Obiettivo fondamentale della tesi di ricerca è indagare quali forme debbano assumere gli spazi dell’abitare per una società complessa e sostenibile, attraverso un metodo di progettazione rigoroso che consenta di individuare le cause dei problemi della realtà, per proporre soluzioni spaziali adeguate alle esigenze della contemporaneità ed alle evoluzioni future. Nel caso specifico la provocazione progettuale è quella della realizzazione di un nuovo stadio nell’area sottostante l’impianto di S. Siro, a Milano, tema che è stato da noi sviluppato cercando di liquefare l’idea dello stadio come emblema dello “spettacolo sportivo” funzionalista, per trasformarlo in uno spazio dell’abitare che possa accogliere le necessità mutevoli della società, nel rispetto di un equilibrio sostenibile tra ambiente antropico e naturale. Il nostro percorso di ricerca muove dagli studi della teoria della complessità e approfondisce l’analisi del concetto di modernità, nella particolare visione proposta dal sociologo Z. Bauman, al fine di maturare quella necessaria consapevolezza critica nella lettura della contemporaneità tale da consentire un’analisi strutturale dei problemi dell’area scelta per l’approfondimento progettuale. L’idea di spazio che ne deriva assume forme nuove, perché gli spazi dell’abitare e le modificazioni del terreno, così come le relazioni sociali e le evoluzioni della ricerca, si generano, evolvono e mutano incessantemente, in risposta a fondamentali esigenze pratiche e spirituali dell’uomo. Per poterle soddisfare ci siamo necessariamente discostati dalle convenzioni funzionali e formali della progettazione “dominante”, spinti dall’idea di un’architettura che sia “sostanza di cose sperate”, generata dalle interrelazioni complesse e sostenibili. La traiettoria di ricerca percorre la strada del “superamento delle separazioni” e dello scioglimento dei “corpi solidi”, concetti che ostacolano il perseguimento di un equilibrio sostenibile, modellando le forme spaziali manualmente e trasferendo solo in una seconda fase le informazioni dimensionali dei manufatti ad un elaboratore digitale - attraverso la scansione 3D - per poter usufruire delle straordinarie potenzialità di gestione, analisi ed implementazione dei software.
Gli spazi dell'abitare per una società complessa e sostenibile. Verso il superamento delle separazioni
BIZZOZERO, PAOLO;BALOSSINO, FRANCESCO
2009/2010
Abstract
Obiettivo fondamentale della tesi di ricerca è indagare quali forme debbano assumere gli spazi dell’abitare per una società complessa e sostenibile, attraverso un metodo di progettazione rigoroso che consenta di individuare le cause dei problemi della realtà, per proporre soluzioni spaziali adeguate alle esigenze della contemporaneità ed alle evoluzioni future. Nel caso specifico la provocazione progettuale è quella della realizzazione di un nuovo stadio nell’area sottostante l’impianto di S. Siro, a Milano, tema che è stato da noi sviluppato cercando di liquefare l’idea dello stadio come emblema dello “spettacolo sportivo” funzionalista, per trasformarlo in uno spazio dell’abitare che possa accogliere le necessità mutevoli della società, nel rispetto di un equilibrio sostenibile tra ambiente antropico e naturale. Il nostro percorso di ricerca muove dagli studi della teoria della complessità e approfondisce l’analisi del concetto di modernità, nella particolare visione proposta dal sociologo Z. Bauman, al fine di maturare quella necessaria consapevolezza critica nella lettura della contemporaneità tale da consentire un’analisi strutturale dei problemi dell’area scelta per l’approfondimento progettuale. L’idea di spazio che ne deriva assume forme nuove, perché gli spazi dell’abitare e le modificazioni del terreno, così come le relazioni sociali e le evoluzioni della ricerca, si generano, evolvono e mutano incessantemente, in risposta a fondamentali esigenze pratiche e spirituali dell’uomo. Per poterle soddisfare ci siamo necessariamente discostati dalle convenzioni funzionali e formali della progettazione “dominante”, spinti dall’idea di un’architettura che sia “sostanza di cose sperate”, generata dalle interrelazioni complesse e sostenibili. La traiettoria di ricerca percorre la strada del “superamento delle separazioni” e dello scioglimento dei “corpi solidi”, concetti che ostacolano il perseguimento di un equilibrio sostenibile, modellando le forme spaziali manualmente e trasferendo solo in una seconda fase le informazioni dimensionali dei manufatti ad un elaboratore digitale - attraverso la scansione 3D - per poter usufruire delle straordinarie potenzialità di gestione, analisi ed implementazione dei software.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/4321