tra cartaceo e digitale, e coerente con le nuove tecnologie. I valori espressi sono di apertura verso l’utente, di permeabilità totale, con assenza di barriere, diventando uno spazio di passaggio e vivibile. L’immagine generale ricorda l’edicola di fiducia sotto casa, che si evolve diventando spazio accogliente e libero. Lo spazio progettato si ipotizza possa essere inserito nell’ovale, antistante l’edificio N, per creare eventi nello spazio aperto dell’università, sia nel periodo in cui i liceali visitano l’ateneo per scegliere il proprio futuro indirizzo scolastico (Aprile/Marzo- Open Day), ai fini di conoscere la nuova distribuzione dei libri di testo, oppure, nel periodo prima di Ottobre e dell’inizio dei corsi, per avvicinare gli iscritti alla nuova modalità di dialogo con l’editoria delle loro facoltà. Le caratteristiche formali del progetto ricordano un’edicola, attraverso la grafica di pagine di quotidiani che lo circonda. I lati più corti ricordano una libreria in stile minimalista, con la caratteristica di poter essere continuamente modificata attraverso i moduli che possono essere girati, composti e riempiti in maniera diversa dagli utenti: la libreria può essere interna o rivolta verso l’esterno, diventando una libreria a cielo aperto, come molte sviluppate all’estero, creando un evento urbano di bookcrossing. I lati più lunghi, dai quali si accede nello spazio, sono aperti e permeabili, proponendo, sempre in stile minimalista una libreria, però solo disegnata, con i libri che divengono feritoiee vuoti sullo spazio interno e creano giochi di luci all’interno, come metafora dell’infinito sapere non visibile e intangibile che è possibile ottenere grazie al virtuale. L’interno è coerente con le pareti che lo delimitano: stile minimalista, pochi elementi che si ripetono e danno ritmo all’ambiente. Le sedute non sono altro che i moduli della libreria dei lati corti, sviluppati orizzontalmente per permettere agli utenti di sostare e contenere materiali di scambio tra gli universitari. Un tappeto e alcuni cuscini concludono lo spazio di sosta per ricordare il piacere della lettura, trovando uno spazio comodo nella città e nell’università. Oltre a rilassarsi ci si potrà collegare all’elettricità tramite due elementi presenti nelle zone di sosta, attraverso cui l’utente potrà collegarsi con ipod, personal computer, telefonino o altri dispositivi elettronici. L’immagine generale deve dare l’impressione di essere uno spazio evento al quale non si può non partecipare, anche solo per curiosità di ciò che contiene, sia per la possibilità di modificare lo spazio continuamente e singolarmente. La struttura simile a quelle utilizzate per i palchi dei concerti trasmette subito l’idea di uno spazio temporaneo e di spettacolo, che di sera regala atmosfera grazie ai fari direzionali, posizionati sulle travi americane presenti. Lo spazio interno può essere inserito anche in spazi chiusi universitari, una volta smontata la struttura portante, e il contatto all’esterno verrà sostituito da piccole “edicole elettroniche”che, mantenendo gli stessi caratteri dell’allestimento, si posizionerà in diversi punti dell’ateneo ed ovunque sia necessaria la presenza, trasmettendo valori minimalisti e tecnologici. Lo spazio progettato e le piccole edicole multimediali potranno essere utilizzate anche come promozione per le case editrici, come “vetrine interattive” per i prodotti, come prolungamento di librerie come fosse un dehor, oppure diventare eventi sponsorizzati dai comuni, in spazi aperti, come piazze o luoghi di passaggio. La facilità di montaggio e i semplici elementi che compongono il progetto, rendono possibili modifiche e cambiamenti a seconda di ciò che ospita e di ciò che promuove o sponsorizza. L’edicola multimediale e lo spazio da cui nasce deriva dalla voglia di portare la cultura nei luoghi che vivono di essa e ridare all’università il proprio business, che ora è nelle mani di altri.

E-uni. Eventi e servizi per la diffusione della cultura e del libro

SPADAFORA, SARA
2009/2010

Abstract

Il progetto si concentra sull’editoria. L’obiettivo è migliorare i servizi agli studenti, per quanto riguarda l’istruzione, sfruttando le nuove tecnologie, che stanno influenzando e modificando il settore. L’idea è che l’università possa diventare casa editrice di se stessa, distributrice unica del sapere che trasmette. Nello stesso tempo deve consentire agli editori di distribuire il loro prodotto, cartaceo o informatico conservando un adeguato valore aggiunto. E-Uni è un servizio rivolto a studenti, docenti, e biblioteche universitarie Lo spazio che si configura deve creare una situazione in cui l’utente principale è lo studente, inserito nello spazio con cui può dialogare , dove trova, oltre al tradizionale contatto con il libro, anche un contatto digitale, oggi sempre più ricercato e probabilmente più immediato e piacevole per l’utente, risolvendo alcune lacune o situazioni scomode del sistema di distribuzione libraria. Il contatto con l’editoria deve avvenire su più piani, attraverso attività di Bookcrossing, consultazione, ricerca, dialogo con la biblioteca d’ateneo, prenotazione, acquisto e possibilità di scaricare e-book ed applicazioni riguardanti l’archivio digitale universitario, diviso per facoltà e corsi. Il servizio consiste nell’organizzare attraverso un archivio elettronico (su modello di quelli già sperimentati, ad esempio, a Firenze) la documentazione presente nella biblioteca dell’ateneo, tutte le dispense redatte dai docenti, testi aggiuntivi, aggiornamenti e novità di settore, per ogni corso e facoltà. Si deve avere la possibilità di visionare il materiale, scaricare alcune parte dei testi, attraverso l’utilizzo del tesserino magnetico universitario, che diverrà cosi identificativo dello “spostamento delle informazioni” e di chi le riceve, creando così un dialogo con l’università, istituzione di solito molto formale, visto il rapporto a volte indiretto tra docenti e migliaia di studenti. Attraverso il tesserino deve essere possibile creare la propria libreria, o MY LIBRARY, che sarà salvata e potrà essere poi utilizzata nella biblioteca per stampare, al momento, i testi richiesti o per prenotarli e riceverli in tempi brevi. Il servizio è dotato di sistema bluetooh, perciò tutte le attività potranno essere trasferite al proprio telefono cellulare, così come l’archivio, in modo tale da consentire agli studenti modifiche o altre attività, direttamente dal proprio dispositivo portatile, se non sono in possesso di personal computer. Il numero del telefono cellulare potrà essere inserito in un database per dialogare direttamente con la biblioteca, che darà un servizio di informazione gratuito, a seconda della my library selezionata o di novità o cambiamenti. Il servizio è gestito dalla biblioteca e dai docenti, che scelgono la bibliografia del corso e consigliano altri testi, propongono loro dispense e fanno riferimento alla propria biblioteca. Servizi aggiunti sono lo scambio di libri, dispense, materiali, tessuti, già acquistati dagli studenti, ma non più utilizzati, in appositi contenitori, che saranno così gratuitamente liberati da chi vorrà (materialcrossing). Si crea così una comunità di persone, che nell’università trovano un rapporto di dare e ricevere, e hanno a disposizione tutti gli strumenti per studiare e conoscere. L’immagine dello spazio è individuabile e con caratteri adeguati al tema della convivenza tra cartaceo e digitale, e coerente con le nuove tecnologie. I valori espressi sono di apertura verso l’utente, di permeabilità totale, con assenza di barriere, diventando uno spazio di passaggio e vivibile. L’immagine generale ricorda l’edicola di fiducia sotto casa, che si evolve diventando spazio accogliente e libero. Lo spazio progettato si ipotizza possa essere inserito nell’ovale, antistante l’edificio N, per creare eventi nello spazio aperto dell’università, sia nel periodo in cui i liceali visitano l’ateneo per scegliere il proprio futuro indirizzo scolastico (Aprile/Marzo- Open Day), ai fini di conoscere la nuova distribuzione dei libri di testo, oppure, nel periodo prima di Ottobre e dell’inizio dei corsi, per avvicinare gli iscritti alla nuova modalità di dialogo con l’editoria delle loro facoltà. Le caratteristiche formali del progetto ricordano un’edicola, attraverso la grafica di pagine di quotidiani che lo circonda. I lati più corti ricordano una libreria in stile minimalista, con la caratteristica di poter essere continuamente modificata attraverso i moduli che possono essere girati, composti e riempiti in maniera diversa dagli utenti: la libreria può essere interna o rivolta verso l’esterno, diventando una libreria a cielo aperto, come molte sviluppate all’estero, creando un evento urbano di bookcrossing. I lati più lunghi, dai quali si accede nello spazio, sono aperti e permeabili, proponendo, sempre in stile minimalista una libreria, però solo disegnata, con i libri che divengono feritoiee vuoti sullo spazio interno e creano giochi di luci all’interno, come metafora dell’infinito sapere non visibile e intangibile che è possibile ottenere grazie al virtuale. L’interno è coerente con le pareti che lo delimitano: stile minimalista, pochi elementi che si ripetono e danno ritmo all’ambiente. Le sedute non sono altro che i moduli della libreria dei lati corti, sviluppati orizzontalmente per permettere agli utenti di sostare e contenere materiali di scambio tra gli universitari. Un tappeto e alcuni cuscini concludono lo spazio di sosta per ricordare il piacere della lettura, trovando uno spazio comodo nella città e nell’università. Oltre a rilassarsi ci si potrà collegare all’elettricità tramite due elementi presenti nelle zone di sosta, attraverso cui l’utente potrà collegarsi con ipod, personal computer, telefonino o altri dispositivi elettronici. L’immagine generale deve dare l’impressione di essere uno spazio evento al quale non si può non partecipare, anche solo per curiosità di ciò che contiene, sia per la possibilità di modificare lo spazio continuamente e singolarmente. La struttura simile a quelle utilizzate per i palchi dei concerti trasmette subito l’idea di uno spazio temporaneo e di spettacolo, che di sera regala atmosfera grazie ai fari direzionali, posizionati sulle travi americane presenti. Lo spazio interno può essere inserito anche in spazi chiusi universitari, una volta smontata la struttura portante, e il contatto all’esterno verrà sostituito da piccole “edicole elettroniche”che, mantenendo gli stessi caratteri dell’allestimento, si posizionerà in diversi punti dell’ateneo ed ovunque sia necessaria la presenza, trasmettendo valori minimalisti e tecnologici. Lo spazio progettato e le piccole edicole multimediali potranno essere utilizzate anche come promozione per le case editrici, come “vetrine interattive” per i prodotti, come prolungamento di librerie come fosse un dehor, oppure diventare eventi sponsorizzati dai comuni, in spazi aperti, come piazze o luoghi di passaggio. La facilità di montaggio e i semplici elementi che compongono il progetto, rendono possibili modifiche e cambiamenti a seconda di ciò che ospita e di ciò che promuove o sponsorizza. L’edicola multimediale e lo spazio da cui nasce deriva dalla voglia di portare la cultura nei luoghi che vivono di essa e ridare all’università il proprio business, che ora è nelle mani di altri.
ARC III - Facolta' del Design
21-ott-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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