If you wanted to represent the project’s theme with a few strokes graphic design, and better yet, the area in which it’s installed and the design motivations that characterize it, one could easily conceive of a concept, made of strong historical lines, evocative images, focal points: Porta Genova and its station with the railway area, the track of the blocks and took Beruto drawn from the 1889’s plan, the water system. And now, just from these initial design ideas, through a series of suggestions gained from the analysis of other buildings realized or not, it has come to define the thesis project, presented here. Starting the blocks placed above the railway station, an area in which reigns supreme on the axis of Via Bergognone, it has defined the building installation: a long stick with a new cast urban fifth, who, mindful introversion of industrial prospects so present in the project area, close to the head via Bergognone, drawing a new skyline. In front of it, instead the railway station, it is developing the new dock, and not merely a simple sheet of water, but true urban element that can restore life to Milan waterways, drains over time. On this stretch of water stood, engaging with passages at high altitude and not three individual elements, interconnected yet independent of the large hall of the swimming pools and spas, the terraced plaza and the floating garden. As a last but not least important element, I want to remember that the two runways at high altitude, with their existence, connecting the upper area to the railway station with the one below it, trying to overcome the gap and reinterpret existing even at town, between the two areas. A new set of buildings so that in laboratories, spas, swimming pools, public plaza and garden floating become the mouthpiece for an interpretation of the history of the area of Porta Genova, without losing sight of its potential and future development.

Se si volesse rappresentare con pochi tratti grafici il tema di progetto, e meglio ancora, l’area in cui esso è inserito e le motivazioni progettuali che lo caratterizzano, si potrebbe facilmente concepire un concept, fatto di linee storiche forti, immagini evocative, punti focali: Porta Genova e la sua stazione con il sedime dei binari, il tracciato degli isolati voluti e disegnati dal Piano Beruto del 1889, il sistema delle acque. Ed ecco che, proprio a partire da questi primi spunti progettuali, attraverso una serie di suggestioni maturate dall’analisi di altri edifici realizzati e non, si è arrivati alla definizione del progetto di tesi, qui di seguito presentato. Partendo dall’andamento dell’isolato posto al di sopra dello scalo ferroviario, area in cui regna sovrano l’asse di via Bergognone, si è definito l’impianto dell’edificio: una lunga stecca fusa con una nuova quinta urbana, che, memore dell’introversione dei prospetti industriali così presenti nell’area di progetto, chiude la testata di via Bergognone, disegnando un nuovo profilo urbano. Di fronte ad essa, al posto dello scalo ferroviario, si sviluppo la nuova Darsena, non semplice e mero specchio d’acqua, ma vero elemento urbano in grado di ridare vita ai corsi d’acqua milanesi, tombinati nel corso del tempo. Su questo specchio d’acqua si attestano, agganciandosi con passaggi in quota e non, tre singoli elementi, connessi tra loro ma al contempo indipendenti: la grande aula delle piscine e delle terme, la piazza gradonata e il giardino galleggiante. Come ultimo, ma non meno importante elemento, si vogliono ricordare le due passerelle in quota che, con il loro esistere, collegano l’area superiore allo scalo ferroviario con quella inferiore ad esso, cercando di superare e reinterpretare il distacco esistente, anche a livello storico, tra questo due zone. Un nuovo insieme di edifici quindi, che con laboratori, terme, piscine, piazza pubblica e giardino galleggiante si fanno portavoci di un’interpretazione della storia del quartiere di Porta Genova, senza perdere di vista il suo possibile e futuro sviluppo.

Milano : progetto di terme sulla nuova darsena di Porta Genova

FANTONI, VALENTINA
2010/2011

Abstract

If you wanted to represent the project’s theme with a few strokes graphic design, and better yet, the area in which it’s installed and the design motivations that characterize it, one could easily conceive of a concept, made of strong historical lines, evocative images, focal points: Porta Genova and its station with the railway area, the track of the blocks and took Beruto drawn from the 1889’s plan, the water system. And now, just from these initial design ideas, through a series of suggestions gained from the analysis of other buildings realized or not, it has come to define the thesis project, presented here. Starting the blocks placed above the railway station, an area in which reigns supreme on the axis of Via Bergognone, it has defined the building installation: a long stick with a new cast urban fifth, who, mindful introversion of industrial prospects so present in the project area, close to the head via Bergognone, drawing a new skyline. In front of it, instead the railway station, it is developing the new dock, and not merely a simple sheet of water, but true urban element that can restore life to Milan waterways, drains over time. On this stretch of water stood, engaging with passages at high altitude and not three individual elements, interconnected yet independent of the large hall of the swimming pools and spas, the terraced plaza and the floating garden. As a last but not least important element, I want to remember that the two runways at high altitude, with their existence, connecting the upper area to the railway station with the one below it, trying to overcome the gap and reinterpret existing even at town, between the two areas. A new set of buildings so that in laboratories, spas, swimming pools, public plaza and garden floating become the mouthpiece for an interpretation of the history of the area of Porta Genova, without losing sight of its potential and future development.
PRUSICKI, MARCO STANISLAO
LORENZI, ANGELO
SCHIAVO, ALESSIO
ARC II - Scuola di Architettura Civile
20-dic-2011
2010/2011
Se si volesse rappresentare con pochi tratti grafici il tema di progetto, e meglio ancora, l’area in cui esso è inserito e le motivazioni progettuali che lo caratterizzano, si potrebbe facilmente concepire un concept, fatto di linee storiche forti, immagini evocative, punti focali: Porta Genova e la sua stazione con il sedime dei binari, il tracciato degli isolati voluti e disegnati dal Piano Beruto del 1889, il sistema delle acque. Ed ecco che, proprio a partire da questi primi spunti progettuali, attraverso una serie di suggestioni maturate dall’analisi di altri edifici realizzati e non, si è arrivati alla definizione del progetto di tesi, qui di seguito presentato. Partendo dall’andamento dell’isolato posto al di sopra dello scalo ferroviario, area in cui regna sovrano l’asse di via Bergognone, si è definito l’impianto dell’edificio: una lunga stecca fusa con una nuova quinta urbana, che, memore dell’introversione dei prospetti industriali così presenti nell’area di progetto, chiude la testata di via Bergognone, disegnando un nuovo profilo urbano. Di fronte ad essa, al posto dello scalo ferroviario, si sviluppo la nuova Darsena, non semplice e mero specchio d’acqua, ma vero elemento urbano in grado di ridare vita ai corsi d’acqua milanesi, tombinati nel corso del tempo. Su questo specchio d’acqua si attestano, agganciandosi con passaggi in quota e non, tre singoli elementi, connessi tra loro ma al contempo indipendenti: la grande aula delle piscine e delle terme, la piazza gradonata e il giardino galleggiante. Come ultimo, ma non meno importante elemento, si vogliono ricordare le due passerelle in quota che, con il loro esistere, collegano l’area superiore allo scalo ferroviario con quella inferiore ad esso, cercando di superare e reinterpretare il distacco esistente, anche a livello storico, tra questo due zone. Un nuovo insieme di edifici quindi, che con laboratori, terme, piscine, piazza pubblica e giardino galleggiante si fanno portavoci di un’interpretazione della storia del quartiere di Porta Genova, senza perdere di vista il suo possibile e futuro sviluppo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/36642