Economic integration, reached through regionalism or, more specifically, through Regional Trade Agreements (RTAs), is a reality that is spreading like wildfire in the international business scene, although partially in contrast to multilateral liberalisation, which is unanimously considered the first-best solution in terms of world welfare. Regional agreements are, however, generally considered beneficial to those who participate. This advantage is their real engine, together with the fact that some believe that they can act as facilitators to multilateralism. Over the last twenty years, ratified treaties have grown by about 50 of 1992 to the existing 319. In addition, more than 50% of world trade takes place within these agreements and the World Trade Organization, which regulates them, includes countries for 97% of global trade flows. Starting from these considerations, the fundamental question to ask is therefore whether or not agreements have positive effects on their members’ (and non members’) trade. This document describes the dynamics that rule the creation and the development of regional agreements. The effects of RTAs are analyzed through the implementation of the gravity model of trade, that is the most accredited method to assess their impact on trade between countries. In previous analysis, a very important factor to which has not been paid particular attention is undoubtedly the bilateral weight that can be assigned to each agreement. In fact, not all the RTAs have the same weight. In this context, it was introduced the innovative component: by modifying appropriately the classical gravity equation of trade flows (through a particular bilateral weight indicator that ponders the economic relevance of the agreements), the conclusion reached is that reciprocal trade of two members of a trade bloc increases by 94%. This outcome strengthens the conclusions of some important previous studies, and increase their significance, because it was obtained under more realistic hypothesis.

L’integrazione economica, realizzata attraverso il regionalismo, vero e proprio pilastro degli accordi commerciali regionali (RTA, Regional Trade Agreements), rappresenta una realtà che si sta diffondendo a macchia d’olio nel panorama commerciale internazionale, in parziale contrasto con la liberalizzazione multilaterale, unanimemente considerata la migliore soluzione in termini di benessere mondiale. Gli RTA sono tuttavia considerati generalmente vantaggiosi per chi vi partecipa, ed è proprio questo, in aggiunta al fatto che alcuni credono che possano fungere da facilitatori verso il multilateralismo, il vero e proprio propulsore della loro diffusione. Negli ultimi vent’anni, i trattati ratificati sono passati dai circa 50 del 1992 agli attuali 319. Inoltre, più del 50% dell’odierno commercio mondiale si svolge all’interno di tali accordi e l’Organizzazione Mondiale del Commercio, che li regola, comprende Paesi che generano circa il 97% dei flussi di scambio globali. Il fondamentale quesito da porsi è quindi se gli accordi abbiano o meno effetti positivi sul commercio dei Paesi che vi partecipano e non. In questo elaborato vengono descritte le dinamiche che regolano la genesi e l’evoluzione degli accordi regionali, sino a giungere all’implementazione del modello gravitazionale del commercio, ossia la metodologia più accreditata per valutare gli effetti degli RTA sugli scambi tra Paesi. Nelle analisi effettuate sinora, un fattore molto importante a cui non è stata prestata particolare attenzione è senza dubbio il peso bilaterale da attribuire a ciascun accordo. Non tutti gli accordi possono infatti pesare allo stesso modo. A questo proposito è stata introdotta una componente innovativa che, modificando in maniera appropriata la classica equazione gravitazionale dei flussi commerciali mediante un particolare indicatore di peso bilaterale che pondera la rilevanza degli accordi, raggiunge la conclusione che il commercio reciproco tra due Paesi membri di uno stesso blocco commerciale aumenta del 94%. Tale risultato va a rafforzare le tesi di alcuni importanti studi precedenti, aumentandone però la significatività, in quanto ottenuto sotto ipotesi più realistiche.

Commercio internazionale e proliferazione degli accordi commerciali regionali : un'analisi degli effetti sugli scambi bilaterali tra paesi

VALSECCHI, STEFANO;POLITO, GIOVANNI
2010/2011

Abstract

Economic integration, reached through regionalism or, more specifically, through Regional Trade Agreements (RTAs), is a reality that is spreading like wildfire in the international business scene, although partially in contrast to multilateral liberalisation, which is unanimously considered the first-best solution in terms of world welfare. Regional agreements are, however, generally considered beneficial to those who participate. This advantage is their real engine, together with the fact that some believe that they can act as facilitators to multilateralism. Over the last twenty years, ratified treaties have grown by about 50 of 1992 to the existing 319. In addition, more than 50% of world trade takes place within these agreements and the World Trade Organization, which regulates them, includes countries for 97% of global trade flows. Starting from these considerations, the fundamental question to ask is therefore whether or not agreements have positive effects on their members’ (and non members’) trade. This document describes the dynamics that rule the creation and the development of regional agreements. The effects of RTAs are analyzed through the implementation of the gravity model of trade, that is the most accredited method to assess their impact on trade between countries. In previous analysis, a very important factor to which has not been paid particular attention is undoubtedly the bilateral weight that can be assigned to each agreement. In fact, not all the RTAs have the same weight. In this context, it was introduced the innovative component: by modifying appropriately the classical gravity equation of trade flows (through a particular bilateral weight indicator that ponders the economic relevance of the agreements), the conclusion reached is that reciprocal trade of two members of a trade bloc increases by 94%. This outcome strengthens the conclusions of some important previous studies, and increase their significance, because it was obtained under more realistic hypothesis.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
24-apr-2012
2010/2011
L’integrazione economica, realizzata attraverso il regionalismo, vero e proprio pilastro degli accordi commerciali regionali (RTA, Regional Trade Agreements), rappresenta una realtà che si sta diffondendo a macchia d’olio nel panorama commerciale internazionale, in parziale contrasto con la liberalizzazione multilaterale, unanimemente considerata la migliore soluzione in termini di benessere mondiale. Gli RTA sono tuttavia considerati generalmente vantaggiosi per chi vi partecipa, ed è proprio questo, in aggiunta al fatto che alcuni credono che possano fungere da facilitatori verso il multilateralismo, il vero e proprio propulsore della loro diffusione. Negli ultimi vent’anni, i trattati ratificati sono passati dai circa 50 del 1992 agli attuali 319. Inoltre, più del 50% dell’odierno commercio mondiale si svolge all’interno di tali accordi e l’Organizzazione Mondiale del Commercio, che li regola, comprende Paesi che generano circa il 97% dei flussi di scambio globali. Il fondamentale quesito da porsi è quindi se gli accordi abbiano o meno effetti positivi sul commercio dei Paesi che vi partecipano e non. In questo elaborato vengono descritte le dinamiche che regolano la genesi e l’evoluzione degli accordi regionali, sino a giungere all’implementazione del modello gravitazionale del commercio, ossia la metodologia più accreditata per valutare gli effetti degli RTA sugli scambi tra Paesi. Nelle analisi effettuate sinora, un fattore molto importante a cui non è stata prestata particolare attenzione è senza dubbio il peso bilaterale da attribuire a ciascun accordo. Non tutti gli accordi possono infatti pesare allo stesso modo. A questo proposito è stata introdotta una componente innovativa che, modificando in maniera appropriata la classica equazione gravitazionale dei flussi commerciali mediante un particolare indicatore di peso bilaterale che pondera la rilevanza degli accordi, raggiunge la conclusione che il commercio reciproco tra due Paesi membri di uno stesso blocco commerciale aumenta del 94%. Tale risultato va a rafforzare le tesi di alcuni importanti studi precedenti, aumentandone però la significatività, in quanto ottenuto sotto ipotesi più realistiche.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/44581