Milano, nello scenario attuale, non è un manufatto concluso, non è un territorio, è un centro di influenza organizzato in modo complesso e articolato. La sua complessità è la sua forza, è ciò che le ha consentito negli anni continue trasformazioni e adeguamenti alle sfide moderne. Milano, in movimento, lo è da sempre anche nell'arte e nelle molteplici espressioni della cultura, capace di sorprendere e di stupire. I luoghi dove la cultura si evolve e cresce sono realtà dinamiche, non sono solamente spazi riservarti alle esposizioni ma rappresentano anche un punto di aggregazione e di scambio culturale nella città. Quindi non solo economia e business a Milano, ma soprattutto creatività arte e conoscenza. E' proprio qui, a pochi metri dal teatro alla Scala, tra il Castello Sforzesco e Villa Reale che si trova il quartiere di Brera, forse tra i più prestigiosi di Milano per storia, arte e cultura: il quartiere degli artisti per eccellenza, senza dubbio il più pittoresco e vivace della città. Dimenticata da molti, maltratta, secondo alcuni, dalle istituzioni, difesa da chi la gestisce e criticata da chi la ama e la vorrebbe valorizzare ancor di più: è la Pinacoteca di Brera inestimabile patrimonio milanese. Brera però ha da molto tempo dei conti in sospeso; le sue vicende negli anni si sono aggrovigliate tra amministrazioni complicate, bandi di concorso mai realizzati e fondi insufficienti. Poco è stato fatto! Nonostante con le sue preziose collezioni, possa ambire a raggiungere i primi posti delle gallerie più visitate in Italia, allo stato attuale non può reggere il confronto con i musei europei che la circondano. Il nostro progetto infatti ha l'ambizione di realizzare un complesso museale di livello internazionale, una nuova centralità che possa diventare punto di riferimento all'interno della rete culturale della città e acquistare finalmente il prestigio che merita. Si pone come obiettivo quello di recuperare gli spazi liberati dell’Accademia, il piano interrato ed il piano secondo, realizzando un considerevole aumento degli spazi espositivi. Una nuova copertura, concepita e modellata, come una grande piastra piegata, si alza e si frastaglia per convogliare la luce naturale all'interno delle nuove sale. Il piano terra, sempre accessibile, si apre verso la città riconnettendo lo spazio urbano e migliorando l'accessibilità al complesso. In fine la nuova distribuzione verticale assieme a un mirador e un velo di acciaio e vetro ridisegnano la corte centrale.

Riscoprire Brera

MANUELLI, ANDREA;COPELLI, LONECA
2010/2011

Abstract

Milano, nello scenario attuale, non è un manufatto concluso, non è un territorio, è un centro di influenza organizzato in modo complesso e articolato. La sua complessità è la sua forza, è ciò che le ha consentito negli anni continue trasformazioni e adeguamenti alle sfide moderne. Milano, in movimento, lo è da sempre anche nell'arte e nelle molteplici espressioni della cultura, capace di sorprendere e di stupire. I luoghi dove la cultura si evolve e cresce sono realtà dinamiche, non sono solamente spazi riservarti alle esposizioni ma rappresentano anche un punto di aggregazione e di scambio culturale nella città. Quindi non solo economia e business a Milano, ma soprattutto creatività arte e conoscenza. E' proprio qui, a pochi metri dal teatro alla Scala, tra il Castello Sforzesco e Villa Reale che si trova il quartiere di Brera, forse tra i più prestigiosi di Milano per storia, arte e cultura: il quartiere degli artisti per eccellenza, senza dubbio il più pittoresco e vivace della città. Dimenticata da molti, maltratta, secondo alcuni, dalle istituzioni, difesa da chi la gestisce e criticata da chi la ama e la vorrebbe valorizzare ancor di più: è la Pinacoteca di Brera inestimabile patrimonio milanese. Brera però ha da molto tempo dei conti in sospeso; le sue vicende negli anni si sono aggrovigliate tra amministrazioni complicate, bandi di concorso mai realizzati e fondi insufficienti. Poco è stato fatto! Nonostante con le sue preziose collezioni, possa ambire a raggiungere i primi posti delle gallerie più visitate in Italia, allo stato attuale non può reggere il confronto con i musei europei che la circondano. Il nostro progetto infatti ha l'ambizione di realizzare un complesso museale di livello internazionale, una nuova centralità che possa diventare punto di riferimento all'interno della rete culturale della città e acquistare finalmente il prestigio che merita. Si pone come obiettivo quello di recuperare gli spazi liberati dell’Accademia, il piano interrato ed il piano secondo, realizzando un considerevole aumento degli spazi espositivi. Una nuova copertura, concepita e modellata, come una grande piastra piegata, si alza e si frastaglia per convogliare la luce naturale all'interno delle nuove sale. Il piano terra, sempre accessibile, si apre verso la città riconnettendo lo spazio urbano e migliorando l'accessibilità al complesso. In fine la nuova distribuzione verticale assieme a un mirador e un velo di acciaio e vetro ridisegnano la corte centrale.
FRANCESCHI, FRANCESCA
BOMBARDI, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
22-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/40743