Lo studio condotto indaga il ruolo della pianificazione territoriale in risposta al crescente fabbisogno di energia del nostro paese e, in particolare, gli strumenti che la materia può mettere in essere ai vari livelli amministrativi ai fini della gestione, organizzazione e programmazione della materia energetica. L’elaborato di compone di due parti distinte che si sono susseguite a livello temporale dal mese di Dicembre 2010. Infatti il lavoro di tesi è iniziato con un focus centrato sull'energia nucleare volto a evidenziare le ricadute territoriali del programma nucleare italiano attraverso un possibile scenario sulla localizzazione delle centrali di produzione. Si è in sostanza approntato un protocollo metodologico di VAS ex Dlgs 31/2010 Art.9 e lo si è applicato su regione Lombardia, vista la ricca disponibilità di dati territoriali elaborabili in ambiente GIS, giungendo a produrre due carte: l’idoneità all’accoglimento e il grado di opportunità all’insediamento di siti nucleari. Questa fase del lavoro è stata interrotta prima della sua terza parte, la verifica e la selezione delle sacche di idoneità e opportunità emerse dalle prime due carte, in data 13 giugno 2011 quando il referendum popolare per “l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare” ha sancito lo stop di ogni avanzamento in merito. Dopo questo accadimento lo studio è stato ridimensionato senza tuttavia abbandonare la tesi iniziale ed il lavoro svolto fino a quel momento: il ruolo della pianificazione territoriale in risposta al crescente fabbisogno di energia del nostro paese, il quale esige risposte che non possono essere trovate all’oggi, nella macro e nella mesogenerazione ma solamente nella microgenerazione distribuita. È su questo nuovo argomento che la seconda fase della tesi si è concentrata rilevando una arretratezza della disciplina nel campo della generazione distribuita e proponendo quindi una bozza di impianto normativo per la risoluzione di questo conflitto.
Il ruolo della pianificazione territoriale nella costruzione di risposte al fabbisogno energetico. Dal nucleare come strada consolidata all'indeterminatezza delle alternative
BETTINAZZI, OSCAR;DE LORENZIS, PAOLO
2010/2011
Abstract
Lo studio condotto indaga il ruolo della pianificazione territoriale in risposta al crescente fabbisogno di energia del nostro paese e, in particolare, gli strumenti che la materia può mettere in essere ai vari livelli amministrativi ai fini della gestione, organizzazione e programmazione della materia energetica. L’elaborato di compone di due parti distinte che si sono susseguite a livello temporale dal mese di Dicembre 2010. Infatti il lavoro di tesi è iniziato con un focus centrato sull'energia nucleare volto a evidenziare le ricadute territoriali del programma nucleare italiano attraverso un possibile scenario sulla localizzazione delle centrali di produzione. Si è in sostanza approntato un protocollo metodologico di VAS ex Dlgs 31/2010 Art.9 e lo si è applicato su regione Lombardia, vista la ricca disponibilità di dati territoriali elaborabili in ambiente GIS, giungendo a produrre due carte: l’idoneità all’accoglimento e il grado di opportunità all’insediamento di siti nucleari. Questa fase del lavoro è stata interrotta prima della sua terza parte, la verifica e la selezione delle sacche di idoneità e opportunità emerse dalle prime due carte, in data 13 giugno 2011 quando il referendum popolare per “l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare” ha sancito lo stop di ogni avanzamento in merito. Dopo questo accadimento lo studio è stato ridimensionato senza tuttavia abbandonare la tesi iniziale ed il lavoro svolto fino a quel momento: il ruolo della pianificazione territoriale in risposta al crescente fabbisogno di energia del nostro paese, il quale esige risposte che non possono essere trovate all’oggi, nella macro e nella mesogenerazione ma solamente nella microgenerazione distribuita. È su questo nuovo argomento che la seconda fase della tesi si è concentrata rilevando una arretratezza della disciplina nel campo della generazione distribuita e proponendo quindi una bozza di impianto normativo per la risoluzione di questo conflitto.File | Dimensione | Formato | |
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