Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una crescente attenzione verso il tema del credito assicurativo. Il credito assicurativo ha una pervasività all’interno di tutta l’impresa, nasce nella fase di stipula di un contratto con il “Credito da premi”, si ritrova nella gestione del contratto con la “Regolazione del premio” e infine in fase liquidazione di un sinistro con il “Credito da franchigia” o con il “Credito da rivalsa”. L’entrata in vigore di Solvency II spinge le compagnie assicurative ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dei propri processi di gestione del credito e a porre attenzione sul costo legato all’assorbimento di capitale delle esposizioni ai default delle controparti. L’approccio di valutazione del credito assicurativo proposto dalla Direttiva è stato oggetto di numerose critiche nell’ultimo studio di impatto quantitativo (QIS 5) a causa di una mancata riflessività nella calibrazione dei coefficienti di valutazione con il profilo di rischio di alcune imprese di assicurazione. La coerenza nella misurazione del profilo di rischio è oggetto di valutazione da parte delle autorità di supervisione che, qualora rilevino un’inadeguatezza nella misura di riflessività del profilo di rischio, possono decidere di assegnare una maggiorazione di capitale. A questo punto, è evidente che sviluppare un approccio interno di valutazione può rappresentare un’opportunità. Il presente documento approfondisce dapprima il tema del credito assicurativo analizzandone la sua natura e complessità all’interno del quadro normativo italiano ed europeo secondo la Direttiva Solvency II. Successivamente, sulla base delle esigenze del mercato assicurativo emerse nell’ultimo studio di impatto quantitativo, propone una metodologia di valutazione del credito assicurativo basata sull’algoritmo della TwoStep cluster analysis che risponde alla necessità di strutturare un modello di misurazione del fabbisogno di capitale e di gestire il rischio in maniera consapevole ed integrata nei processi decisionali.

Il credito assicurativo nel regime di Solvency II : two step cluster analysis per la valutazione del credito assicurativo verso lo sviluppo di un modello parziale interno

MIGLINO, DAVIDE
2010/2011

Abstract

Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una crescente attenzione verso il tema del credito assicurativo. Il credito assicurativo ha una pervasività all’interno di tutta l’impresa, nasce nella fase di stipula di un contratto con il “Credito da premi”, si ritrova nella gestione del contratto con la “Regolazione del premio” e infine in fase liquidazione di un sinistro con il “Credito da franchigia” o con il “Credito da rivalsa”. L’entrata in vigore di Solvency II spinge le compagnie assicurative ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dei propri processi di gestione del credito e a porre attenzione sul costo legato all’assorbimento di capitale delle esposizioni ai default delle controparti. L’approccio di valutazione del credito assicurativo proposto dalla Direttiva è stato oggetto di numerose critiche nell’ultimo studio di impatto quantitativo (QIS 5) a causa di una mancata riflessività nella calibrazione dei coefficienti di valutazione con il profilo di rischio di alcune imprese di assicurazione. La coerenza nella misurazione del profilo di rischio è oggetto di valutazione da parte delle autorità di supervisione che, qualora rilevino un’inadeguatezza nella misura di riflessività del profilo di rischio, possono decidere di assegnare una maggiorazione di capitale. A questo punto, è evidente che sviluppare un approccio interno di valutazione può rappresentare un’opportunità. Il presente documento approfondisce dapprima il tema del credito assicurativo analizzandone la sua natura e complessità all’interno del quadro normativo italiano ed europeo secondo la Direttiva Solvency II. Successivamente, sulla base delle esigenze del mercato assicurativo emerse nell’ultimo studio di impatto quantitativo, propone una metodologia di valutazione del credito assicurativo basata sull’algoritmo della TwoStep cluster analysis che risponde alla necessità di strutturare un modello di misurazione del fabbisogno di capitale e di gestire il rischio in maniera consapevole ed integrata nei processi decisionali.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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