Il lavoro, articolato attraverso fasi di ricerca e di progetto, pone come tesi fondante la necessità di valutare il tema del rapporto “sostenibilità/paesaggio” in modo critico, quindi attraverso un approccio ampio, nella prospettiva di rafforzare le dinamiche “locali” per guidare e progettare la trasformazione del paesaggio attraverso interventi che possano instaurare nuove relazioni fra uomo e ambiente, fondate su pratiche costanti di cura del territorio. Con questo approccio si è affrontato il “progetto di interventi minimi per un paesaggio sostenibile lungo il corso del fiume Sarca”. Il progetto riguarda il paesaggio di una valle, il “Basso Sarca” (nel Trentino meridionale) segnata e modellata dalla presenza del fiume Sarca, che nel suo corso da nord a sud (per sfociare nella punta settentrionale del lago di Garda) ha delineato nel tempo i caratteri del paesaggio e determinato la storia passata, così come la vita presente, del territorio. L’intero corridoio fluviale è stato oggetto di grandi trasformazioni nei passati decenni a causa di un imponente sfruttamento per la produzione di energia idroelettrica che ha causato gravi danni agli ecosistemi del fiume, tant’è che oggi è in atto un progetto di riqualificazione ambientale, il “Progetto Parco Fluviale del Sarca”, per riportare ad una parziale naturalità lo stato ecologico del fiume. Il progetto in questione è stato oggetto di studio anche per la sua importante valenza in merito al processo partecipativo che è stato sviluppato alla base del lavoro. Tale pratica ha permesso di far emergere criticità e potenzialità reali e concrete dell’ambiente fluviale, utili anche ai fini del progetto di tesi. Non solo il Parco Fluviale, anche numerose altre realtà sono state esplorate ai fini del progetto: l’ampio patrimonio agricolo della valle, le numerose attività sportive praticabili in ambiti naturali del territorio (dalla canoa al windsurf, all’escursionismo, all’arrampicata, alla mountain bike, alla pesca sportiva, ecc.), attività che si collegano ai fenomeni di flusso turistico, presenti anche per l’attrattività del paesaggio del lago e delle montagne. Tutto ciò, assieme ad un’attenta valutazione ed osservazione del fiume stesso, dei luoghi differenti che raccontano paesaggi ricchi di diverse peculiarità, ha portato all’idea di fondo del progetto che si esprime nella necessità di interpretare il tema della sostenibilità come modello di uno sviluppo locale in rapporto alla natura del paesaggio e di una (ri)appropriazione del fiume da parte della comunità. Si propone dunque una trasformazione del paesaggio fluviale da territorio di produzione ad ambiente di vita. Tale volontà si esprime nel progetto. Il fiume diventa l’asse portante per mettere a sistema una serie di interventi di micro-progettualità sostenibile. Semplici operazioni di disvelamento del paesaggio generano la nascita di micro architetture e percorsi, in cinque luoghi diversi, cinque “porte” di accesso al fiume collocate in punti sensibili al fine di marcare il valore di questi luoghi in relazione alle specifiche peculiarità emergenti. Attraverso questi oggetti, che si nutrono, autonomamente e naturalmente dell’energia del paesaggio, il progetto si pone come proposta concreta per vivere l’ambiente del fiume in modo pienamente sostenibile.

InSarca : progetto di interventi minimi per un paesaggio sostenibile lungo il corso del fiume Sarca

DONGILLI, PAOLO
2010/2011

Abstract

Il lavoro, articolato attraverso fasi di ricerca e di progetto, pone come tesi fondante la necessità di valutare il tema del rapporto “sostenibilità/paesaggio” in modo critico, quindi attraverso un approccio ampio, nella prospettiva di rafforzare le dinamiche “locali” per guidare e progettare la trasformazione del paesaggio attraverso interventi che possano instaurare nuove relazioni fra uomo e ambiente, fondate su pratiche costanti di cura del territorio. Con questo approccio si è affrontato il “progetto di interventi minimi per un paesaggio sostenibile lungo il corso del fiume Sarca”. Il progetto riguarda il paesaggio di una valle, il “Basso Sarca” (nel Trentino meridionale) segnata e modellata dalla presenza del fiume Sarca, che nel suo corso da nord a sud (per sfociare nella punta settentrionale del lago di Garda) ha delineato nel tempo i caratteri del paesaggio e determinato la storia passata, così come la vita presente, del territorio. L’intero corridoio fluviale è stato oggetto di grandi trasformazioni nei passati decenni a causa di un imponente sfruttamento per la produzione di energia idroelettrica che ha causato gravi danni agli ecosistemi del fiume, tant’è che oggi è in atto un progetto di riqualificazione ambientale, il “Progetto Parco Fluviale del Sarca”, per riportare ad una parziale naturalità lo stato ecologico del fiume. Il progetto in questione è stato oggetto di studio anche per la sua importante valenza in merito al processo partecipativo che è stato sviluppato alla base del lavoro. Tale pratica ha permesso di far emergere criticità e potenzialità reali e concrete dell’ambiente fluviale, utili anche ai fini del progetto di tesi. Non solo il Parco Fluviale, anche numerose altre realtà sono state esplorate ai fini del progetto: l’ampio patrimonio agricolo della valle, le numerose attività sportive praticabili in ambiti naturali del territorio (dalla canoa al windsurf, all’escursionismo, all’arrampicata, alla mountain bike, alla pesca sportiva, ecc.), attività che si collegano ai fenomeni di flusso turistico, presenti anche per l’attrattività del paesaggio del lago e delle montagne. Tutto ciò, assieme ad un’attenta valutazione ed osservazione del fiume stesso, dei luoghi differenti che raccontano paesaggi ricchi di diverse peculiarità, ha portato all’idea di fondo del progetto che si esprime nella necessità di interpretare il tema della sostenibilità come modello di uno sviluppo locale in rapporto alla natura del paesaggio e di una (ri)appropriazione del fiume da parte della comunità. Si propone dunque una trasformazione del paesaggio fluviale da territorio di produzione ad ambiente di vita. Tale volontà si esprime nel progetto. Il fiume diventa l’asse portante per mettere a sistema una serie di interventi di micro-progettualità sostenibile. Semplici operazioni di disvelamento del paesaggio generano la nascita di micro architetture e percorsi, in cinque luoghi diversi, cinque “porte” di accesso al fiume collocate in punti sensibili al fine di marcare il valore di questi luoghi in relazione alle specifiche peculiarità emergenti. Attraverso questi oggetti, che si nutrono, autonomamente e naturalmente dell’energia del paesaggio, il progetto si pone come proposta concreta per vivere l’ambiente del fiume in modo pienamente sostenibile.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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