Studiando gli attuali trend dei mercati turistici, è evidente come sia importante proporre un prodotto turistico integrato. La definizione e lo sviluppo di strumenti urbanistici specifici a geometria variabile gioca un ruolo fondamentale per coordinare le singole realtà turistiche locali mediante azioni e regole condivise a livello sovra locale. Più regioni oggi si trovano ad insistere su un territorio che per la sua stessa natura e la sua storia è da considerarsi come un elemento unitario: il lago di Garda. Lo scopo di questa tesi è dunque quello di sottolineare la necessità di sviluppare una visione unitaria e condivisa per uno tra i più importanti sistemi turistici italiani, passando così da dall’attuale atteggiamento di competizione locale ad uno di solidarietà sovra locale. Viene proposta una prima bozza di piano d’area per il territorio gardesano, proponendo alcune azioni pilota che inducano ad un’offerta delle risorse territoriali sempre più strutturata ed integrata, capaci di mettere in rete le particolarità presenti nei diversi Enti Locali che usufruiscono della medesima risorsa: il lago. I progetti proposti tentano di muovere alcuni primi passi per lo sviluppo di un approccio unitario a geografia variabile, coinvolgendo diverse realtà locali sulla base di medesimi interessi e/o problemi che possono (e devono!) cambiare nel tempo, esaltando così le responsabilità collettiva verso gli elementi unici e caratterizzanti che accomunano Enti diversi. Per il lago di Garda risulta fondamentale una visione d’area vasta che consolidi forme di coordinamento capaci di dare in tempi relativamente brevi un’immagine unitaria del territorio gardesano capace al contempo di valorizzare le tipicità delle diverse realtà locali: è importante promuovere le piccole differenze, siano esse territoriali che di servizio, mantenendo però un’unitarietà nella comunicazione e nelle strategie pianificatorie. Per fare ciò, appare necessario sviluppare un approccio strutturale di tipo unitario declinato per ambiti territoriali, capace di accomunare Enti Locali diversi sulla base di medesime esigenze e priorità che possono dare maggiore sicurezza nell’effettiva realizzazione di opere di tipo sovra comunale. La declinazione delle strategie unitarie in progetti “pilota” o “bandiera” è funzionale alla definizione e al consolidamento delle prime forme di coordinamento di tipo sovra locale tra diversi Enti all’interno di un medesimo ambito; permette di esaltare la particolarità dell’ambito stesso perseguendo al contempo una visione d’insieme per l’intero sistema gardesano; sviluppa un atteggiamento progettuale a geometria variabile sulla base della condivisione di medesimi costi-benefici.

Dalla competizione locale alla cooperazione sovralocale : un piano d'area per il lago di Garda

ROMAGNOLI, GUIDO;BRENNA, ATHOS
2010/2011

Abstract

Studiando gli attuali trend dei mercati turistici, è evidente come sia importante proporre un prodotto turistico integrato. La definizione e lo sviluppo di strumenti urbanistici specifici a geometria variabile gioca un ruolo fondamentale per coordinare le singole realtà turistiche locali mediante azioni e regole condivise a livello sovra locale. Più regioni oggi si trovano ad insistere su un territorio che per la sua stessa natura e la sua storia è da considerarsi come un elemento unitario: il lago di Garda. Lo scopo di questa tesi è dunque quello di sottolineare la necessità di sviluppare una visione unitaria e condivisa per uno tra i più importanti sistemi turistici italiani, passando così da dall’attuale atteggiamento di competizione locale ad uno di solidarietà sovra locale. Viene proposta una prima bozza di piano d’area per il territorio gardesano, proponendo alcune azioni pilota che inducano ad un’offerta delle risorse territoriali sempre più strutturata ed integrata, capaci di mettere in rete le particolarità presenti nei diversi Enti Locali che usufruiscono della medesima risorsa: il lago. I progetti proposti tentano di muovere alcuni primi passi per lo sviluppo di un approccio unitario a geografia variabile, coinvolgendo diverse realtà locali sulla base di medesimi interessi e/o problemi che possono (e devono!) cambiare nel tempo, esaltando così le responsabilità collettiva verso gli elementi unici e caratterizzanti che accomunano Enti diversi. Per il lago di Garda risulta fondamentale una visione d’area vasta che consolidi forme di coordinamento capaci di dare in tempi relativamente brevi un’immagine unitaria del territorio gardesano capace al contempo di valorizzare le tipicità delle diverse realtà locali: è importante promuovere le piccole differenze, siano esse territoriali che di servizio, mantenendo però un’unitarietà nella comunicazione e nelle strategie pianificatorie. Per fare ciò, appare necessario sviluppare un approccio strutturale di tipo unitario declinato per ambiti territoriali, capace di accomunare Enti Locali diversi sulla base di medesime esigenze e priorità che possono dare maggiore sicurezza nell’effettiva realizzazione di opere di tipo sovra comunale. La declinazione delle strategie unitarie in progetti “pilota” o “bandiera” è funzionale alla definizione e al consolidamento delle prime forme di coordinamento di tipo sovra locale tra diversi Enti all’interno di un medesimo ambito; permette di esaltare la particolarità dell’ambito stesso perseguendo al contempo una visione d’insieme per l’intero sistema gardesano; sviluppa un atteggiamento progettuale a geometria variabile sulla base della condivisione di medesimi costi-benefici.
CAMAGNI, ROBERTO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/39481