The affirmation of the necessity of a tight relation between mankind and territory does not arise from local-like or conservator-like choices which, nowadays, are vigorously present in the national and international scene. It is the result of a cultural choice which envisages in the return to localisms a double chance: on one side an opposition to the global homologation and preservation of local identities, on the other, the creation of new professional and entrepreneurial opportunities which destabilise the present stagnation. In this perspective the design method is not to be considered in a traditional way, as a practice to create commercial products, but it should be interpreted as an intellectual tool, necessary to solve more ample and complex issues. Among these, certainly, there is the progressive abandonment of the Italian mountains, a place which in the past gave the man, richness and raw materials and nowadays is deprived of the cares which were once dedicated to it: from woodlands preservation to subsoil’s, from the care for paths to the important works for the waterway's maintenance. Val San Martino is not an exception to this, a mountain and sub-mountain territory located within the four-sided area formed by Milan, Como, Lecco and Bergamo, which has been used as referential geographical area. Starting from these premises we wondered whether it is possible to convert a mountain area, which today is completely neglected, into a place of interest, able to give back vitality and resources to the whole territory. This work gives an answer to this question with a planning proposal, which from the strategic analysis of this area, develops tools and practical activities in order to restore the ancestral relation between mankind and nature, made of knowledge, practices and beliefs.

L’affermazione della necessità di uno stretto rapporto tra uomo e territorio non scaturisce da scelte localistiche o di stampo conservatore che, con vigore, si affermano oggi sulla scena politica nazionale ed internazionale. È frutto invece di una scelta culturale che vede nel ritorno ai localismi, una duplice occasione: da un lato quella di contrastare l'omologazione globale e salvaguardare le singole identità locali; dall'altro quella di generare opportunità professionali ed imprenditoriali nuove che destabilizzino l'attuale situazione di ristagno. In quest'ottica, il processo di design non è da intendersi in maniera tradizionale come pratica per dare forma a prodotti commerciali, ma va interpretato come strumento intellettuale necessario a risolvere problematiche più ampie e complesse. Tra queste vi è certamente quella del progressivo abbandono della montagna italiana, luogo che in passato ha fornito all'uomo ricchezza e materie prime e che oggi si vede privata delle cure che un tempo le erano riservate: dalla manutenzione dei boschi a quella del sottosuolo, dalla cura dei sentieri alle importanti opere di regimazione idrica. A tal proposito non fa eccezione la Val San Martino, un territorio montano e sub-montano situato all'interno del quadrilatero formato dalle città di Milano, Como, Lecco e Bergamo e che è stato assunto come area geografica di riferimento. Partendo da queste premesse ci si è chiesti se sia possibile convertire un'area montana, oggi completamente trascurata, in un luogo di interesse in grado di restituire vitalità e risorse all'intero territorio. Il presente elaborato risponde a tale quesito con una proposta progettuale che, dall'analisi strategica dell'area in esame, arriva a elaborare strumenti e attività pratiche utili a ristabilire l'ancestrale rapporto tra l'uomo e la natura, fatto di saperi, pratiche, credenze.

La Casciàda. In Val San Martino c'è un bosco incantato

MONTEDURO, SALVATORE
2010/2011

Abstract

The affirmation of the necessity of a tight relation between mankind and territory does not arise from local-like or conservator-like choices which, nowadays, are vigorously present in the national and international scene. It is the result of a cultural choice which envisages in the return to localisms a double chance: on one side an opposition to the global homologation and preservation of local identities, on the other, the creation of new professional and entrepreneurial opportunities which destabilise the present stagnation. In this perspective the design method is not to be considered in a traditional way, as a practice to create commercial products, but it should be interpreted as an intellectual tool, necessary to solve more ample and complex issues. Among these, certainly, there is the progressive abandonment of the Italian mountains, a place which in the past gave the man, richness and raw materials and nowadays is deprived of the cares which were once dedicated to it: from woodlands preservation to subsoil’s, from the care for paths to the important works for the waterway's maintenance. Val San Martino is not an exception to this, a mountain and sub-mountain territory located within the four-sided area formed by Milan, Como, Lecco and Bergamo, which has been used as referential geographical area. Starting from these premises we wondered whether it is possible to convert a mountain area, which today is completely neglected, into a place of interest, able to give back vitality and resources to the whole territory. This work gives an answer to this question with a planning proposal, which from the strategic analysis of this area, develops tools and practical activities in order to restore the ancestral relation between mankind and nature, made of knowledge, practices and beliefs.
GANDOLFI, ANGELO
ARC III - Scuola del Design
24-apr-2012
2010/2011
L’affermazione della necessità di uno stretto rapporto tra uomo e territorio non scaturisce da scelte localistiche o di stampo conservatore che, con vigore, si affermano oggi sulla scena politica nazionale ed internazionale. È frutto invece di una scelta culturale che vede nel ritorno ai localismi, una duplice occasione: da un lato quella di contrastare l'omologazione globale e salvaguardare le singole identità locali; dall'altro quella di generare opportunità professionali ed imprenditoriali nuove che destabilizzino l'attuale situazione di ristagno. In quest'ottica, il processo di design non è da intendersi in maniera tradizionale come pratica per dare forma a prodotti commerciali, ma va interpretato come strumento intellettuale necessario a risolvere problematiche più ampie e complesse. Tra queste vi è certamente quella del progressivo abbandono della montagna italiana, luogo che in passato ha fornito all'uomo ricchezza e materie prime e che oggi si vede privata delle cure che un tempo le erano riservate: dalla manutenzione dei boschi a quella del sottosuolo, dalla cura dei sentieri alle importanti opere di regimazione idrica. A tal proposito non fa eccezione la Val San Martino, un territorio montano e sub-montano situato all'interno del quadrilatero formato dalle città di Milano, Como, Lecco e Bergamo e che è stato assunto come area geografica di riferimento. Partendo da queste premesse ci si è chiesti se sia possibile convertire un'area montana, oggi completamente trascurata, in un luogo di interesse in grado di restituire vitalità e risorse all'intero territorio. Il presente elaborato risponde a tale quesito con una proposta progettuale che, dall'analisi strategica dell'area in esame, arriva a elaborare strumenti e attività pratiche utili a ristabilire l'ancestrale rapporto tra l'uomo e la natura, fatto di saperi, pratiche, credenze.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/43762