Il lavoro di tesi si inserisce nell’ambito della modellistica idrologica distribuita che permette di descrivere i processi idrologici ad una più elevata risoluzione spaziale. Il modello utilizzato nella tesi è il FEST-EWB. Si tratta di un modello spazialmente distribuito che prevede la suddivisione del bacino in celle (quadrate di lato 500 m), per ognuna delle quali vengono simulati i processi idrologici. Questo lavoro fa parte del progetto di ricerca ACQWA, finanziato dalla comunità Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, per la valutazione degli effetti attesi dei cambiamenti climatici sui processi idrologici dei bacini alpini con una significativa presenza di ghiacciai. Il bacino idrografico in esame è quello del Rodano, nelle sua parte appartenente alla Svizzera, coperto per circa il 13% da ghiacciai. Gli obiettivi principali della tesi sono: lo sviluppo, all’interno del modello idrologico distribuito FEST-EWB, del modulo che consenta di simulare la dinamica dei ghiacciai e la sua calibrazione; la calibrazione e la validazione dei parametri del modello di accumulo nivale; l’analisi delle alterazioni del bilancio idrologico del bacino idrografico in esame sottoposto ad uno scenario di cambiamento climatico. Il modello di dinamica dei ghiacciai sviluppato risulta essere sufficientemente semplice sia per poter essere usato per analisi di cambiamenti climatici sia per ridurre i tempi di calcolo che per poter utilizzare i soli dati di precipitazione e temperatura forniti dai modelli climatici; l’introduzione di questo modulo permette di modellare il contributo al deflusso dovuto alla fusione del ghiaccio che costituisce una parte consistente della portata del fiume Rodano. La calibrazione e la validazione del modello di accumulo della neve, sono state effettuate confrontando l’andamento delle percentuali di copertura nevosa sul bacino simulate con quelle osservate da satellite; si osserva che questo procedimento permette di ottenere buoni risultati anche dal punto di vista della distribuzione spaziale di neve. Infine, dall’introduzione dei dati di precipitazione e temperatura derivanti da Modelli Climatici Regionali come input al modello, è possibile studiare gli effetti che i cambiamenti climatici avranno sulle risorse idriche in ambiente alpino. L’analisi, tuttavia, ha evidenziato la necessità di utilizzare forzanti climatiche a più elevata risoluzione spaziale su bacino a orografia complessa come quello in studio.

Modellistica distribuita per la simulazione del bilancio idrologico di bacini glaciali : applicazione al fiume Rodano

BOSCARELLO, LAURA ANNA
2009/2010

Abstract

Il lavoro di tesi si inserisce nell’ambito della modellistica idrologica distribuita che permette di descrivere i processi idrologici ad una più elevata risoluzione spaziale. Il modello utilizzato nella tesi è il FEST-EWB. Si tratta di un modello spazialmente distribuito che prevede la suddivisione del bacino in celle (quadrate di lato 500 m), per ognuna delle quali vengono simulati i processi idrologici. Questo lavoro fa parte del progetto di ricerca ACQWA, finanziato dalla comunità Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, per la valutazione degli effetti attesi dei cambiamenti climatici sui processi idrologici dei bacini alpini con una significativa presenza di ghiacciai. Il bacino idrografico in esame è quello del Rodano, nelle sua parte appartenente alla Svizzera, coperto per circa il 13% da ghiacciai. Gli obiettivi principali della tesi sono: lo sviluppo, all’interno del modello idrologico distribuito FEST-EWB, del modulo che consenta di simulare la dinamica dei ghiacciai e la sua calibrazione; la calibrazione e la validazione dei parametri del modello di accumulo nivale; l’analisi delle alterazioni del bilancio idrologico del bacino idrografico in esame sottoposto ad uno scenario di cambiamento climatico. Il modello di dinamica dei ghiacciai sviluppato risulta essere sufficientemente semplice sia per poter essere usato per analisi di cambiamenti climatici sia per ridurre i tempi di calcolo che per poter utilizzare i soli dati di precipitazione e temperatura forniti dai modelli climatici; l’introduzione di questo modulo permette di modellare il contributo al deflusso dovuto alla fusione del ghiaccio che costituisce una parte consistente della portata del fiume Rodano. La calibrazione e la validazione del modello di accumulo della neve, sono state effettuate confrontando l’andamento delle percentuali di copertura nevosa sul bacino simulate con quelle osservate da satellite; si osserva che questo procedimento permette di ottenere buoni risultati anche dal punto di vista della distribuzione spaziale di neve. Infine, dall’introduzione dei dati di precipitazione e temperatura derivanti da Modelli Climatici Regionali come input al modello, è possibile studiare gli effetti che i cambiamenti climatici avranno sulle risorse idriche in ambiente alpino. L’analisi, tuttavia, ha evidenziato la necessità di utilizzare forzanti climatiche a più elevata risoluzione spaziale su bacino a orografia complessa come quello in studio.
RAVAZZANI, GIOVANNI
ING I - Facolta' di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
22-ott-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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