Nel corso della sua storia il design è stato definito in diversi modi prendendo in considerazione tutti i suoi aspetti, tutte le sue sfumature, secondo ogni punto di vista possibile. Secondo una definizione data da Tomás Maldonado «design significa integrare e articolare tutti quei fattori che, in un modo e nell’altro, partecipano al processo costitutivo della forma del prodotto.» Quindi un designer ha un ampio ventaglio di opzioni da considerare. Ma ad oggi, cosa può davvero fare la differenza nella progettazione di un artefatto? Cosa può rendere un prodotto o una comunicazione davvero distintiva e innovativa? Come fare a progettare qualcosa che davvero piacerà, sedurrà e magari cambierà i comportamenti dei consumatori? La risposta di questa tesi è nelle neuroscienze, cioè nello studio di quella disciplina che indaga nei processi cerebrali delle persone, per capire i loro comportamenti e le loro aspirazioni. È necessario far diventare la dimensione emotiva un fattore determinante nella prassi progettuale. È possibile creare un design che venga accettato dagli utenti e che allo stesso tempo possa migliorare la qualità della loro vita. L’emozione, la nostra parte inconscia, è tra gli elementi fondamentali dell’attuale dibattito sul design. È quindi un valore aggiunto che il designer può portare nella progettazione di un artefatto.
Informare, educare, persuadere : tradizione e neuroscienze per nuove strategie di comunicazione
NEBBIATI, ANNA
2010/2011
Abstract
Nel corso della sua storia il design è stato definito in diversi modi prendendo in considerazione tutti i suoi aspetti, tutte le sue sfumature, secondo ogni punto di vista possibile. Secondo una definizione data da Tomás Maldonado «design significa integrare e articolare tutti quei fattori che, in un modo e nell’altro, partecipano al processo costitutivo della forma del prodotto.» Quindi un designer ha un ampio ventaglio di opzioni da considerare. Ma ad oggi, cosa può davvero fare la differenza nella progettazione di un artefatto? Cosa può rendere un prodotto o una comunicazione davvero distintiva e innovativa? Come fare a progettare qualcosa che davvero piacerà, sedurrà e magari cambierà i comportamenti dei consumatori? La risposta di questa tesi è nelle neuroscienze, cioè nello studio di quella disciplina che indaga nei processi cerebrali delle persone, per capire i loro comportamenti e le loro aspirazioni. È necessario far diventare la dimensione emotiva un fattore determinante nella prassi progettuale. È possibile creare un design che venga accettato dagli utenti e che allo stesso tempo possa migliorare la qualità della loro vita. L’emozione, la nostra parte inconscia, è tra gli elementi fondamentali dell’attuale dibattito sul design. È quindi un valore aggiunto che il designer può portare nella progettazione di un artefatto.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/39141