“La consapevolezza, non ancora sufficientemente diffusa, del danno che quotidianamente arrechiamo al nostro ecosistema dovrebbe indurci alla ricerca di un sistema di sviluppo socio-economico che rispetti gli ecosistemi esistenti, riducendo quanto più possibile i consumi energetici. Un’economia ed un sistema produttivo che operino nel rispetto della natura, tutelandone i processi, e nutrendosi di fonti rinnovabili (Virginia Gangemi , 2005)”. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è quello di esaminare uno scenario esistente e valutare con un metodo le potenziali possibilità che esso riserva al suo interno. In particolar modo la nostra attenzione si è concentrata sul Bacino Marmifero di Apricena (Fg) e sulle potenzialità inesplorate percorribili per conversione di questo grande distretto industriale in un distretto ambientalmente all’avanguardia, cercando di minimizzare i processi irreversibili di degrado ambientale ad esso connessi. Le difficoltà riscontrate nell’elaborazione di scenari percorribili sono state l’assenza di bibliografia e studi che trattino i distretti marmiferi e la loro gestione nella lunga durata, quindi il nostro lavoro si basa su fonti sperimentali che non pretendono di essere recepite tout court, ma vogliono essere spunto di riflessione per compiere dei lavori di studi approfonditi su questo settore molto diffuso in Italia e la cui consistenza è molto significativa anche a livello europeo. Pertanto il lavoro di analisi si è diviso in due fasi: una analitica e una sperimentale applicativa. Nella prima fase sono stati innanzitutto descritti i problemi dei distretti marmiferi, sia a livello ambientale che a livello locale in termini di esternalità; infine sono stati raccolti dati teorici sui metodi di esame e sulle sperimentazioni nazionali ed estere. La seconda fase si è concentrata integralmente sulla raccolta di dati del Bacino Marmifero di Apricena, sul suo rapporto con il territorio, l’inserimento nel contesto legislativo regionale e sovra regionale, al fine di inquadrare perfettamente il caso. Maturate queste conoscenze sono stati valutati i metodi di analisi noti e si è scelto di utilizzare un metodo ibrido che trae nozioni sia dalla contabilità ambientale che dall’LCA. Strutturata il metodo si è proceduto all’esame del Bacino enunciando le problematiche e i possibili scenari percorribili per la valorizzazione e la trasformazione in un distretto ambientalmente sostenibile.

PIETRA,CICLI PRODUTTIVI E AMBIENTE. Proposta di una metodologia per la valutazione di scenari strategici per la valorizzazione della filiera estrattiva marmifera nel bacino di Apricena.

MIGLIORE, MARCO;SANGIACOMI, ELISA
2008/2009

Abstract

“La consapevolezza, non ancora sufficientemente diffusa, del danno che quotidianamente arrechiamo al nostro ecosistema dovrebbe indurci alla ricerca di un sistema di sviluppo socio-economico che rispetti gli ecosistemi esistenti, riducendo quanto più possibile i consumi energetici. Un’economia ed un sistema produttivo che operino nel rispetto della natura, tutelandone i processi, e nutrendosi di fonti rinnovabili (Virginia Gangemi , 2005)”. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è quello di esaminare uno scenario esistente e valutare con un metodo le potenziali possibilità che esso riserva al suo interno. In particolar modo la nostra attenzione si è concentrata sul Bacino Marmifero di Apricena (Fg) e sulle potenzialità inesplorate percorribili per conversione di questo grande distretto industriale in un distretto ambientalmente all’avanguardia, cercando di minimizzare i processi irreversibili di degrado ambientale ad esso connessi. Le difficoltà riscontrate nell’elaborazione di scenari percorribili sono state l’assenza di bibliografia e studi che trattino i distretti marmiferi e la loro gestione nella lunga durata, quindi il nostro lavoro si basa su fonti sperimentali che non pretendono di essere recepite tout court, ma vogliono essere spunto di riflessione per compiere dei lavori di studi approfonditi su questo settore molto diffuso in Italia e la cui consistenza è molto significativa anche a livello europeo. Pertanto il lavoro di analisi si è diviso in due fasi: una analitica e una sperimentale applicativa. Nella prima fase sono stati innanzitutto descritti i problemi dei distretti marmiferi, sia a livello ambientale che a livello locale in termini di esternalità; infine sono stati raccolti dati teorici sui metodi di esame e sulle sperimentazioni nazionali ed estere. La seconda fase si è concentrata integralmente sulla raccolta di dati del Bacino Marmifero di Apricena, sul suo rapporto con il territorio, l’inserimento nel contesto legislativo regionale e sovra regionale, al fine di inquadrare perfettamente il caso. Maturate queste conoscenze sono stati valutati i metodi di analisi noti e si è scelto di utilizzare un metodo ibrido che trae nozioni sia dalla contabilità ambientale che dall’LCA. Strutturata il metodo si è proceduto all’esame del Bacino enunciando le problematiche e i possibili scenari percorribili per la valorizzazione e la trasformazione in un distretto ambientalmente sostenibile.
LAVAGNA, MONICA
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
4-mag-2010
2008/2009
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/381