La tesi prende le mosse dall’evento sismico che ha coinvolto e sconvolto la città dell’Aquila il 6 aprile 2009, e dalla conseguente dispersione urbana che ha caratterizzato e sta caratterizzando le fasi di ricostruzione. Il progetto di tesi parte da un analisi di carattere generale e introduttivo che evidenzia l¬¬e azioni emergenziali approntate dopo il sisma, sia in termini abitativi, sia infrastrutturali che di servizi offerti, mettendo in luce in particolare gli effetti che tali azioni hanno causato alla città, riscontrando come, ad oggi, questa sia interessata da un fenomeno di dispersione urbana, che impone una pianificazione attenta. Tale indagine ha evidenziato come un approccio strutturale applicato al piano urbanistico, soprattutto in territori interessati da dispersione, metropolizzazione o sprawl come appunto il caso in analisi, possa rappresentare lo strumento migliore per la pianificazione e ricostruzione dell’Aquila. L’individuazione di questo strumento ha, quindi, spinto le altre due fasi del lavoro, entrambe finalizzate a costruire una proposta di piano strutturale per L’Aquila. Infatti, dopo avere compiuto un’analisi territoriale e locale su i tre sistemi componenti la città, ossia il sistema infrastrutturale, quello ambientale e quello insediativo, tramite gli elementi emersi da queste indagini, sono state costruite delle strategie generali, da cui hanno poi preso forma delle proposte strutturali. Queste facendo sempre riferimento a tre sistemi, e con temporalità e modalità di volta in volta differenti, vanno a costituire il momento conclusivo del progetto di tesi, restituendo una proposta di impianto strutturale che porta avanti una visione globale della città, che nel suo complesso punta a superare la fase di dispersione urbana che ha coinvolto la città dell’Aquila dopo il sisma, anche cercando di mitigare e superare gli effetti e gli impatti di alcune scelte fatte in fase emergenziale. La tesi quindi vuole offrire una proposta, un possibile approccio da usare in fase di ricostruzione, che deve necessariamente basarsi su un processo di pianificazione, che non solo la ricostruisca ma la (ri)strutturi.

Pianificare per ricostruire. Una proposta di piano strutturale per L'Aquila

GALDI, RAFFAELE
2011/2012

Abstract

La tesi prende le mosse dall’evento sismico che ha coinvolto e sconvolto la città dell’Aquila il 6 aprile 2009, e dalla conseguente dispersione urbana che ha caratterizzato e sta caratterizzando le fasi di ricostruzione. Il progetto di tesi parte da un analisi di carattere generale e introduttivo che evidenzia l¬¬e azioni emergenziali approntate dopo il sisma, sia in termini abitativi, sia infrastrutturali che di servizi offerti, mettendo in luce in particolare gli effetti che tali azioni hanno causato alla città, riscontrando come, ad oggi, questa sia interessata da un fenomeno di dispersione urbana, che impone una pianificazione attenta. Tale indagine ha evidenziato come un approccio strutturale applicato al piano urbanistico, soprattutto in territori interessati da dispersione, metropolizzazione o sprawl come appunto il caso in analisi, possa rappresentare lo strumento migliore per la pianificazione e ricostruzione dell’Aquila. L’individuazione di questo strumento ha, quindi, spinto le altre due fasi del lavoro, entrambe finalizzate a costruire una proposta di piano strutturale per L’Aquila. Infatti, dopo avere compiuto un’analisi territoriale e locale su i tre sistemi componenti la città, ossia il sistema infrastrutturale, quello ambientale e quello insediativo, tramite gli elementi emersi da queste indagini, sono state costruite delle strategie generali, da cui hanno poi preso forma delle proposte strutturali. Queste facendo sempre riferimento a tre sistemi, e con temporalità e modalità di volta in volta differenti, vanno a costituire il momento conclusivo del progetto di tesi, restituendo una proposta di impianto strutturale che porta avanti una visione globale della città, che nel suo complesso punta a superare la fase di dispersione urbana che ha coinvolto la città dell’Aquila dopo il sisma, anche cercando di mitigare e superare gli effetti e gli impatti di alcune scelte fatte in fase emergenziale. La tesi quindi vuole offrire una proposta, un possibile approccio da usare in fase di ricostruzione, che deve necessariamente basarsi su un processo di pianificazione, che non solo la ricostruisca ma la (ri)strutturi.
FIOR, MARIKA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2011
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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