Il lavoro presentato è stato realizzato per la parte di analisi storica e studi progettuali iniziali ad Aberdeen nel corso dell'anno passato, il progetto è stato completato in Italia e supervisionato dal professor Andrea Cammarata. Nella progettazione dello studentanto in questione ho dovuto immergermi nei pensieri e nelle abitudini Scozzesi. Fin dal principio ci son state difficoltà legate ai modi di pensare, di agire ma sopratutto in quello di progettare. L'architettura è bella perchè è varia e ogni nazione offre conoscenze e metodi diversi e quindi interessanti. La tipologia dello studentato mi ha affascinato fin da subito, la possibilità di entrare ed analizzare gli studentati esistenti è stata un'occasione unica che mi ha indirizzato verso le scelte da prendere. Oltre agli studentati di Aberdeen ho avuto la possibilità di visitare il TieTgenkollegiet di Copenhaghen, una struttura fantastica dal punto di vista architettonico ed umano. Ho parlato con compagni di corso stranieri ed italiani che hanno avuto un'esperienza di condivisione di questo genere e gli ho chiesto cosa si sarebbe potuto migliorare e cosa si sarebbe dovuto mantenere. Prendendo in considerazione diverse opinioni, comunque mantenendo una direzione dettata dal mio stile ideale di condivisione, ho cercato di trasferire al progetto la volontà di dialogo fra gli studenti e fra loro e i cittadini. Lo studentato ha una apparenza solida esternamente che ricalca lo stile predominante di Union Street mentre l'interno ha un carattere più caldo ed è il punto di contatto visivo e fisico fra gli studenti. Ho cercato di creare un ambiente riparato, come fosse una piazzola di sosta in autostrada, un luogo dove la vita frenetica di Union Street non riesca ad entrare offrendo a chiunque ne abbia voglia un momento di riposo e di condivisione. E' il mio primo progetto “in solitaria” ed è stato quello che mi ha fatto prendere coscienza della vastità delle problematiche architettoniche e di come affrontarle e integrarle, è stato il progetto che mi ha fatto crescere maggiormente nelle relazioni professionali.
Aberdeen : residenze per studenti
DE SANCTIS, LUDOVICO
2010/2011
Abstract
Il lavoro presentato è stato realizzato per la parte di analisi storica e studi progettuali iniziali ad Aberdeen nel corso dell'anno passato, il progetto è stato completato in Italia e supervisionato dal professor Andrea Cammarata. Nella progettazione dello studentanto in questione ho dovuto immergermi nei pensieri e nelle abitudini Scozzesi. Fin dal principio ci son state difficoltà legate ai modi di pensare, di agire ma sopratutto in quello di progettare. L'architettura è bella perchè è varia e ogni nazione offre conoscenze e metodi diversi e quindi interessanti. La tipologia dello studentato mi ha affascinato fin da subito, la possibilità di entrare ed analizzare gli studentati esistenti è stata un'occasione unica che mi ha indirizzato verso le scelte da prendere. Oltre agli studentati di Aberdeen ho avuto la possibilità di visitare il TieTgenkollegiet di Copenhaghen, una struttura fantastica dal punto di vista architettonico ed umano. Ho parlato con compagni di corso stranieri ed italiani che hanno avuto un'esperienza di condivisione di questo genere e gli ho chiesto cosa si sarebbe potuto migliorare e cosa si sarebbe dovuto mantenere. Prendendo in considerazione diverse opinioni, comunque mantenendo una direzione dettata dal mio stile ideale di condivisione, ho cercato di trasferire al progetto la volontà di dialogo fra gli studenti e fra loro e i cittadini. Lo studentato ha una apparenza solida esternamente che ricalca lo stile predominante di Union Street mentre l'interno ha un carattere più caldo ed è il punto di contatto visivo e fisico fra gli studenti. Ho cercato di creare un ambiente riparato, come fosse una piazzola di sosta in autostrada, un luogo dove la vita frenetica di Union Street non riesca ad entrare offrendo a chiunque ne abbia voglia un momento di riposo e di condivisione. E' il mio primo progetto “in solitaria” ed è stato quello che mi ha fatto prendere coscienza della vastità delle problematiche architettoniche e di come affrontarle e integrarle, è stato il progetto che mi ha fatto crescere maggiormente nelle relazioni professionali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/38621