Studenti al verde : progetto di un nuovo centro polifunzionale aperto a sistemi di verde urbano per vivere e studiare in via Durando, Bovisa, Milano

Il progetto ha come obiettivo la creazione di un centro polifunzionale capace di integrarsi con la sede del Politecnico di Milano di via Durando e con un quartiere come quello di Bovisa ormai al centro di grandi dinamiche progettuali. L’intervento per residenze universitarie si propone di costruire una nuova visione complessiva secondo una logica urbana di connessioni spaziali e relazionali in un’area dismessa di quasi 20.000 mq. Il centro polifunzionale sarà costituito da 3 zone principali all’interno delle quali sono previste due residenze universitarie, per accogliere il gran numero di studenti del polo, un padiglione espositivo dedicato ad eventi e mostre e un centro sportivo dotato di piscina e parcheggio interrato pubblico, il tutto arricchito da grandi zone verdi con uno stampo progettuale che mira alla sostenibilità ambientale. Gli edifici sono fra loro collegati da un boulevard coperto ed identificano una tipologia a corte, al centro della quale si trova un grande spazio aperto che diviene nucleo centrale delle varie relazioni sociali ed architettoniche. Il progetto ospita elementi di vegetazione, che trasformano la tradizione dei giardini interni alle case in un luogo percorribile di incontro e di relazione con la natura; il boulevard coperto che si evidenzia a livello di masterplan in obliquo permette di collegare la stazione di Bovisa al Politecnico suggerendo due diverse direzioni d’attraversamento. L’idea di permeabilità governa l’intero progetto, dal singolo edificio al complesso della porzione urbana. L’involucro esterno caratterizza gli edifici proponendo una varietà progettuale a seconda dell’orientamento. All’interno troviamo un’alternanza di alloggi privati e spazi pubblici con accesso a terrazze verdi comuni; gli alloggi sono dotati di balconi privati con impianto fotovoltaico integrato, frangisole fissi e mobili al fine di ridurre i consumi energetici e creare ‘spazi di qualità’: l’architettura infatti deve rappresentare l’insieme delle trasformazioni operate sulla superficie terrestre secondo le necessità umane, ma queste devono tener conto anche di quei fattori che possono alterare il patrimonio comune a tutti: l’ambiente.