Negli ultimi anni il mondo della sanità ha subito una continua evoluzione, dettata soprattutto dalla crisi economica, che ne ha evidenziato i principali problemi. Al panorama sanitario italiano è stato quindi richiesta una maggiore e più stretta attenzione verso i costi, come dimostrano i piani di rientro in cui sono coinvolte numerose regioni italiane. Per far fronte a questa situazione è stato attuato un taglio sui quei costi sanitari che hanno portato negli anni ad avere un deficit consistente in quasi tutte le regioni italiane, e successivamente questa esigenza di minimizzare gli sprechi si è trasformata in una ricerca all’efficienza. Si fa quindi avanti una prospettiva: l’ospedale viene gestito come una vera e propria azienda, dove il servizio fornito rimane sempre e comunque l’assistenza alla persona, ma presenta i tratti dell’azienda nella struttura, nei processi e nell’attenzione ai costi. Di conseguenza questo passaggio porta con sé una serie di processi e di procedure tipicamente aziendali come la gestione delle attività. Da questo punto parte la ricerca dell’efficienza, l’attenzione agli sprechi di risorse e di conseguenza il rientro della spesa. E’ questo quindi il vero obiettivo della nostra analisi, investigare dove le aziende ospedaliere possono cercare l’efficienza e diminuire la pressione dei costi che c’è in questo momento. L’obiettivo di questa analisi è stato quello di capire le particolari dinamiche del settore sanitario, carpendo i principali tratti della direzione che le strutture pubbliche e private stanno intraprendendo, o in cosa si differenziano le strutture nelle diverse zone del paese e al variare della loro dimensione. A tale riguardo,attraverso la somministrazione di un questionario telefonico, sono state intervistate diverse strutture sanitarie italiane sia pubbliche che private, in modo particolare quelle che offrono prestazioni di medicina generale e degenza, escluse le case di riposo, di riabilitazione e di lungo degenza. Tale questionario toccava diversi punti di interesse sanitario: individuazione di priorità e di fattori critici, segnalazione di aree aziendali in cui si riscontrano opportunità di miglioramento e difficoltà, e di aree in cui invece si sta investendo, e infine individuazione del grado di conoscenza e di penetrazione dell’approccio Lean Thinking. I risultati del lavoro evidenziano una situazione in continua evoluzione. Le priorità strategiche presentano infattidifferenze rispetto agli anni passati: i Costi rappresentano in questo momento per tutte le tipologie di strutture la principale priorità strategica, fino al triennio scorso invece era il tempo come puntualità il fattore su cui le strutture puntavano per offrire servizi differenziali e fortemente qualitativi al cittadino. Le criticità emerse sembrano poi rispecchiare le priorità, infatti il fattore ritenuto maggiormente critico, come prima anticipato, sono i costi, seguiti in stretta connessione dalle varie forme di flessibilità. Le aree in cui si sta puntando sono quelle che mirano allo snellimento dei costi, quali la gestione del personale e dei processi amministrativi e la programmazione delle attività nelle sale operatorie, usando leve di miglioramento quali sistemi ICT, gestione delle procedure amministrative e investimenti in tecnologie. Modesto è invece il grado di conoscenza e ancor più quello di implementazione del Lean Thinking. Scendendo più nel dettaglio dell’analisi, notiamo una situazione in cui il settore pubblico e privato presentano tratti prevalentemente uguali, sia in termini di priorità che di criticità: i costi infatti continuano a rappresentare il fattore maggiormente segnalato, così come le azioni di miglioramento all’interno di aree quali la programmazione delle attività in sala operatoria o la gestione del personale. Al variare delle regioni del Paese invece si riscontrano visuali differenti piuttosto differenti, legate in modo particolare al livello di priorità e criticità che si attribuisce al fattore costi: non dobbiamo dimenticare infatti il coinvolgimento di tutte le regioni del Sud e di parte di quelle del Centro della penisola in piani di rientro, di conseguenza per queste strutture l’attenzione che si dà al fattore costi risulta essere nettamente maggiore rispetto a quella che si riscontra al settentrione. Di conseguenza, quello che emerge è un quadro fortemente omogeneo, all’interno del quale le diverse tipologie di strutture, sia pubbliche che private, sia del nord che del centro che del sud, sia piccole che medie che grandi, stanno cercando di intraprendere azioni con il fine ultimo e comune di perseguire il più alto livello possibile di efficienza per contenere costi e soprattutto sprechi, all’interno di un contesto economico, finanziario e sociale fortemente precario.

Operational excellence in sanità : una survey sulla sanità pubblica e privata in Italia

BOMPAROLA, RAFFAELE;CHIAPPERINO, SIMONA
2010/2011

Abstract

Negli ultimi anni il mondo della sanità ha subito una continua evoluzione, dettata soprattutto dalla crisi economica, che ne ha evidenziato i principali problemi. Al panorama sanitario italiano è stato quindi richiesta una maggiore e più stretta attenzione verso i costi, come dimostrano i piani di rientro in cui sono coinvolte numerose regioni italiane. Per far fronte a questa situazione è stato attuato un taglio sui quei costi sanitari che hanno portato negli anni ad avere un deficit consistente in quasi tutte le regioni italiane, e successivamente questa esigenza di minimizzare gli sprechi si è trasformata in una ricerca all’efficienza. Si fa quindi avanti una prospettiva: l’ospedale viene gestito come una vera e propria azienda, dove il servizio fornito rimane sempre e comunque l’assistenza alla persona, ma presenta i tratti dell’azienda nella struttura, nei processi e nell’attenzione ai costi. Di conseguenza questo passaggio porta con sé una serie di processi e di procedure tipicamente aziendali come la gestione delle attività. Da questo punto parte la ricerca dell’efficienza, l’attenzione agli sprechi di risorse e di conseguenza il rientro della spesa. E’ questo quindi il vero obiettivo della nostra analisi, investigare dove le aziende ospedaliere possono cercare l’efficienza e diminuire la pressione dei costi che c’è in questo momento. L’obiettivo di questa analisi è stato quello di capire le particolari dinamiche del settore sanitario, carpendo i principali tratti della direzione che le strutture pubbliche e private stanno intraprendendo, o in cosa si differenziano le strutture nelle diverse zone del paese e al variare della loro dimensione. A tale riguardo,attraverso la somministrazione di un questionario telefonico, sono state intervistate diverse strutture sanitarie italiane sia pubbliche che private, in modo particolare quelle che offrono prestazioni di medicina generale e degenza, escluse le case di riposo, di riabilitazione e di lungo degenza. Tale questionario toccava diversi punti di interesse sanitario: individuazione di priorità e di fattori critici, segnalazione di aree aziendali in cui si riscontrano opportunità di miglioramento e difficoltà, e di aree in cui invece si sta investendo, e infine individuazione del grado di conoscenza e di penetrazione dell’approccio Lean Thinking. I risultati del lavoro evidenziano una situazione in continua evoluzione. Le priorità strategiche presentano infattidifferenze rispetto agli anni passati: i Costi rappresentano in questo momento per tutte le tipologie di strutture la principale priorità strategica, fino al triennio scorso invece era il tempo come puntualità il fattore su cui le strutture puntavano per offrire servizi differenziali e fortemente qualitativi al cittadino. Le criticità emerse sembrano poi rispecchiare le priorità, infatti il fattore ritenuto maggiormente critico, come prima anticipato, sono i costi, seguiti in stretta connessione dalle varie forme di flessibilità. Le aree in cui si sta puntando sono quelle che mirano allo snellimento dei costi, quali la gestione del personale e dei processi amministrativi e la programmazione delle attività nelle sale operatorie, usando leve di miglioramento quali sistemi ICT, gestione delle procedure amministrative e investimenti in tecnologie. Modesto è invece il grado di conoscenza e ancor più quello di implementazione del Lean Thinking. Scendendo più nel dettaglio dell’analisi, notiamo una situazione in cui il settore pubblico e privato presentano tratti prevalentemente uguali, sia in termini di priorità che di criticità: i costi infatti continuano a rappresentare il fattore maggiormente segnalato, così come le azioni di miglioramento all’interno di aree quali la programmazione delle attività in sala operatoria o la gestione del personale. Al variare delle regioni del Paese invece si riscontrano visuali differenti piuttosto differenti, legate in modo particolare al livello di priorità e criticità che si attribuisce al fattore costi: non dobbiamo dimenticare infatti il coinvolgimento di tutte le regioni del Sud e di parte di quelle del Centro della penisola in piani di rientro, di conseguenza per queste strutture l’attenzione che si dà al fattore costi risulta essere nettamente maggiore rispetto a quella che si riscontra al settentrione. Di conseguenza, quello che emerge è un quadro fortemente omogeneo, all’interno del quale le diverse tipologie di strutture, sia pubbliche che private, sia del nord che del centro che del sud, sia piccole che medie che grandi, stanno cercando di intraprendere azioni con il fine ultimo e comune di perseguire il più alto livello possibile di efficienza per contenere costi e soprattutto sprechi, all’interno di un contesto economico, finanziario e sociale fortemente precario.
TANTARDINI, MARCO
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/38641