L’oggetto di studio di questa tesi è l’ex chiesa di San Michele, architettura di origine romanica che versa oggi nelle condizioni di rudere a cielo aperto. Il monumento si trova nel territorio di Golasecca, Comune in provincia di Varese, dove le acque del Lago Maggiore con¬fluiscono nel Ticino. Le motivazioni che hanno determinato la scelta di tale tema sono legate all’attuale urgenza di intervento rispetto all’avanzato stato di degrado cui è sottoposto questo bene architettonico e al tentativo di ipotizzare delle risposte all'interrogativo, aperto ormai da due decenni, su “Quale identità attribuire oggi al San Michele?”. Il lavoro svolto si è articolato in tre parti principali: una prima fase di studio e analisi del San Michele in relazione alla suo passato sia alla scala territoriale che a quella architettonica; una seconda fase di indagine e conoscenza del rudere allo stato attuale, sviluppata attraverso un' approfondita operazione di rilievo, che si è avvalsa della tecnica di rilevamento digitale con laserscanner 3d e che ha visto lo svolgimento di tutte le progressive operazioni di scansione del monumento, di acquisizione e gestione dei dati, di rielaborazione delle nuvole di punti scansite in superfici mesh fino alla realizzazione di un modello tridimensionale virtuale che restituisce in modo matematico-scientifico il reale stato di fatto del San Michele ad oggi; una terza fase infine di elaborazione di un'ipotesi progettuale volta a dare risposta alle molteplici problematiche riferibili ai temi del consolidamento, della conservazione e della valorizzazione del bene architettonico, attraverso una soluzione unitaria che cerca di affrontare in modo interdisciplinare le diverse tematiche e che possa essere modulata per fasi realizzative successive, ponendo così attenzione all'aspetto sia della fattibilità esecutiva che della disponibilità di fondi. L'intenzione progettuale consiste nello studio di una struttura di puntellamento volta a risolvere il problema prioritario della messa in sicurezza e del consolidamento delle murature esistenti, che possa costituire lo scheletro di una nuova architettura che, come una matriosca, si inserisce nel rudere per sostenerlo dall'interno mediante un nucleo rigido in grado di assorbirne gli sforzi e che grazie alla sua trasparenza cerca di preservare la completa leggibilità del monumento e la stretta relazione visiva con il paesaggio circostante, con l'intento di congelare e tramandare il San Michele allo stato in cui è giunto oggi e di renderlo, non attraverso il ripristino degli elementi architettonici e degli apparati decorativi perduti bensì tramite la proiezione virtuale sulle sue stesse rovine delle forme passate, luogo della memoria di sé stesso e del suo territorio.

Memoria del luogo, proiezione delle forme. Variazioni sul San Michele di Golasecca

PELTI, ELENA LUISA
2010/2011

Abstract

L’oggetto di studio di questa tesi è l’ex chiesa di San Michele, architettura di origine romanica che versa oggi nelle condizioni di rudere a cielo aperto. Il monumento si trova nel territorio di Golasecca, Comune in provincia di Varese, dove le acque del Lago Maggiore con¬fluiscono nel Ticino. Le motivazioni che hanno determinato la scelta di tale tema sono legate all’attuale urgenza di intervento rispetto all’avanzato stato di degrado cui è sottoposto questo bene architettonico e al tentativo di ipotizzare delle risposte all'interrogativo, aperto ormai da due decenni, su “Quale identità attribuire oggi al San Michele?”. Il lavoro svolto si è articolato in tre parti principali: una prima fase di studio e analisi del San Michele in relazione alla suo passato sia alla scala territoriale che a quella architettonica; una seconda fase di indagine e conoscenza del rudere allo stato attuale, sviluppata attraverso un' approfondita operazione di rilievo, che si è avvalsa della tecnica di rilevamento digitale con laserscanner 3d e che ha visto lo svolgimento di tutte le progressive operazioni di scansione del monumento, di acquisizione e gestione dei dati, di rielaborazione delle nuvole di punti scansite in superfici mesh fino alla realizzazione di un modello tridimensionale virtuale che restituisce in modo matematico-scientifico il reale stato di fatto del San Michele ad oggi; una terza fase infine di elaborazione di un'ipotesi progettuale volta a dare risposta alle molteplici problematiche riferibili ai temi del consolidamento, della conservazione e della valorizzazione del bene architettonico, attraverso una soluzione unitaria che cerca di affrontare in modo interdisciplinare le diverse tematiche e che possa essere modulata per fasi realizzative successive, ponendo così attenzione all'aspetto sia della fattibilità esecutiva che della disponibilità di fondi. L'intenzione progettuale consiste nello studio di una struttura di puntellamento volta a risolvere il problema prioritario della messa in sicurezza e del consolidamento delle murature esistenti, che possa costituire lo scheletro di una nuova architettura che, come una matriosca, si inserisce nel rudere per sostenerlo dall'interno mediante un nucleo rigido in grado di assorbirne gli sforzi e che grazie alla sua trasparenza cerca di preservare la completa leggibilità del monumento e la stretta relazione visiva con il paesaggio circostante, con l'intento di congelare e tramandare il San Michele allo stato in cui è giunto oggi e di renderlo, non attraverso il ripristino degli elementi architettonici e degli apparati decorativi perduti bensì tramite la proiezione virtuale sulle sue stesse rovine delle forme passate, luogo della memoria di sé stesso e del suo territorio.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/41881