Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno dell’incarico affidato dal Comune di Canegrate al Politecnico di Milano, dipartimento BEST, per elaborare un progetto di riqualificazione e valorizzazione di Palazzo Castelli Visconti di Modrone. Nello specifico questo lavoro ha per oggetto lo studio del project financing, come strumento applicato al bene culturale in questione. Esso si inserisce in un contesto normativo che merita un approfondimento per verificarne l’applicabilità. Per poter raggiungere la più ampia fattibilità, anche al di là del singolo caso di studio, è stato necessario operare un esame delle situazioni più esemplificative nelle quali è stato utilizzato lo strumento del project financing nel campo dei beni culturali. Si è tradotto in indicazioni metodologiche ciò che emerso dallo studio delle situazioni similari. L’obiettivo della consulenza del Politecnico al Comune è quello di realizzare un documento preliminare su quale si possa costruire un primo progetto tale da consentire l’autorizzazione della Soprintendenza. Il documento preliminare consentirebbe quindi di attenuare i rischi connessi alla successiva emanazione di un bando (magari inadeguato) di concessione d’uso da parte del Comune. Per la stesura di questo documento preliminare si stanno svolgendo diverse attività conoscitive e analitiche sul bene culturale in sé e sull’ambiente in cui è sito. In particolare il presente lavoro di tesi si è occupato di sviluppare ampliamente la parte relativa allo studio di fattibilità e all’analisi funzionale degli spazi destinati alla concessione d’uso. Sono state selezionate alcune attività e attraverso l’analisi SWOT se ne è verificata la convenienza al loro inserimento nel bene. Nell’analisi si è tenuto un approccio che individuasse e quindi rispettasse le esigenze prestazionali di chi poi farà uso del bene, senza tralasciare l’intrinseco valore e il pregio del bene culturale. Dall’analisi si è evidenziato come sia impossibile a priori poter dire quale sia l’attività perfettamente compatibile e inseribile all’interno del Palazzo e che, al più ci potrebbe essere un mix di funzioni potenzialmente inseribili. Si è dunque evidenziata l’importanza di inserire uno step intermedio fra la redazione di un progetto preliminare e la pubblicazione di un bando. È necessaria infatti, nel nostro caso di studio, la redazione di un Avviso di Manifestazione d’interesse. Si è proceduto infine, in vece del Comune di Canegrate, alla formulazione dell’Avviso pubblico.
Il project financing e i beni culturali. Il caso di studio di Palazzo Castelli Visconti di Modrone a Canegrate
MARA, MARIACECILIA
2010/2011
Abstract
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno dell’incarico affidato dal Comune di Canegrate al Politecnico di Milano, dipartimento BEST, per elaborare un progetto di riqualificazione e valorizzazione di Palazzo Castelli Visconti di Modrone. Nello specifico questo lavoro ha per oggetto lo studio del project financing, come strumento applicato al bene culturale in questione. Esso si inserisce in un contesto normativo che merita un approfondimento per verificarne l’applicabilità. Per poter raggiungere la più ampia fattibilità, anche al di là del singolo caso di studio, è stato necessario operare un esame delle situazioni più esemplificative nelle quali è stato utilizzato lo strumento del project financing nel campo dei beni culturali. Si è tradotto in indicazioni metodologiche ciò che emerso dallo studio delle situazioni similari. L’obiettivo della consulenza del Politecnico al Comune è quello di realizzare un documento preliminare su quale si possa costruire un primo progetto tale da consentire l’autorizzazione della Soprintendenza. Il documento preliminare consentirebbe quindi di attenuare i rischi connessi alla successiva emanazione di un bando (magari inadeguato) di concessione d’uso da parte del Comune. Per la stesura di questo documento preliminare si stanno svolgendo diverse attività conoscitive e analitiche sul bene culturale in sé e sull’ambiente in cui è sito. In particolare il presente lavoro di tesi si è occupato di sviluppare ampliamente la parte relativa allo studio di fattibilità e all’analisi funzionale degli spazi destinati alla concessione d’uso. Sono state selezionate alcune attività e attraverso l’analisi SWOT se ne è verificata la convenienza al loro inserimento nel bene. Nell’analisi si è tenuto un approccio che individuasse e quindi rispettasse le esigenze prestazionali di chi poi farà uso del bene, senza tralasciare l’intrinseco valore e il pregio del bene culturale. Dall’analisi si è evidenziato come sia impossibile a priori poter dire quale sia l’attività perfettamente compatibile e inseribile all’interno del Palazzo e che, al più ci potrebbe essere un mix di funzioni potenzialmente inseribili. Si è dunque evidenziata l’importanza di inserire uno step intermedio fra la redazione di un progetto preliminare e la pubblicazione di un bando. È necessaria infatti, nel nostro caso di studio, la redazione di un Avviso di Manifestazione d’interesse. Si è proceduto infine, in vece del Comune di Canegrate, alla formulazione dell’Avviso pubblico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/43841