Riqualificazione della chiesa di S. Giovanni Bono a Milano. Intervento sull'architettura religiosa contemporanea.

La tesi si sviluppa sulla chiesa di S. Giovanni Bono in Milano. La chiesa costruita negli anni 60 è un ottimo esempio di architettura moderna e dell'edilizia religiosa di questo periodo. Se da una parte la progettazione architettonica risulta pienamente soddisfacente grazie anche alla forte componente simbolica, si rileva l'evidente inadeguatezza della struttura dal punto di vista costruttivo, tecnologico e funzionale. Proprio attorno a tali considerazioni si articola il progetto di riqualificazione. Prima di procedere con la stesura del progetto si è sviluppato un cospicuo corpo di approfondimento di alcune tematiche legate al caso studio. L'apparato teorico si concentra sulla trattazione di alcuni dettami del restauro sulle architetture moderne, sulle principali tendenze dell'architettura religiosa di quegli anni ai quali si aggiungono un approfondimento sulle opere dell'Arrighetti autore del manufatto e sulla conformazione del quartiere. A seguito di questa fase si articola un dettagliato apparato di analisi supportato da dati numerici ricavati da modellizazioni digitali e rilievi sul campo che si sono occupate in modo specifico di tutti gli aspetti di accessibilità, fruibilità e del benessere analizzato in tutti i suoi aspetti termici, acustici e luminosi. Data l'inusuale conformazione della struttura è stato, inoltre, dato grande rilievo alla parte strutturale. Il corpo centrale della tesi si è occupato della elaborazione di un nuovo progetto di copertura che ha tenuto conto di tutte le problematiche emerse dalle analisi, di una serie di difficoltà tecniche date dalla struttura oltre ad alcune scelte linguistiche e metodologiche. Si è, quindi, proceduto al vaglio di diverse soluzioni progettuali che hanno condotto alla scelta del sistema di copertura più adatto. Si è, inoltre, proceduto allo sviluppo di un progetto riguardante l'intero complesso parrocchiale con particolare attenzione agli aspetti compositivo-funzionali e, infine, un progetto complessivo della chiesa e dalla piazza antistante. In conclusione si può affermare che l'intervento messo in campo sia di tipo attivo e risponde in modo complessivo alle condizioni insufficienti rilevate dalle analisi.