L'obiettivo della tesi è la descrizione di uno scenario contemporaneo, un'indagine che sviscera il concetto di "Lentezza" nelle sue diverse forme e il suo essere variabile dei flussi e del sistema moda. Una consapevolezza complessa, radicata e rivalutata nello scenario contemporaneo, in un mondo, che al contrario, sempre più veloce privilegia le dinamiche di relazione e le logiche di flusso. "La rete è la nuova metafora dello spazio e le autostrade virtuali corrono incuranti dei centri, delle periferie, delle regionalizzazioni, degli stati, congiungendo il lontano e separando il vicino, i territori raccontano la crisi dell'identità nazionale, etica e sociale, dei gruppi e dei singoli soggetti umani e le nuove soggettività dislocate, diasporiche, in transito. Gli iperspazi di rete, che si innervano sul territorio e fanno tutt'uno con esso, dotano i fatti, gli eventi storici, politici culturali di una propria vita ed energia che li proiettano in un iperspazio mediatico, in cui il territorio si dissolve nella sua fisicità e si trasferisce nell'immagine, diventando obliquo." (pag.9 _ Eleonora Fiorani, I panorami del contemporaneo, Lupetti , Editori di comunicazione, 2005, Milano) All'interno di questo flusso continuo e rapido si creano però delle resistenze: il bisogno di rallentare, di trovare il tempo per sé e il tempo delle cose e il loro valore. Il titolo della tesi riprende il nome dell'omonimo saggio del 1976 di George Kubler, " La forma del tempo-La storia dell'arte e la storia delle cose". Colui che è stato capace di creare uno dei più interessanti modelli di ricerca per approfondire gli studi storici sul disegno industriale. Il design viene analizzato al di fuori della sua settorialità e inserito all'interno della visione globale, viene quindi analizzato alla luce della grande esperienza dell'architettura, dell'artigianato e dell'arte. Il progetto, che segue la dissertazione teorica, nasce dalla valorizzazione della variabile temporale all'interno della progettazione. Nell'alta moda la preziosità di un capo viene valutata in base al tempo impiegato, alle ore utilizzate per realizzare l'abito nella sua interezza. Con l'avvento del fast fashion questa dimensione si è persa. Attraverso questo progetto, invece, diventa evidente il possibile apporto della variabile temporale sul capo. Al centro della progettazione c'è un capo archetipico ovvero la camicia, che viene modificato attraverso una tecnica ripresa dall'alta moda ovvero le pieghe piatte. Questa tecnica viene esasperata fino a definire un'intera collezione. L'obiettivo finale della progettazione è quello di definire una delle possibili soluzioni per portare nel prét a portèr una tecnica utilizzata solitamente nell'alta moda. L'applicazione della tecnica va a definire il prezzo finale del capo, quindi a seconda della complessità. L'utilizzo di uno stesso modello di partenza permette di tagliare i costi nel caso di un'industrializzazione. La progettazione di questo sistema si basa su tre elementi che modificati vanno a creare una collezione completa con tre target differenti e le tre fasce corrispondenti.

La forma del tempo. Ore, minuti e secondi nel progetto di moda

BOSCARO, MARA
2010/2011

Abstract

L'obiettivo della tesi è la descrizione di uno scenario contemporaneo, un'indagine che sviscera il concetto di "Lentezza" nelle sue diverse forme e il suo essere variabile dei flussi e del sistema moda. Una consapevolezza complessa, radicata e rivalutata nello scenario contemporaneo, in un mondo, che al contrario, sempre più veloce privilegia le dinamiche di relazione e le logiche di flusso. "La rete è la nuova metafora dello spazio e le autostrade virtuali corrono incuranti dei centri, delle periferie, delle regionalizzazioni, degli stati, congiungendo il lontano e separando il vicino, i territori raccontano la crisi dell'identità nazionale, etica e sociale, dei gruppi e dei singoli soggetti umani e le nuove soggettività dislocate, diasporiche, in transito. Gli iperspazi di rete, che si innervano sul territorio e fanno tutt'uno con esso, dotano i fatti, gli eventi storici, politici culturali di una propria vita ed energia che li proiettano in un iperspazio mediatico, in cui il territorio si dissolve nella sua fisicità e si trasferisce nell'immagine, diventando obliquo." (pag.9 _ Eleonora Fiorani, I panorami del contemporaneo, Lupetti , Editori di comunicazione, 2005, Milano) All'interno di questo flusso continuo e rapido si creano però delle resistenze: il bisogno di rallentare, di trovare il tempo per sé e il tempo delle cose e il loro valore. Il titolo della tesi riprende il nome dell'omonimo saggio del 1976 di George Kubler, " La forma del tempo-La storia dell'arte e la storia delle cose". Colui che è stato capace di creare uno dei più interessanti modelli di ricerca per approfondire gli studi storici sul disegno industriale. Il design viene analizzato al di fuori della sua settorialità e inserito all'interno della visione globale, viene quindi analizzato alla luce della grande esperienza dell'architettura, dell'artigianato e dell'arte. Il progetto, che segue la dissertazione teorica, nasce dalla valorizzazione della variabile temporale all'interno della progettazione. Nell'alta moda la preziosità di un capo viene valutata in base al tempo impiegato, alle ore utilizzate per realizzare l'abito nella sua interezza. Con l'avvento del fast fashion questa dimensione si è persa. Attraverso questo progetto, invece, diventa evidente il possibile apporto della variabile temporale sul capo. Al centro della progettazione c'è un capo archetipico ovvero la camicia, che viene modificato attraverso una tecnica ripresa dall'alta moda ovvero le pieghe piatte. Questa tecnica viene esasperata fino a definire un'intera collezione. L'obiettivo finale della progettazione è quello di definire una delle possibili soluzioni per portare nel prét a portèr una tecnica utilizzata solitamente nell'alta moda. L'applicazione della tecnica va a definire il prezzo finale del capo, quindi a seconda della complessità. L'utilizzo di uno stesso modello di partenza permette di tagliare i costi nel caso di un'industrializzazione. La progettazione di questo sistema si basa su tre elementi che modificati vanno a creare una collezione completa con tre target differenti e le tre fasce corrispondenti.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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