Recovery rooms, featuring both medical and nursery staff and facilities for monitoring patients during the post-anesthesia period, are the peculiar requirement for the operative units to be accredited by the Italian law. Their aim is to assist the patient while he recovers consciousness by evaluating the stability of its vital parameters, before allowing him to be moved to the post-operative care unit. Therefore the recovery room represents a safe place where the treatment of eventual post-operative complications can be accomplished efficiently and rapidly. The latter are guaranteed by the following: the presence of specialists of post-anesthesia cares, the availability of facilities for cardio-respiratory monitoring and assistance as well as the proximity of operative units. Indeed the recovery room must be located within the operative unit in order to minimize patients' displacements - during which the possibility to operate are limited and the monitoring of biological signals, except when using portable monitors, blacks out - and allowing a fast return into the operative room in the most severe events. The design of the new operative unit of the IRCCS Foundation National Cancer Institute of Milan was inspired by the logistics defined in the guidelines and the location of the recovery room was coherently assigned to be in front of the new five operative rooms. Both constructions belong to a single project, which was realized in two phases in order to fulfill the requirements of the Foundation concerning the surgical activities: in the first phase the operative rooms were built, during the second the recovery room was built. The responsibility of the whole process was assigned to the Director of the Complex Unit of Clinical Engineering, who guided the interactions between all the Parts involved in the project, guaranteed the implementation of the contract according to the expected economic agreements and time schedule, assured keeping the safety conditions for the building enterprises, the medical staff and the patients of the Foundation and monitoring the different building phases in order to minimize the impact of the works in progress on the hospital activity. The delay by which the recovery room was built made its construction difficult because it was done within a totally accomplished and working operative unit. This scenario made special supervision on the building works necessary. The author was assigned this due by the Responsible for the process and supervised the whole construction of the project: from the assignment of the building areas to the building enterprises, to the testing and admission of the electro-medical equipment. This made it possible to analyze the transversal role of Clinical Engineering, by the activities he carried out, both as the original profile of building works supervisor and as a more classic role of manager of hospital's medical devices and of the electric safety. While making this project, it was possible to collect a few information about the Foundation. Namely, in the first chapter, it is worth to note how the history of the National Cancer Institute evolved through architectonic, technologic and even juridical transformations, until the achievement of the contemporary setting as IRCCS Foundation, featuring recognized levels of excellence within the Italian medical scenario. In order to keep this status the Administration of the Foundation decided to build five new operative rooms and a new recovery room. The same chapter concerns an introduction about the new recovery room, where the roles and functions of the main Parts involved and the position of the complex Unit of Clinical Engineering with respect to the entities, both belonging and not belonging to the Foundation, involved in the project are explained. Whereas the second chapter concerns about the building works for the recovery room, from the assignment of the room within the ATI's operative unit, to the accomplishment of the works by the latter, together with the description of the facilities and of the different phases which required necessary actions aiming at allowing the building works while keeping appropriate safety and hygienic requirements as well as the high quality of the simultaneous surgical activity. The third chapter describes the risks related to the utilization of electro-medical equipment (EAM), due to the effect of electrocution and furthermore it illustrates the guidelines for the classification of AEM according to the CEI 62-5, which dictates specific electric safety tests. The manuscript couldn't have been completed anything else but electric testing - which gave positive results - of all the AEM installed in the recovery room. These have undergone specific electric safety tests before being used. Namely, the guidelines of the CEI were followed in order to prove, according to the observed measurements, the conformity to the electric safety of the electric contacts.

Il requisito peculiare per l'accreditamento dei blocchi operatori, previsto dall'ordinamento giuridico italiano, è la presenza di apposite aree, presidiate da personale medico ed infermieristico e dotate di attrezzature per il monitoraggio dei pazienti nella fase post-anestesiologica, denominate sale risveglio. La finalità di queste strutture è quella di assistere il paziente durante il recupero dello stato di coscienza, valutando altresì la stabilità dei parametri vitali, prima che ne venga disposto il trasferimento nel reparto di ricovero. La sala risveglio rappresenta, pertanto, un'area di stazionamento sicura in cui il trattamento delle complicanze postoperatorie può essere erogato in maniera efficace e tempestiva. Queste modalità d'intervento sono garantite: dalla presenza di personale specializzato nel decorso post-anestesiologico, dalla disponibilità di strumentazione per il monitoraggio e l'assistenza cardiorespiratoria nonché dalla prossimità delle sale operatorie. La sala risveglio, infatti, deve essere ubicata all'interno del blocco operatorio, in modo da minimizzare gli spostamenti dei pazienti - durante i quali le possibilità di intervento sono ridotte ed il monitoraggio dei segnali biologici, salvo i casi in cui vengano usati monitor di trasporto, subisce un blackout - e da consentire un rapido rientro in sala nei casi più gravi.La progettazione del nuovo blocco operatorio della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano si è ispirata alla logistica definita nelle linee guida e la collocazione della nuova sala risveglio è stata coerentemente prevista di fronte alle cinque nuove sale operatorie. Entrambe le realizzazioni fanno parte di un unico appalto, la cui esecuzione - per soddisfare le esigenze della Fondazione in merito al carico dell'attività chirurgica - è stata scorporata in due fasi: nella prima sono state realizzate le sale operatorie, nella seconda la sala risveglio. La responsabilità dell'intero procedimento è stata conferita al Direttore della Struttura Complessa di Ingegneria Clinica che ha concertato le interazioni tra tutti i Soggetti coinvolti nell'appalto, garantendo l'esecuzione del contratto nelle modalità previste in merito agli aspetti economici e cronologici, assicurando il mantenimento della condizioni di sicurezza per le imprese esecutrici, il personale sanitario ed i pazienti della Fondazione nonché monitorando le varie fasi di lavoro in modo da ridurre al minimo l'impatto dell'attività di cantiere su quella ospedaliera. La posticipazione della realizzazione della sala risveglio ha assunto particolare complessità in quanto i lavori edili ed impiantistici di quest'ultima sono stati eseguiti all'interno di un blocco operatorio già rifinito e funzionante a pieno regime. Questo scenario ha richiesto una maggiore vigilanza sulle attività del cantiere. L'autore, avendo ricevuto tale incarico da parte del Responsabile del Procedimento, ha seguito l'intera realizzazione dell'opera: dalla consegna delle aree di cantiere alle imprese esecutrici, sino alle fasi di collaudo ed accettazione delle apparecchiature elettromedicali. Quindi, è stato possibile analizzare, attraverso le attività svolte, il ruolo trasversale dell'Ingegneria Clinica, ora sotto il profilo inedito della responsabilità dei lavori, ora nella veste più classica di gestore del parco macchine e della sicurezza elettrica delle apparecchiature elettromedicali. Nella stesura di questo lavoro, si ha avuto modo anche di raccogliere brevissimi cenni sulla Fondazione. In particolare, è opportuno rammentare già dal primo capitolo, come la storia dell'Istituto Nazionale Tumori si evolva attraverso trasformazioni architettoniche, tecnologiche e persino giuridiche, fino all'odierno assetto di Fondazione IRCCS con ricosciuti livelli di eccellenza nello scenario sanitario italiano. Nell'ottica di mantenere tale rilevanza, l'Amministrazione della Fondazione ha deliberato di realizzare cinque nuove sale operatorie ed una nuova sala risveglio. Lo stesso capitolo tratta un preambolo sulla nuova sala risveglio, non mancando di analizzare i ruoli e le funzioni delle primarie figure di cantiere nonché la posizione occupata dalla Struttura Complessa di Ingegneria Clinica nei confronti dei Soggetti, interni ed esterni alla Fondazione, coinvolti nell'appalto. Il capitolo successivo, invece, argomenta l'iter della realizzazione della sala risveglio, dal conferimento dell'area rustica interna del blocco operatorio all'ATI, sino alla consegna dei lavori ultimati da parte di quest'ultima, passando attraverso la descrizione degli impianti e delle varie fasi che hanno richiesto indispensabili interventi atti a consentire l'esecuzione dei lavori, mantenendo l'adeguata sicurezza, i requisiti igienici necessari e l'elevata qualità dell'attività chirurgica, nel frattempo svolta. Il terzo capitolo descrive i rischi derivanti dagli effetti della corrente sull'organismo, insiti nell'utilizzo delle apparecchiature elettromedicali (AEM) ed illustra, inoltre, i criteri di classificazione delle AEM ai sensi della Norma CEI 62-5, che prescrive specifiche verifiche di sicurezza elettrica. Il lavoro non poteva che concludersi con il collaudo elettrico - che ha dato riscontro positivo - di tutte le AEM installate nella sala risveglio. Queste ultime sono state sottoposte, preventivamente al loro utilizzo, a specifiche verifiche di sicurezza elettrica. Nella fattispecie, ci si è attenuti alle prescrizioni delle Norme CEI per ottenere, sulla scorta delle misurazioni effettuate, la presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza relativamente ai contatti elettrici.

Il cantiere in ospedale ed il ruolo dell'ingegneria clinica

MIGLIORISI, MARCO
2010/2011

Abstract

Recovery rooms, featuring both medical and nursery staff and facilities for monitoring patients during the post-anesthesia period, are the peculiar requirement for the operative units to be accredited by the Italian law. Their aim is to assist the patient while he recovers consciousness by evaluating the stability of its vital parameters, before allowing him to be moved to the post-operative care unit. Therefore the recovery room represents a safe place where the treatment of eventual post-operative complications can be accomplished efficiently and rapidly. The latter are guaranteed by the following: the presence of specialists of post-anesthesia cares, the availability of facilities for cardio-respiratory monitoring and assistance as well as the proximity of operative units. Indeed the recovery room must be located within the operative unit in order to minimize patients' displacements - during which the possibility to operate are limited and the monitoring of biological signals, except when using portable monitors, blacks out - and allowing a fast return into the operative room in the most severe events. The design of the new operative unit of the IRCCS Foundation National Cancer Institute of Milan was inspired by the logistics defined in the guidelines and the location of the recovery room was coherently assigned to be in front of the new five operative rooms. Both constructions belong to a single project, which was realized in two phases in order to fulfill the requirements of the Foundation concerning the surgical activities: in the first phase the operative rooms were built, during the second the recovery room was built. The responsibility of the whole process was assigned to the Director of the Complex Unit of Clinical Engineering, who guided the interactions between all the Parts involved in the project, guaranteed the implementation of the contract according to the expected economic agreements and time schedule, assured keeping the safety conditions for the building enterprises, the medical staff and the patients of the Foundation and monitoring the different building phases in order to minimize the impact of the works in progress on the hospital activity. The delay by which the recovery room was built made its construction difficult because it was done within a totally accomplished and working operative unit. This scenario made special supervision on the building works necessary. The author was assigned this due by the Responsible for the process and supervised the whole construction of the project: from the assignment of the building areas to the building enterprises, to the testing and admission of the electro-medical equipment. This made it possible to analyze the transversal role of Clinical Engineering, by the activities he carried out, both as the original profile of building works supervisor and as a more classic role of manager of hospital's medical devices and of the electric safety. While making this project, it was possible to collect a few information about the Foundation. Namely, in the first chapter, it is worth to note how the history of the National Cancer Institute evolved through architectonic, technologic and even juridical transformations, until the achievement of the contemporary setting as IRCCS Foundation, featuring recognized levels of excellence within the Italian medical scenario. In order to keep this status the Administration of the Foundation decided to build five new operative rooms and a new recovery room. The same chapter concerns an introduction about the new recovery room, where the roles and functions of the main Parts involved and the position of the complex Unit of Clinical Engineering with respect to the entities, both belonging and not belonging to the Foundation, involved in the project are explained. Whereas the second chapter concerns about the building works for the recovery room, from the assignment of the room within the ATI's operative unit, to the accomplishment of the works by the latter, together with the description of the facilities and of the different phases which required necessary actions aiming at allowing the building works while keeping appropriate safety and hygienic requirements as well as the high quality of the simultaneous surgical activity. The third chapter describes the risks related to the utilization of electro-medical equipment (EAM), due to the effect of electrocution and furthermore it illustrates the guidelines for the classification of AEM according to the CEI 62-5, which dictates specific electric safety tests. The manuscript couldn't have been completed anything else but electric testing - which gave positive results - of all the AEM installed in the recovery room. These have undergone specific electric safety tests before being used. Namely, the guidelines of the CEI were followed in order to prove, according to the observed measurements, the conformity to the electric safety of the electric contacts.
PAVESI, ROBERTA
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
20-dic-2011
2010/2011
Il requisito peculiare per l'accreditamento dei blocchi operatori, previsto dall'ordinamento giuridico italiano, è la presenza di apposite aree, presidiate da personale medico ed infermieristico e dotate di attrezzature per il monitoraggio dei pazienti nella fase post-anestesiologica, denominate sale risveglio. La finalità di queste strutture è quella di assistere il paziente durante il recupero dello stato di coscienza, valutando altresì la stabilità dei parametri vitali, prima che ne venga disposto il trasferimento nel reparto di ricovero. La sala risveglio rappresenta, pertanto, un'area di stazionamento sicura in cui il trattamento delle complicanze postoperatorie può essere erogato in maniera efficace e tempestiva. Queste modalità d'intervento sono garantite: dalla presenza di personale specializzato nel decorso post-anestesiologico, dalla disponibilità di strumentazione per il monitoraggio e l'assistenza cardiorespiratoria nonché dalla prossimità delle sale operatorie. La sala risveglio, infatti, deve essere ubicata all'interno del blocco operatorio, in modo da minimizzare gli spostamenti dei pazienti - durante i quali le possibilità di intervento sono ridotte ed il monitoraggio dei segnali biologici, salvo i casi in cui vengano usati monitor di trasporto, subisce un blackout - e da consentire un rapido rientro in sala nei casi più gravi.La progettazione del nuovo blocco operatorio della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano si è ispirata alla logistica definita nelle linee guida e la collocazione della nuova sala risveglio è stata coerentemente prevista di fronte alle cinque nuove sale operatorie. Entrambe le realizzazioni fanno parte di un unico appalto, la cui esecuzione - per soddisfare le esigenze della Fondazione in merito al carico dell'attività chirurgica - è stata scorporata in due fasi: nella prima sono state realizzate le sale operatorie, nella seconda la sala risveglio. La responsabilità dell'intero procedimento è stata conferita al Direttore della Struttura Complessa di Ingegneria Clinica che ha concertato le interazioni tra tutti i Soggetti coinvolti nell'appalto, garantendo l'esecuzione del contratto nelle modalità previste in merito agli aspetti economici e cronologici, assicurando il mantenimento della condizioni di sicurezza per le imprese esecutrici, il personale sanitario ed i pazienti della Fondazione nonché monitorando le varie fasi di lavoro in modo da ridurre al minimo l'impatto dell'attività di cantiere su quella ospedaliera. La posticipazione della realizzazione della sala risveglio ha assunto particolare complessità in quanto i lavori edili ed impiantistici di quest'ultima sono stati eseguiti all'interno di un blocco operatorio già rifinito e funzionante a pieno regime. Questo scenario ha richiesto una maggiore vigilanza sulle attività del cantiere. L'autore, avendo ricevuto tale incarico da parte del Responsabile del Procedimento, ha seguito l'intera realizzazione dell'opera: dalla consegna delle aree di cantiere alle imprese esecutrici, sino alle fasi di collaudo ed accettazione delle apparecchiature elettromedicali. Quindi, è stato possibile analizzare, attraverso le attività svolte, il ruolo trasversale dell'Ingegneria Clinica, ora sotto il profilo inedito della responsabilità dei lavori, ora nella veste più classica di gestore del parco macchine e della sicurezza elettrica delle apparecchiature elettromedicali. Nella stesura di questo lavoro, si ha avuto modo anche di raccogliere brevissimi cenni sulla Fondazione. In particolare, è opportuno rammentare già dal primo capitolo, come la storia dell'Istituto Nazionale Tumori si evolva attraverso trasformazioni architettoniche, tecnologiche e persino giuridiche, fino all'odierno assetto di Fondazione IRCCS con ricosciuti livelli di eccellenza nello scenario sanitario italiano. Nell'ottica di mantenere tale rilevanza, l'Amministrazione della Fondazione ha deliberato di realizzare cinque nuove sale operatorie ed una nuova sala risveglio. Lo stesso capitolo tratta un preambolo sulla nuova sala risveglio, non mancando di analizzare i ruoli e le funzioni delle primarie figure di cantiere nonché la posizione occupata dalla Struttura Complessa di Ingegneria Clinica nei confronti dei Soggetti, interni ed esterni alla Fondazione, coinvolti nell'appalto. Il capitolo successivo, invece, argomenta l'iter della realizzazione della sala risveglio, dal conferimento dell'area rustica interna del blocco operatorio all'ATI, sino alla consegna dei lavori ultimati da parte di quest'ultima, passando attraverso la descrizione degli impianti e delle varie fasi che hanno richiesto indispensabili interventi atti a consentire l'esecuzione dei lavori, mantenendo l'adeguata sicurezza, i requisiti igienici necessari e l'elevata qualità dell'attività chirurgica, nel frattempo svolta. Il terzo capitolo descrive i rischi derivanti dagli effetti della corrente sull'organismo, insiti nell'utilizzo delle apparecchiature elettromedicali (AEM) ed illustra, inoltre, i criteri di classificazione delle AEM ai sensi della Norma CEI 62-5, che prescrive specifiche verifiche di sicurezza elettrica. Il lavoro non poteva che concludersi con il collaudo elettrico - che ha dato riscontro positivo - di tutte le AEM installate nella sala risveglio. Queste ultime sono state sottoposte, preventivamente al loro utilizzo, a specifiche verifiche di sicurezza elettrica. Nella fattispecie, ci si è attenuti alle prescrizioni delle Norme CEI per ottenere, sulla scorta delle misurazioni effettuate, la presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza relativamente ai contatti elettrici.
Tesi di laurea Magistrale
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